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 25 Concerto di Bimbi
 La fabbrica delle favole..
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Beppe Andrianò
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Inserito - 28/01/2006 :  20:23:32  Mostra Profilo  Visita la Homepage di Beppe Andrianò  Replica con Citazione Invia un Messaggio Privato a Beppe Andrianò
Ciao a tutti,

Da novello papà mi sto preoccupando di cosa dovrò leggere alla mia piccola carmen quando dovrò farla addormentare.. un'amica mi ha fatto riflettere sul come i piccini si affezionino ai racconti ed alle favole e le vogliano sentire per tanti e tanti anni fino ad impararle quasi a memoria..

Io penso che per mia figlia mi piacerebbe creare qualcosa che infondesse i miei valori e le mie speranze insieme ai sogni ed alle cose che ritengo importanti.. certamente ci sono tantissimi racconti che mettono insieme tutti questi valori condendoli con un poco di umorismo e giocosità ma non mi dispiacerebbe provare a fare qualcosa più su misura.. su mia misura..

Pensate che concertobimbi potrebbe essere lo spazio adatto? in fondo e comunque è uno spazio rivolto ai genitori che trovano poi materiale per trasferirlo ai loro bimbi non credo che i bimbi direttamente ci accedano e quindi non temo di svelare in anticipo il finale del racconto o cose del genere..

Se pensassi di aprire un thread dove tutti i genitori che amano anche scrivere possano confrontarsi su personaggi, storie, morali etc.. con l'obiettivo di rendere ciascuno capace (se lo desidera) di realizzare storie capaci di tenere l'attenzione dei bimbi fino all'agognata nanna e anche (pia speranza) di portare gli stessi ad acquisire fino dalla piu' tenera età quei meccanismi sociali e comportamentali che comunque un buon genitore (che frase brutta) dovrebbe saper trasmettere..

E' una cosa fattibile? datemi il vero vostro pensiero e stroncatemi anche se pensate sia una stupidaggine..

Ciao
Beppe

Beppe Andrianò
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Beppe Andrianò
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Inserito - 28/01/2006 :  20:30:38  Mostra Profilo  Visita la Homepage di Beppe Andrianò  Replica con Citazione Invia un Messaggio Privato a Beppe Andrianò
In realtà ho già accettato la mia stessa proposta.. infatti il messaggio è pubblicato..

Quindi aggiorno la linea dei propositi con qualche idea folle..

Partiamo da presupposto che i bimbi del 2010 se gli vai a raccontare del lupo cattivo e di biancaneve e i sette nani pensano che siano rispettivamente il capo e la donna del capo di una banda di gangster o pirati informatici..

Raccontare storie come Peter Pan? ma dai..

No no.. qui ci vuole qualcosa di piu' coerente con i tempi piu' riconoscibile nel loro quotidiano e qualcosa che alla fine possa farli sentire meno intimoriti nei confronti di cose che "probabilmente" spaventano di piu' i loro genitori..

Le nuove favole dovrebbero raccontare di computer matti e simpatici.. e di storie di persone di tutti i colori in modo che da subito non ci siano "bianchi" e neri.. ma solo due dei tanti colori dell'arcobaleno.. e poi le favole devono parlare delle città.. (che volenti o nolenti..) e devono far capire che ci vuole prudenza ma non paura.. e poi le favole dovrebbero lasciarti una morale ma che sia piu' vicina a quello che veramente i genitori vogliono trasmettere.. coerentemente con i loro valori.. e non qualcosa di genericamente ritrovabile in ogni successiva esperienza (asilo,scuola) etc..

Lo so non è facile.. probabilmente è utopistico ma ho tanto tempo per prepararmi.. a che età si iniziano a raccontare e a leggere le favole ai bambini? E' vero che loro le imparano praticamente a memoria.. con tanto di intonazione e drammatizzazione del racconto.. e guai se poi sbagli a raccontarla..

Potremmo dire che una favola è la versione per piccoli del Rocky Horror Picture Show.. o che il RHPS è una favola per bambini grandi.. dove tutto il pubblico recita le varie partiture a memoria.. insieme agli attori.. etc..

Sono andato fuori tema? chi lo sa.. tanto è una favola e la morale la decido nelle ultime due pagine.. quel che conta non è il finale ma l'atmofera e il tempo speso lungo la strada nell'avvicinamento alla persona che Lei o Lui sarà....

Idee?

beppe


Beppe Andrianò
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Nancy Drew
Villeggiante


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Inserito - 01/02/2006 :  00:34:13  Mostra Profilo  Replica con Citazione Invia un Messaggio Privato a Nancy Drew
Come mamma che da sempre racconta alle proprie bimbe favole inventate, costruite su misura, non posso che apprezzare il progetto… Dissento soltanto su di un punto, e cioè sulla necessità di concentrarsi su fiabe con personaggi ed ambientazioni dei giorni nostri… Perché escludere quelle ambientate in epoche lontane (sia passate che future)o in luoghi fantastici(foreste fatate... ma anche pianeti sconosciuti!) e con personaggi non proprio consueti (gnomi, principesse ... o marzianini simpatici)? Non credo siano meno efficaci nel trasmettere valori e messaggi positivi… Le fiabe che più insegnano sono probabilmente quelle che più affascinano e colpiscono, e non tutti sono affascinati dalle stesse cose… Mi piace molto l’idea di costruire una fiaba “su misura”, ma credo debba essere su misura del bambino, non del genitore… quindi perché escludere a priori qualcosa che potrebbe affascinarli? Oltretutto, il recente grande successo di libri o film come "Harry Potter" e "Le cronache di Narnia" ci suggerisce che la voglia di magia e figure fantastiche è tutt’altro che esaurita… I nonni spesso sono grandi narratori di fiabe agli occhi dei nipotini proprio perché in genere raccontano i ricordi della loro gioventù, tanto diversa da quella delle nuove generazioni… Ed è poi così necessario riproporre in una fiaba le cose che ormai fanno parte della nostra realtà e che i nostri bimbi vedono fin dalla nascita? credo che la società multirazziale (tanto per fare un esempio)rappresenti ormai per i nostri bambini lo stato naturale delle cose ...mia figlia, ad esempio, ha zia e cuginette di colore, e vivendo in una città come milano ha compagni di scuola koreani, egiziani, salvadoregni (rispettivamente buddisti, musulmani, cristiani)… non credo abbia la necessità di imparare da una fiaba che il mondo è “a colori”, e che siamo comunque tutti uguali. Per lei questa è la normalità, perché ci è nata e cresciuta… non ha visto arrivare il “diverso” da lontano, lo ha sempre avuto accanto e perciò non lo ha mai percepito come diverso. Forse tali fiabe sul tema dell’integrazione sarebbero più necessarie per le generazioni precedenti, che sono cresciute in contesti ben diversi da quello odierno… Se invece qualche genitore ritiene comunque siano temi necessari ai propri bambini che magari vivono in cittadine dove minore è la miscellanea di razze, lingue e religioni(e qui torna il tema della “fiaba su misura“), perchè escludere che il messaggio possa arrivare attraverso una fiaba che narra di personaggi fantastici? magari di un folletto che sposa la figlia di Re Gnomo.....
Quindi, proprio perché questo progetto si propone di fornire gli strumenti affinchè possiamo costruire fiabe “ad hoc” per i nostri bimbi, suggerirei di non scartare a priori nessuna delle modalità di racconto disponibili, così da rendere più ampia e variegata possibile la “tavolozza” da cui attingere!
Un sorrisone
nancy drew


Edited by - nancy drew on 02/02/2006 09:53:14Vai a Inizio Pagina

Elena Fiorentini
Curatore


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Inserito - 01/02/2006 :  11:16:14  Mostra Profilo  Visita la Homepage di Elena Fiorentini  Replica con Citazione Invia un Messaggio Privato a Elena Fiorentini
Aggiungo una piccola nota alla risposta di nancy, che corrisponde alla linea di concerto di bimbi, finora adottata.

I bambini della scuola materna tedesca, tra giochi, canzoncine e disegni hanno l'angolino dei vestiti.
I bambini trovano spazio alla loro fantasia recitando o raccondando le storie che hanno sentito dai grandi.In ogni scuola materna c'è l'angolo dei vestiti e si travestono.
Non importa di che stile sia il vestito, il bambino nella stessa stoffa ci vede ciò che vuole. E' il gioco innato nei bimbi del teatro. Sono momenti assolutamente liberi,di grande felicità, senza interferenze di adulti.
Non apprendono nulla, salvo la gioia di essere liberi e felici. Non dimentichiamo che, andando a scuola, dovendo imparare le materie utili, la fantasia va gradualmente scomparendo, viene "uccisa", salvo che nei bimbi portati a discipline artistiche.
Sarebbe bello invece che possa essere mantenuto vivo nella scuola anche il gusto dell'arte, che non è altro che il gusto del bello.

Elena

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Nancy Drew
Villeggiante


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Inserito - 07/02/2006 :  10:46:01  Mostra Profilo  Replica con Citazione Invia un Messaggio Privato a Nancy Drew
Con un po' di ritardo... ma ho saputo che dal mese di gennaio è partito un progetto nazionale dal nome "Nati per leggere" che tende a favorire la lettura ad alta voce ai bimbi già a partire dai 6 mesi di età. Chi fosse interessato, contatti la biblioteca della propria zona per sapere se e come aderisce al progetto. Esiste una linea guida che comporta incontri per i genitori ed attività e letture per i bimbi, sviluppate autonomamente dalle singole biblioteche. Vi riporto qui sotto le linee guida di "nati per leggere" e, a titolo di esempio, le date dei prossimi incontri per genitori organizzati dal sistema bibliotecario intercomunale di rozzano. Comunque molte biblioteche in tutta Italia aderiscono... contattate quella della vs zona.


Progetto NATI PER LEGGERE

Apprendere l'amore per la lettura attraverso un gesto d'amore: un adulto che legge una storia.
È questo il cuore del progetto Nati Per Leggere: promuovere una tutela del bambino più ampia in nome del suo diritto ad essere protetto non solo dalla malattia e dalla violenza ma anche dalla mancanza di adeguate occasioni di sviluppo affettivo e cognitivo.
Nati per leggere è promosso dall'alleanza tra bibliotecari e pediatri. L'Associazione Culturale Pediatri - ACP riunisce tremila pediatri italiani con fini esclusivamente culturali. L'Associazione Italiana Biblioteche associa oltre quattromila tra bibliotecari, biblioteche, centri di documentazione, servizi di informazione operanti nei diversi ambiti della professione.
Al progetto nazionale partecipa il Centro per la salute del bambino - ONLUS con sedi a Trieste, Napoli, Palermo, che ha come fini statutari attività di formazione, ricerca e solidarietà per l'infanzia. Le tre associazioni nazionali - operanti su base volontaria e senza fini di lucro - intendono promuovere la pratica della lettura ai bambini fin dai primi anni di vita come opportunità fondamentale di sviluppo della persona.
"La voce della madre, del padre (del maestro) ha una funzione insostituibile. Tutti obbediamo a questa legge, senza saperlo, quando raccontiamo una favola al bambino che ancora non sa leggere... Si tratti delle novelle di Andersen o della vita degli insetti, di Pinocchio o di Verne, e magari - eccezionalmente - di Paperino e Paperon de ' Paperoni, quel che conta nella lettura comune non muta la sostanza: è la promozione del libro da mero oggetto di carta stampata a "medium" affettuoso, a momento di vita". Ce lo ha insegnato Gianni Rodari: un modo per insegnare ad odiare la lettura è "rifiutarsi di leggere".
La stimolazione e il senso di protezione che genera nel bambino il sentirsi accanto un adulto che racconta storie già dal primo anno di vita e condivide il piacere del racconto è impareggiabile.
Il beneficio che il bambino trae dalla lettura a voce alta, operata in famiglia in età prescolare, è documentato da molti studi; favorisce il successo scolastico in quanto i bambini iniziano a confrontarsi con il linguaggio scritto attraverso il quotidiano contatto con la lettura mediato dai loro genitori.La qualità di queste esperienze precoci influisce sul loro linguaggio e sulla capacità di comprendere la lettura di un testo scritto all'ingresso a scuola. L'incapacità di leggere a scuola è causa di disagio che porta a frustrazione e riduzione dell'autostima e può contribuire ad aumentare il rischio di abbandono scolastico.
La difficoltà a leggere e scivere è un problema che colpisce soprattutto i bambini che appartengono a famiglie in condizioni socioeconomiche svantaggiate e contribuisce ad incrementare il ciclo della povertà. L'esperienza di Reach Out and Read, iniziata a Boston e poi diffusasi in tutti gli USA configura la lettura a voce alta come un fattore protettivo per le famiglie svantaggiate.
L'alleanza tra pediatri e bibliotecari nasce dall'esigenza della società civile di sostenere concretamente lo sviluppo dell'abitudine di leggere ai bambini dall'età prescolare.
I pediatri - in particolare i pediatri di famiglia ma anche i pediatri operanti nelle ASL, nei consultori, nei reparti ospedalieri - si rendono disponibili a sensibilizzare i genitori sull'utilità della lettura ai bambini fin dalla più tenera età, nel rispetto delle diverse tappe della crescita.
I bibliotecari da parte loro aiutano i genitori a formarsi un proprio repertorio di letture da condividere con i loro bambini. Promuovono la conoscenza delle proposte di lettura adatte ai bambini più piccoli, mettono a disposizione per il prestito e la lettura in biblioteca una raccolta di libri per bambini tra 0 e 6 anni, invitano i genitori ad usare sistematicamente tali risorse partecipando alle iniziative che accompagneranno il progetto.
Tutti gli altri soggetti interessati sono naturalmente benvenuti nel progetto che vuole stabilirsi come modalità permanente di promozione della lettura ai piccoli.


NATI X LEGGERE
"Leggi ogni giorno con il tuo bambino. Digli così quanto bene gli vuoi, fagli un regalo che dura per sempre."


Leggere insieme per crescere insieme
venerdì 10 febbraio ore 21.00 Biblioteca di Opera ;
sabato 11 febbraio ore 16.00 Biblioteca di Locate Triulzi ;
sabato 18 febbraio ore 16.00 Biblioteca di Zibido S. G

Mi leggi una storia?
giovedì 9 febbraio ore 21.00Biblioteca di Lacchiarella
giovedì 16 febbraioore 21.00Biblioteca di Opera


per ulteriori info il link è www.natiperleggere.it

e http://www.aib.it/aib/npl/npl.htm3

Edited by - nancy drew on 07/02/2006 11:21:45Vai a Inizio Pagina

   
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