Riporto il testo di una riflessione notturna di Roberto Mahlab sul come ancora oggi certa stampa italiana si diverta a creare i titoli e i pezzi che riguardano in particolare la situazione del conflitto Israelo-Palestinese.
------------------------------------------------------Ciao amici, vedendo le notizie e leggendo gli avvenimenti di questi giorni a Gaza, mi sono accorto che i titoli sono quasi tutti simili :"gli israeliani bombardano i campi profughi". Ora, a parte che da questi "campi profughi"sono partiti oltre trecento razzi sul territorio israeliano, a parte che l'esercito di Israele, con alterni successi e anche tragedie civili come avviene nella oscena maledizione della guerra, tenta di attaccare i lanciatori di tali razzi e i terroristi di Hamas, quello che non mi torna e' il termine stesso di "campo profughi".
Gran parte dei cittadini di Israele erano profughi, ben ottocentomila dai paesi arabi e non ci sono campi profughi in Israele, ci sono citta' e c'e' un paese in cui i profughi si sono trasformati in cittadini. Un profugo per definizione proviene da un altro paese, ma i cittadini di Gaza da dove provengono? non sono cittadini di Gaza da generazioni? e allora perche' li chiamano profughi? profughi da dove? i profughi di Gaza sono profughi da Gaza? e perche' i luoghi in cui
vivono vengono definiti "campi" e non villaggi e citta'? e perche' tirano razzi su Israele subito dopo che Israele stesso ha deciso di ritirarsi da Gaza? allora non sono ne' profughi ne' hanno la volonta' di autodeterminarsi, si vogliono autodeterminare e sparano contro il
territorio del paese che si ritira per permettere loro di autodeterminarsi? per impedire il ritiro che li condurrebbe all'autodeterminazione a cui aspirano?
Ma allora da che parte stanno? e perche' le notizie non titolano che
invece si tratta di gruppi di terroristi che tengono in ostaggio i due popoli,sia quello israeliano che quello palestinese? per aiutare i paesi in guerra, credo sia necessario che l'informazione nei paesi che desiderano incoraggiare il processo di accordo e di pacificazione sia corretta e non scritta con leggerezza, la tragedia del conflitto e' gia' abbastanza spaventosa.
Buona notte
Roberto
Beppe Andrianò