Nella trasmissione di Bonolis, che non avevo mai seguito, mi sono imbattuto in un Begnini che conferma la splendida lucidità intellettuale di un uomo che ha ben presente i fondamentali ideali di amore, di carità, di tolleranza, acutamente trasmessi con l'arte raffinata del recitare.
La cultura classica a cui attinge è moderna come non mai, Dante sommo e quasi scontato esce dalle sue citazioni fluido e semplice,mentre rimembra la sua infanzia, lodando i suoi genitori, le sue povere origini, le tradizioni, il suo incedere ironico diventa lirismo e quando definisce la moglie "una montagna di neve" è poesia, poesia dell'animo e del cuore.
Per riuscire in questi eccezzionali monologhi bisogna essere molto preparati, ma avere l'entusiasmo dell'umile, che trasporta e travolge ogni resistenza preconcetta.
Quello splendido giullare che ha vinto l'oscar, non è meno geniale di Woody Allen, ne meno fantasioso del nobel Dario Fo, è un uomo che ha scelto di essere coerente con se stesso, di vivere con entusiasmo, ringraziando il creatore e sbalordendosi come un bambino, ogni volta che sorge il sole.
Conferma che siamo unici, ogni uomo è diverso dal suo simile, e la curiosità di confrontarsi e di rispettare la vita è una costante che lo rende amabile e accativante, a prescindere dalle sue scelte,
l'onestà intelettuale è merce talmente rara che mi sento di dire
grazie a Begnini, ne abbiamo bisogno !

di Zanin Roberto