La risposta di Israele alla barbarie terroristica fu una operazione dei servizi segreti, la caccia e la uccisione dei responsabili dell'organizzazione terroristica Settembre Nero, organizzazione nata a seguito della guerra civile che oppose in Giordania nel 1970 il governo del paese arabo alle milizie palestinesi, una delle tante carneficine interarabe dimenticate sempre dalla storiografia contemporanea che si ricorda solo del conflitto tra arabi e israeliani, così come, chissà perchè, nessuno riporta più che la seconda guerra mondiale fu scatenata dai nazisti appena dopo l'accordo e quindi il via libera, con l'Unione Sovietica, grazie al patto che sancì la spartizione della Polonia tra le due nazioni totalitarie, quella nazista e quella comunista.

I terroristi di Settembre nero, ci narra il film, si trovavano per la maggiorparte in Europa e diversi di loro erano protetti dal kgb sovietico.
Chissà perchè giravano liberi in Europa e chissà perchè erano protetti dal kgb sovietico, ci si potrebbe chiedere se si fosse digiuni di cronaca contemporanea. La risposta è che nella tremebonda Europa preoccupata di fare affari con i tiranni, i terroristi arabi hanno sempre trovato rifugio e che l'Unione Sovietica e i partiti comunisti li hanno sempre foraggiati e indicati alle opinioni pubbliche come eroi. Anche oggi avviene, per inciso, andate a leggere alcuni quotidiani italiani.

Ma veniamo al punto del film che ha più attirato le considerazioni dei critici internazionali : quando appare o si fa apparire che le rappresaglie israeliane e la caccia ai terroristi non siano state altro che un incitamento ad una ulteriore violenza successiva da parte dei terroristi. Come se gli israeliani dovessero dire ai terroristi : "tu massacri il mio popolo e io non ti inseguo altrimenti rischio di farti arrabbiare e poi tu massacri ancora il mio popolo". Un osservatore attento potrebbe dire che bastava che inizialmente i terroristi non desiderassero massacrare il popolo di Israele e problemi morali successivi non ce ne sarebbero stati.

Ma i media, soprattutto europei e soprattutto della sinistra ideologica, metterebbero a tacere l'osservatore attento, insistendo che Israele ha occupato i territori arabi e che Israele ha la colpa della riposta terroristica da parte dei palestinesi e degli arabi.

L'osservatore attento sospirerebbe e tenterebbe nuovamente di spiegare la realtà : la risoluzione dell'Onu sulla spartizione della Palestina in due stati, uno ebraico e uno arabo, fu accettata nel 1948 dagli ebrei e rifiutata dagli arabi. Lo stato palestinese non sorse perchè gli arabi dissero di no, mentre Israele disse di sì.
E' quello l'inizio del conflitto, è quella la causa, e da lì che sorse la questione dei profughi, diverse centinaia di migliaia di arabi fuggiti dalle zone di guerra che passarono a Israele e diverse centinaia di migliaia di ebrei perseguitati e fuggiti dai paesi arabi. Ovviamente dei profughi ebrei, un milione, nessuno ha mai parlato.

Ma solo i palestinesi finirono nei campi profughi, gli ebrei no, furono assorbiti dallo stato di Israele. Perchè allora i profughi palestinesi rimasero nei campi anzichè essere assorbiti dagli altri paesi arabi? E perchè non sorse mai uno stato palestinese nei territori palestinesi sottoposti, fino al 1967, all'occupazione di altri paesi arabi, cioè Giordania e Egitto? Perchè gli altri paesi arabi erano delle dittature che approfittarono dei palestinesi per mantenere l'odio contro Israele da parte dei loro popoli dato che a un popolo, affinchè non si rivolti contro i suoi tiranni, gli si deve regalare un nemico esterno.

Ecco, tutto qui.

Nel film i protagonisti che interpretano le parti degli agenti segreti israeliani si interrogano sulla sofferta perdita dei valori della tradizione ebraica a seguito della loro missione, la considerazione di non fare agli altri quello che ci è stato fatto. Considerazione nobilissima, solo di difficile compromesso con la realtà, allora era in corso una furibonda lotta sotterranea tra gruppi terroristici che preparavano stragi antisemite e i servizi di intelligence israeliani che li prevenivano, i terroristi massacravano civili negli aereoporti, i servizi israeliani facevano saltare in aria, quando li trovavano in giro, i capi terroristi che avevano progettato i massacri. Non è la stessa cosa.
Uno dei protagonisti accenna al fatto che Israele avrebbe dovuto rapire e processare i capi terroristi, così come si fece con Adolf Eichmann, anzichè ucciderli all'estero. In questo modo avrebbe mantenuto una superiorità morale tale da rimanere sempre al di sopra di ogni ragion politica. Questo è stato uno spunto interessante del film, lungi dal ritenere che terrorismo e controterrorismo siano simili e paragonabili, cosa che a mio parere e contrariamente a quanto dicono diversi critici cinematografici, Steven Spielberg si è ben guardato dal sostenere, sottolineando solamente e in modo assai interessante la questione umana e morale, sia personale che di ragion di stato.

La maschera della irrealtà è stata gettata solo pochi giorni fa, il movimento di hamas ha vinto le elezioni nei territori palestinesi, la carta di hamas prevede lo sterminio degli ebrei. Il leader iraniano Ahmadinejad, sodale di hamas, tuona ogni settimana invocando lo sterminio degli ebrei e la negazione della Shoà. Gli Hezbollah filosiriani dal nord del Libano fanno eco, arroventando il confine con Israele. Israele ha fatto la pace con i paesi arabi, Egitto e Giordania, che hanno ben messo in soffitta la teoria di "gettare a mare gli ebrei" e Israele è minacciata di sterminio da Iran, Siria, Hezbollah e Palestinesi di Hamas. Senza contare la Jihad islamica, le milizie di Fatah e altri gruppi affaristico-politici che, oltre ad aver derubato il loro stesso popolo palestinese per decenni, glorificano e organizzano le stragi nelle discoteche, sugli autobus, nei ristoranti di Israele. Come il gruppo di Settembre nero organizzava le stragi di ebrei negli aereoporti, sulle navi e nelle sinagoghe d'Europa, Roma inclusa.
Proprio quella stessa sinagoga di Roma davanti alla quale membri dei sindacati italiani portarono una bara nel 1982, all'apice della guerra del Libano : la risposta di una parte della sinistra italiana fu portare una bara di fronte ad una sinagoga...

Volontà di genocidio.

Questa è la parola, questo è il termine che la tremebonda Europa afflitta dallo spirito di Monaco rifiuta di ascoltare quando pur sente le parole dei gruppi integralisti. L'Europa che finanzia i programmi scolastici dei territori palestinesi in cui si incitano i bambini a considerare gli ebrei come "scimmie e maiali", bambini imbottiti di esplosivo e lanciati contro i centri civili di Israele, perchè è eroico morire assassinando il maggior numero possibile di ebrei.

E adesso l'Europa si interroga se far continuare il flusso di denaro, cinquecento milioni di euro, ai territori palestinesi, l'Europa si chiede che cosa ne farà Hamas di tutti questi soldi, la stessa Europa che ha fatto finta di non chiedersi che fine hanno fatto tutti quei soldi negli anni passati e che poi li ha ritrovati nei conti esteri di Yasser Arafat, lo stesso Arafat, amato e glorificato dalla sinistra europea e che invece è stato riconosciuto dai palestinesi stessi, con le elezioni che hanno visto il trionfo di Hamas, come fondatore di uno dei più corrotti regimi del pianeta.

Monaco 1938 : il seme della seconda guerra mondiale e della Shoà. Monaco 1972 : il genocidio continuo del popolo ebraico.
Non ci potè essere difesa dopo Monaco 1938, la strada furono i campi di sterminio. Ci fu dopo Monaco 1972, Israele non si sarebbe piegato mai più. L'ambasciatore di Israele alle Nazioni Unite ha dichiarato ieri che se nel 1938 fosse esistito lo stato di Israele, la Shoà non ci sarebbe stata.
E' parzialmente vero che la violenza chiama la violenza, ma non è vero che chi si difende per sopravvivere è sullo stesso piano di chi aggredisce per sterminare.

I peggiori amici del popolo palestinese sono stati coloro che in Europa hanno esaltato chi li sfruttava anzichè isolarlo. Oggi raccolgono i frutti dei semi maligni gettati, anno dopo anno, massacro dopo massacro di israeliani e di ebrei.

Vedremo se l'Europa saprà superare la sindrome di Monaco, oppure se ne sarà di nuovo tentata. Ma oggi Israele c'è.
E se l'Europa fa il muso duro, magari i nuovi hitler faranno la fine che avrebbe dovuto fare quello vecchio, se solo l'Europa di Monaco del 1938 avesse fatto il muso duro di fronte a hitler.

Roberto Mahlab

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Last update - 19:05 28/01/2006


Report: Hamas to make Islamic law a source for legislation

By Haaretz Service

A senior Hamas official told Canada's Globe and Mail on Friday that the new government the group will form will make sharia, or Islamic law, a source of law in the Gaza Strip and West Bank. He said the government will modify the existing Palestinian education system to and institute a more Islamic curriculum, and will separate boys and girls.

Sheikh Mohammed Abu Tir told the paper that that as long as Israel continues occupying Palestinian lands, the struggle against the Jewish state would continue.
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Gillerman: Iran preparing next Holocaust

By Ynet

Israel’s Ambassador to U.N. Dan Gillerman tell assembly commemorating International Holocaust Day that Iran is preparing next Holocaust; Secretary-General Kofi Annan says denying genocide against Jews amounts to “bigotry”

The United Nations commemorated the first International Holocaust Day on Friday, holding a ceremony at its New York headquarters where diplomats and Holocaust survivors observed a minute silence in the memory of the six million Jews and other ethnic minorities killed during the Second World War.

Three months ago, the United Nations unanimously approved January 27 as International Holocaust Day, a date coinciding with the liberation of Auschwitz, the largest Nazi death camp where 1 million Jews were exterminated.

Israel’s ambassador to the United Nations Dan Gillerman addressed the U.N. assembly saying, “I was born in Israel. I stand before you today as an Israeli Jew and a citizen of the world. I am glad the world is taking an initiative that goes beyond remembering. I am a representative of the Jewish State which was established on the ashes of the Holocaust.”

Gillerman warned that “Iran is preparing the next Holocaust,” referring to the Islamic theocracy’s controversial nuclear research that could yield technology necessary for making nuclear bombs.

Annan called on individuals and governments to counter the “bigots” denying the Holocaust. “There are bigots today that deny ... That
the unique experience of the Holocaust occurred and that should be countered. You start with humiliations, you start with racism, you demean the other and before you know it has moved on to incredible levels,” he said.

Gillerman also said: “The world should act today to secure the future. Today I wish to express my deepest regrets to the world. I regret that the State of Israel was not established in 1939, because it would have existed the event would have never happened.”

“Today from this platform I assure you that as long as Israel exists no Jew no Jew will wear a yellow ribbon. The State of Israel will always exist so that these horrors will never be repeated,” Gillerman said.

In a message released by the White House on Friday, President George W. Bush said: “The international community respects the memory of Holocaust survivors, and we appreciate those who fought this evil and we will always remember them.”

Germany's parliamentary president Norbert Lammert urged that the lessons of the Holocaust continue to influence national policy, referring to recent remarks by Ahmadinejad in warning of the danger of anti-Semitism.

Lammert stressed that the need to commemorate the millions of Jews and other victims murdered by the Nazis will not diminish with time.

"We want to - and we must - continue to be prepared to learn from our history," Lammert said at a special session of parliament.

"The past weeks have shown us how much not only we Germans need this remembrance day," he said. "With dismay we have had to note that today, even presidents insist on describing the Holocaust as a fairy tale and go so far as to make anti-Semitic remarks.

Germany has joined other nations in expressing concern about Ahmadinejad's calling the Holocaust a "myth" and saying the Jewish state should be wiped off the map or moved to Germany or the United States.

AP contributed to this report
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