Concerto di Sogni
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 25 Concerto di Bimbi
 Favole - 2005-
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luisa camponesco
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Pesciolino e i suoi amici

Era più il più piccino di tutti e anche il più vivace, guizzava da una parte all’altra, si nascondeva dietro un corallo e giocava con gli anemoni. Un bel giorno, tutti i suoi fratelli con la mamma se n’andarono per cercare un nuovo luogo per vivere, ma lui distratto com’era non se n’accorse e così si ritrovò tutto solo.
- Hai visto la mia mamma? – chiese al vecchio granchio
- No! E poi con tutto quel che da fare ho ben altro a cui pensare io…
Il pesciolino incominciò a preoccuparsi, nessuno sapeva dove fosse andata la sua famiglia. Tutto triste e sconsolato vagava fra le alghe quando si scontrò con un cavalluccio di mare.
- Guarda dove vai?? – urlò quello
- Scusami non ho visto e poi… - incominciò a piangere e le lacrime si mescolavano all’acqua.
Il cavalluccio di mare si intenerì
- Cosa ti succede? Non ho mai visto nessun pesce piangere, sei proprio il primo, anzi ti dirò non sapevo neppure che i pesci potessero piangere. Tu devi essere uno proprio speciale.
- Sono uno sciocco, ecco cosa sono, mentre giocavo la mia famiglia è andata via ed io, adesso, sono rimasto solo.
- Nessuno è solo nel mare, guardati attorno, ecco quella è Stellina – disse indicando una stella marina. – e quello è Riccio – e indicò un riccio nero nero e tutto spinoso.
Il pesciolino fece alcune bollicine e incominciò a guardasi attorno.
- Allora posso continuare a giocare?
- Gioca fin che puoi ma sta sempre attento.
- Attento??
- Certo! Vedi, vicino a quella caverna abita Murena, non è molto socievole, quindi stalle alla larga.
- Grazie e dimmi dove ti trovo?
- Io vado un po’ di qua e un po’ di là e prima o poi ci rincontreremo.
Detto questo il cavalluccio si allontanò e Pesciolino guardò incuriosito il suo modo di muoversi, “certo” pensò “quello era proprio un bel tipo, però simpatico”.
Beh, visto che ormai era solo tanto valeva continuare a giocare e cercare nuovo amici. Si avvicinò a Stellina, ma lei con un guizzo sparì sotto la sabbia, allora nuotò vicino a Riccio.
- Non ho tempo di stare con te, devo raggiungere i miei fratelli…
La cosa si faceva seria, non aveva ancora trovato qualcuno con cui fare amicizia, ma non si scoraggiò, guizzò vicino alla grotta di Murena.
- Se fossi in te non lo farei. - A parlare era un pesce piuttosto bizzarro.
Proprio in quell’istante Murena si affacciò alla sua tana.
- Cosa ci fate voi qui?? – chiese spalancando la bocca

Lo strano pesce si gonfiò tutto e divenne enorme.
- Via di qua! – gridò a Pesciolino che non se lo fece ripetere due volte.
- Grazie amico ma come ti chiami? – chiese
- Palla, mi chiamo Palla.
Nuotarono affiancati fra coralli e attinie, incontrarono Pagliaccio, un pesce tutto colorato ed insieme cominciarono ad esplorare la barriera.
Pesciolino non aveva visto simili meraviglie, guizzava da ogni parte, salutando tutti ed insieme ai due nuovi amici era pronto a vivere nuove avventure.
Nuotarono fino alla fine della barriera al di là l’acqua aveva un colore più scuro.
- Meglio fermarci qui – disse Pagliaccio
- Perché? – Pesciolino non era convinto
- Non sappiamo cosa può esserci – concluse Palla.
- Allora andiamo a vedere!
- No! No! Io torno indietro – disse Palla
- Anch’io – replicò Pagliaccio
- Allora andrò da solo – non attese risposta e si lanciò in quella distesa blu.
In quella immensità si senti ancora più solo, non c’era la vita come la conosceva sulla barriera corallina, per un attimo ebbe paura, ma non poteva tornare, che figura avrebbe mai fatto con i suoi amici.
E allora avanti a scoprire quel nuovo mondo.
Nuotò per un po’ in mare blu, si accorse però di essere seguito e allora si girò di scatto. Con grande sorpresa vide Palla e Pagliaccio
- Amici ci siete anche voi!! – Pesciolino era proprio contento
- Ci abbiamo ripensato – risposero senza dar troppa importanza
Così tutti e tre si avviarono verso il mare aperto.
Nuotavano vicini per farsi coraggio, la vastità incuteva loro una sorte di timore, quando un’ombra scura apparve sopra di loro. Non aveva la forma di un pesce, era piuttosto larga e con una lunga coda. I tre amici non avevano mai visto nulla del genere.
- Sarà meglio allontanarsi – disse Pagliaccio, mentre Palla si gonfiava tutto
- Andiamo a parlarci – replicò Pesciolino
- Tu sei matto noi ce ne andiamo.
Per tutta risposta Pesciolino si avvicinò a quella strano essere.
- Scostati piccolo! – disse quella creatura senza troppi complimenti.
- Certo! Ma tu dove vai così in fretta?
- Non ti riguarda, tu piuttosto cosa ci fai lontano da casa?
- Voglio conoscere il mondo.- rispose Pesciolino
- Bravo ma ricorda che questo mondo è molto grande e anche i pericoli lo sono.
- Starò attento ma tu come ti chiami?
- Razza!! – e così dicendo si allontanò velocemente
- Cosa ti ha detto? Cosa ti ha detto? – chiesero Palla e Pagliaccio
- Mia detto che sono simpatico – rispose baldanzoso sperando non si accorgessero che aveva mentito.
Proseguirono per parecchio tempo senza incontrare nessuno quando…
- Ehi guardate là ! – Pagliaccio indicò con la pinna una moltitudine guizzante di pesci argentati.
- Andiamo a vedere!!
Si avvicinarono curiosi e ne furono travolti.
- Chi siete? – chiese Pesciolino
- Un banco di sardine – risposero tutte insieme – venite a giocare con noi – i tre amici non se lo fecero ripetere due volte.
Si divertirono molto saltellando da una parte all’altra, spesso si perdevano di vista per ritrovarsi più tardi, quelle sardine erano davvero simpatiche.
Ma come tutte le cose belle anche questo gioco finì.
- State attenti – raccomandarono prima di andarsene – il mare è pericoloso.
- Potremmo venire con voi?
- No! Noi andiamo molto lontano.
Si allontanarono, come una nuvola d’argento che si spostava nell’acqua, i tre amici rimasero a guardarle finch’è scomparvero.

Si rimisero a nuotare pensando a quali avventure ancora li aspettassero.
La videro avanzare lenta con i grandi arti palmati.
- Io la conosco! - disse Palla – è Betty la tartaruga, andiamo a salutarla.
- BETTY! BETTY! – chiamarono tutti
- Cosa ci fate voi così lontani da casa? – chiese
- Volevamo conoscere il mondo.
- Ma che bravi! Fareste meglio a tornare. – la vecchia e saggia Betty si allontanò ma…
- State attenti al grande cacciatore – disse prima di scomparire dallo loro vista.
- Il grande cacciatore??? Ma chi sarà? – si domandavano i piccoli un po’ preoccupati.
- Chiediamolo, qualcuno lo saprà!
Infatti così fecero.
- Ehi tu! Sai dirmi chi è il grande cacciatore e dove potremmo trovarlo?
- Molto meglio per voi non incontrarlo – rispose Cernia.
- Meglio non saperlo – dissero in coro un gruppo di belle sogliole.
- Tra un po’ lo incontrerete – replicarono i delfini mentre guizzavano festosi.
Stavano ancora chiedendo informazione quando apparve un’ombra scura.
- Presto scappate!! – alcuni sgombri dettero l’allarme.
- Guardate là! – Pesciolino era tutto eccitato forse stava per incontrare il grande cacciatore.
Guizzò velocemente verso l’alto, sordo ai richiami degli amici.
- Sei tu il grande cacciatore?
- Chi lo vuole sapere?
- Io Pesciolino!
- Ti accontento subito – e spalancò la bocca mostrando un fila di denti aguzzi.
Pesciolino capì subito che le cose si mettevano male e si dette alla fuga, inseguito da quel gigante.
- Via amici scappate!!
Il fuggi fuggi fu generale fra gli abitanti del fondale, chi si nascondeva dentro una grotta o sotto la sabbia, i nostri tre amici trovarono tutti i possibili rifugi già occupati e nessuno voleva saperne di ospitarli.
- Questo non sarebbe successo se fossimo rimasti nella barriera, là tutti si aiutano. - piagnucolarono
Palla si gonfiò tutto, ma per quanto si sforzasse era sempre piccolo.

Quando pareva che non ci fosse più scampo, ecco, apparire dal nulla tre delfini.
- Presto venite sotto le nostre pinne!
E così, protetti dai delfini si allontanarono del terribile squalo cacciatore.
- Mamma mia che paura! – Palla si sgonfiò
- Tante grazie – disse Pesciolino ai delfini e loro salutando con la coda raggiunsero i loro compagni.
Nuotarono affiancati fino a quando non furono in vista della barriera e allora…
- Chi arriva per primo?? – Pesciolino lanciò la sfida e come d’incanto, presi dalla contentezza si lanciarono all’inseguimento l’uno dell’altro.
Furono sorpresi nel sapere che erano tutti preoccupati per la loro assenza, persino la scorbutica Murena si mostrò sollevata nel vederli, e Cavalluccio venne loro incontro con tutta la sua famiglia.
I tre amici si sentirono finalmente al sicuro a casa, e allora di nuovo via a guizzare e giocare tra un corallo e un anemone di mare, nella bella e festosa barriera corallina.



Edited by - luisa camponesco on 09/02/2005 12:32:01

luisa camponesco
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Battaglia sulla barriera corallina

Il chiarore del giorno penetrò sotto il pelo dell’acqua e accarezzò i coralli e gli anemoni. La vita riprese il suo ritmo, Granchio pulì la sua casa, anche Murena si affaccio alla sua grotta ma subito si ritrasse. Pesciolino dopo aver fatto un grande sbadiglio, incominciò a cercare i suoi amici.
- Pallaa, Pagliaciooo, dove siete?? - Pesciolino incominciò ad agitarsi.
- Sono qua! – Palla si era nascosto dietro un corallo rosa
- Cosa c’è? – Pagliaccio apparve fra i tentacoli di una attinia
- Cosa ne dite amici di una passeggiata fino alla foresta di alghe?
- Ottima idea Pesciolino, io ci sono già stato è bellissima – Palla si gonfiò dalla soddisfazione
- Ma è lontana proprio ai limiti della Barriera… - Pagliaccio era dubbioso.
Stavano ancora confabulando sulla via più breve per raggiungere la foresta quando una vibrazione intensa si propagò in ogni direzione.
- Cosa succede? – chiese Pesciolino ad un totano di passaggio
- Convocazione Generale! – rispose quello
- Convocazione Generale?- chiesero sbalorditi i tre amici
- Deve essere una cosa molto importante per chiamarci tutti. Presto venite!
- La mia mamma mi aveva già parlato di questa cosa – disse Pagliaccio – ma è successa molto tempo fa.
- Guardate c’è Betty la tartaruga lei lo saprà e così vecchia…
- Betty Betty – chiamarono nuotandole incontro
- Cosa accade Betty?
- Niente di buono, niente di buono – rispose continuando a nuotare verso la grande radura.
Non c’erano dubbi, visto il gran movimento che la faccenda fosse proprio seria, i tre amici si unirono a tutti gli altri abitanti della Barriera verso il luogo della riunione.

Al centro della radura Cernia imponente e saggia attese con pazienza che tutti fossero presenti poi cominciò
- Amici un pericolo ci sta minacciando. E’ qualcosa che molti di noi temevano ma che fino ad oggi non si è verificato.
Informazioni attendibili ci annunciano che Grande Cacciatore si sta avvicinando alla barriera , con l’intento di distruggerla.
- Impossibile - disse Polipo – avevano fatto un accordo e lui lo aveva accettato.
- Già, ma qualcuno ha rotto la tregua invadendo il suo territorio.
Non c’era bisogno di chiedere chi fossero i responsabili, tutti guardarono Pesciolino e suoi amici.
- E’ stato Pesciolino e allora che se la sbrighi lui.
- Smettetela! – Murena apparve all’improvviso
- Vergognatevi! –continuò.
Tutti ammutolirono sorpresi, infatti Murena era sempre stata una di poche parole e tenuta in grande considerazione.
- Invece di accusare Pesciolino pensiamo a difenderci, se non lo avete ancora capito Grande Cacciatore ci avrebbe attaccato prima o poi, quindi Pesciolino non c’entra.
- Già ma come facciamo a difenderci? Ma lo sapete quanto è grosso? – Paguro era il più fifone
- Ci penso io! – disse Granchio – appena lo vedo io gli faccio così e poi così! – mimò alcuni colpi di boxe con le chele e tanta era stata la sua foga che finì a pancia in su suscitando le risate di tutti.
- Visto? Almeno Granchio dimostra coraggio. – continuò Murena
- Ora state bene attenti, non è la prima volta che grande Cacciatore tenta di distruggere la barriera, io sono vecchia e lo so – Betty intervenne nella discussione.
Nessuno sapeva quanti anni avesse, ma dovevano essere davvero molti, tutti la stimavano e la ascoltavano sempre con grande attenzione.
- Ognuno di voi – continuò – ha qualcosa di speciale, dotato di difese naturali, pensateci bene, Grande Cacciatore per quanto sia grosso è uno solo, noi abbiamo il vantaggio di essere piccoli ma numerosi.
- Betty ha ragione, io le mie sorelle possiamo far qualcosa. – a parlare era Seppia.
Tutti incominciarono a capire cosa Betty intendesse dire.
- Bene – continuo Cernia – Allora prima che la luce cali e si faccia buio tutti i rappresentati delle varie specie si presentino al Consiglio di Guerra.

L’espressione Consiglio di Guerra faceva un certo effetto nonché timore
- Mamma mia avete sentito amici! Dobbiamo presentarci anche noi. – disse Pesciolino
- Ma non hai sentito? Solo i rappresentanti possono andare. – Palla si gonfiò
- Si ma in fondo è colpa mia se succede tutto questo, è giusto che sia presente – Pesciolino era deciso ad andare fino in fondo.
- Quindi mi assumerò le mie responsabilità! – con la pinna eretta incominciò a nuotare con solennità
- E noi saremo al tuo fianco – replicarono Palla e Pagliaccio. Poi tutti e tre si avviarono verso il loro luogo segreto a confabulare.
- Se provassimo a parlargli? – Pesciolino pensava di convincere Grande Cacciatore a desistere
- Tu ci hai già provato Pesciolino e hai visto la sua reazione. – risposero gli amici
Pesciolino ebbe un tremito pensando a quella fila di denti aguzzi.
- Potremmo chiedere aiuto ai delfini? - replicò Palla
- Si allora andiamo a cercarli! – rispose Pesciolino
- E invece ve ne stare buoni buoni qui sulla Barriera. – Betty era giunta all’insaputa alle loro spalle.
- Perché? - chiese Pagliaccio
- Perchè hanno dei conflitti con le orche e devono risolverli.
- Le orche?? Chi sono le orche? – chiese Pesciolino
- Prima o poi le incontrerete, ma adesso è giunta l’ora del Consiglio di Guerra. Devo andare.

Betty si allontanò lentamente, Pesciolino e i suoi amici la osservavano pensierosi.
- Ci andremo anche noi! – disse Pesciolino deciso
- Ma non ha sentito? Ha detto di stare qui! – Pagliaccio era il più obbediente di tutti, Palla sempre indeciso ma Pesciolino il più intraprendente.
- E’ vero ma noi non ci faremo vedere, ci nasconderemo dietro il grande corallo rosso
La radura si stava animando, tutti i rappresentanti degli abitanti la barriera erano presenti, Pesciolino e suoi amici spiavano fra i rami dei coralli. La riunione incominciò.
- Il momento è grave – affermò Cernia con una espressione solenne
- La nostra bella barriera corallina è in pericolo, Grande Cacciatore sta per attaccarla.
Un mormorio si diffuse dappertutto.
- La difenderemo! – dissero in coro le seppie
- E noi saremo con voi! – ribadirono i calamari
Ognuno disse la sua e cominciarono a preparare i piani di difesa.
- E noi non possiamo stare a guardare mentre tutti si danno da fare - disse Pesciolino
- Cosa intendi fare? – chiese Palla
- Andrò a chiedere aiuto ai delfini.
- Ma non hai sentito, hanno dei problemi con le orche – riprese Pagliaccio
- Non mi importa io li vado a cercare loro ci aiuteranno.
Senza attendere riposte Pesciolino si diresse senza indugio verso il mare aperto.
- PESCIOLINO, PESCIOLINOOO, FERMATIII – chiamarono Palla e Pagliaccio
Pesciolino tirò dritto per la sua strada senza ascoltar nessuno.
- Non possiamo lasciarlo solo è nostro amico – così Palla e Pagliaccio lo seguirono.
Nel frattempo le sentinelle diedero l’allarme, Grande Cacciatore di avvicinava velocemente alla barriera. Il primo gruppo di seppie si preparò alla difesa della prima linea, seguivano a distanza ravvicinata calamari e polipi e qualche medusa urticante
Appena Grande Cacciatore arrivò a tiro, le seppie spruzzarono un liquido nero che rese l’acqua torbida permettendo ai polipi e calamari di attaccarlo in ogni direzione. La battaglia divenne furibonda. Meduse, granchi, polipi accerchiarono lo squalo.

Grande Cacciatore parve disorientato, non si aspettava una simile accoglienza allora si allontanò velocemente dalla barriera. Tutti esultarono.
- VITTORIA, VITTORIA - gridarono tutti,ma l’entusiasmo durò poco.
Infatti Grande Cacciatore tornò quasi subito accompagnato dai suoi fratelli, grandi e grossi come lui…e la battaglia riprese.
Le sorti sembravano ormai segnate e la sconfitta degli abitanti della barriera cosa ormai fatta, quando…
- Guardate là – Granchio indicò con la chela, un po’ ammaccata, l’arrivo dei delfini con Pesciolino, Palla e Pagliaccio in testa al gruppo.
Ma gli squali cacciatori erano troppo anche per loro. Arrivarono ancora altri grandi cacciatori i delfini per quanto lottassero non riuscirono a tener loro testa.
Poi … all’improvviso tutto vibrò, per un istante la battaglia cessò. Tutti stupiti si guardarono attorno e dall’acqua più blù apparvero le orche.
Queste, senza esitare, attaccarono gli squali mettendoli in fuga.
- Ecco Pesciolino – disse Betty quelle sono le orche
- Ohhh! Come sono grandiii – Pesciolino e i suoi amici le guardavano incantati
- Un momento! Ma sono anche le nemiche dei nostri amici delfini. - esclamò Palla
- State attenti e imparerete qualcosa di nuovo- disse Betty, poi si diresse al centro della radura.

Erano tutti riuniti al centro della barriera, Cernia incominciò a parlare.
- Oggi è accaduta una cosa davvero straordinaria, tutti, proprio tutti si sono uniti in una grande battaglia. Il nemico è stato respinto grazie al coraggio di ciascuno di voi, ma dobbiamo fare un ulteriore sforzo. Ora dobbiamo redigere un nuovo trattato di pace.
- GIUSTO, BENE , BRAVI – il plauso era totale
Pesciolino si avvicinò ad un’orca.
- Ciao – disse un po’ titubante – ti sei un’orca vero?
- Certo piccoletto.
- Ci avete aiutato anche se siete in conflitto con i delfini, come mai?
- Perché la barriera corallina è un bene prezioso per tutti e tutti dobbiamo difenderla.
Pesciolino incominciava a capire e la lezione era davvero importante.

Il trattato di pace fu sottoscritto da tutti, anche dal rappresentante dei grandi cacciatori.
Delfini e orche si strinsero le pinne .. e i nostri tre amici… naturalmente a giocare a nascondino nella foresta di alghe.


Edited by - luisa camponesco on 20/02/2005 15:13:25Vai a Inizio Pagina

luisa camponesco
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Inserito - 17/03/2005 :  13:49:35  Mostra Profilo  Visita la Homepage di luisa camponesco  Replica con Citazione Invia un Messaggio Privato a luisa camponesco

L'incontro

Un altro giorno era sorto sulla barriera, la vita ricominciava sempre uguale e sempre diversa. Pagliaccio dormiva ancora fra i tentacoli della sua amica attinia, quando fu svegliato bruscamente dai suoi amici, Pesciolino e Palla.
- Dormiglioneee, svegliaaa
- Perché? Cosa c’è? – Pagliaccio era ancora semi addormentato
- Dai che andiamo!! – Pesciolino come al solito era sempre impaziente.
- Andare dove? – chiese Pagliaccio sbadigliando
- A conoscere nuovi amici. – Palla si gonfiò tutto contento
- Aspettate faccio un po’ di pulizie prima.
Palla e Pesciolino si allontanarono aspettando l’amico.
- Allora dove si va?
- Stellina ci ha detto che sono arrivati nuovi ospiti sulla barriera. Andiamo a conoscerli
- Nuovi ospiti?? E da dove vengono? – sempre curioso Pagliaccio
- Appunto – ripose Pesciolino – andiamo a chiederlo.
Si avviarono i tre amici nuotando allegramente e pensando a nuovi giochi. Si rincorrevano, si facevano i dispetti, insomma portando il solito scompiglio.
- E state attenti a dove andate!!
- Non nuotate così in fretta. Intorpidite tutto!!
Non c’era nulla da fare era come parlare all’acqua, ma siccome erano benvoluti, tutti chiudevano un occhio e a volte entrambi, persino Murena li tollerava quando giocavano davanti alla sua grotta.
- Ma non hai gli occhi?? – uno strano pesce si era parato proprio davanti a pesciolino che l’aveva inavvertitamente urtato.
- Scusa non ti avevo visto! Ma tu sei uno di quelli nuovi??
- Veramente no, solo che vivevo più lontano, ma alcuni miei amici si sono trasferiti da queste parti e io li ho seguiti.
- Come ti chiami?
- Mi chiamano Pesce Chirurgo, e quando mi arrabbio cambio colore.
- Ohhh!, e adesso sei arrabbiato? - domandò Pesciolino
- No, oggi sono allegro guardate che bei colori….
- Allora vieni a giocare con noi?
- Mmm, non so aspetto degli amici.
- Daiii vieni ci divertiremo – Pagliaccio continuava a nuotagli attorno.
- Ma si! Vengo, dove andiamo?
- A cercare altri amici come te.
Nuotarono affiancati costeggiando i coralli e attinie, salutando tutti, chiacchierando con Granchio e Paguro. Murena li osservava seria seria.
- State attenti alle meduse - disse ad un tratto
- Le meduse??? – Pesciolino era stupito
- Chi sono le meduse? – fece eco Palla
- Appena le incontrerete lo saprete. – e con questa risposta Murena si rintanò
- Ohi, ohi! Io le conosco – esclamò Pesce Chirurgo - State attenti perché appena le sfiorate sentite la scossa.

Discussero per un po’ su cosa fosse la “scossa” i tre amici non l’avevano mai provata, ma la voglia di giocare prese il sopravvento. Incominciarono a rincorrersi, a chiamarsi e a meravigliarsi per le nuove e continue scoperte.
- Ciao dove andate di bello? – un nuovo arrivato si fece avanti.
- Io mi chiamo Pesciolino e tu?
- Io mi chiamo Pesce Farfalla
- Allora vieni con noi daii.
Il gruppetto stava diventando sempre più numeroso man mano costeggiavano la Barriera.
- Ehi guardate laggiù i Grandi Cacciatori – commentò Pagliaccio.
- Non posso avvicinarsi alla Barriera, hanno accettato l’accordo.
- È vero ma meglio non fidarsi troppo – risero facendo mille bollicine.
- Vediamo chi arriva per primo alla radura del corallo rosa…
Nemmeno finirono di parlare che tutti presero la rincorsa, portando una gran confusione fra gli anemoni di mare.
Giunti nella radura del corallo rosa, un gran silenzio li accolse, non si vedeva nessuno, nemmeno quel gran chiacchierone di Granchio.
- Ma cosa succede? – domandò Pesciolino
- Dove sono finiti tutti? – fece eco Palla
- Chiediamolo a Stellina! – la piccola stella marina stava insabbiandosi.
- Stellina, Stellina aspetta! Cosa accade?
- Se fossi in voi, me n’andrei da qualche altra parte. – ripose
- Ma dicci almeno il perché! – non fece a tempo a rispondere che si sentì un gorgoglìo strano. Stellina si nascose sotto la sabbia del fondo.
Tutti guardarono verso l’alto e forme oscure si stavano avvicinando ma non assomigliavano ai grandi cacciatori.
- Ma chi saranno mai???- Pesciolino boccheggiava.
- Guardate quanto sono strani!!!
- E che pinne!!!
- Pesciolino! – esclamò ad un tratto Palla – rammenta quanto è successo quando hai parlato a Grande Cacciatore.
- Siii!! – fece eco Pagliaccio – e quanti guai ci sono capitati!

Pesciolino era indeciso sul da farsi, nuotava avanti e indietro e poi decise.
- Io vado a parlargli!
- Noooo! – un coro di proteste
Pesciolino andò dritto verso il primo di quelli strani esseri.
- Ciao io sono Pesciolino e tu da dove vieni?
Quella grande creatura lo guardò senza rispondere, allungò una pinna verso di lui, ma forse non era proprio una pinna, troppo lunga e sottile e poi finiva con 5 appendici. Pesciolino indietreggiò, non aveva mai visto nulla del genere.
La creatura si fermò, non sembrava poi tanto pericolosa, ma strana eccome! Palla, Pagliaccio e tutti gli altri si erano nascosti dietro una roccia e osservavano con molta apprensione.
Pesciolino provò a riavvicinarsi, ma gli amici lo chiamarono.
- Pesciolinooo vieni sappiamo chi sono quelle creature!
- È venuta Betty per dirci di stare attenti quelli lì si chiamano uomini e possono anche diventare più pericolosi dei grandi cacciatori
- Uominiiii??? Che pesci sono gli uomini? – Pesciolino era a dir poco allibito
- Non sono pesci e non vivono nel mare.
Era incredibile sapere che ci fossero creature che non vivessero nel mare.
- Guardate arrivano i delfini!
Gli uomini nuotarono subito verso i delfini e non sembravano averne paura anzi, erano felici come se si conoscessero da tanto tempo.
Uomini e delfini nuotavano vicino e ogni tanto si toccavano come in un bel gioco. Pesciolino non poté più resistere e via veloce nuotò verso di loro.
- Ehi, ehi, ci sono anch’io, fatemi giocare!
- Ciao Pesciolino – salutarono i delfini
- Voglio giocare anch’io insieme con voi!
- Attento Pesciolino, ricorda che non tutti gli uomini sono così gentili. Questi sono nostri amici.
Pesciolino nuotava in continuazione attorno agli uomini e li trovò belli. Anche i sub si accorsero di lui e incominciarono ad accarezzarlo.
Pesciolino non aveva mai provato una così bella sensazione e avrebbe voluto non finisse mai.
Poi all’improvviso gli uomini fecero un segno verso l’alto e lentamente incominciarono a salire.
- Ma dove vanno? – chiese
- Gli uomini non possono rimanere molto sott’acqua, loro vivono di una cosa chiamata aria.
- Allora vado con loro.
- Fermati Pesciolino! – i delfini gli impedirono di seguire i sub
- Noi non possiamo vivere dove vivono loro e loro non possono vivere dove viviamo noi. Ci possiamo solo incontrare ogni tanto. Vai ora Pesciolino i tuoi amici ti aspettano.
Pesciolino un po’ triste raggiunse Palla, Pagliaccio e tutti gli altri, ma guardò verso l’alto, dove l’acqua diventava più chiara e s’intravedevano ancora le loro sagome scure… un giorno gli uomini sarebbero tornati e lui sarebbe stato lì ad aspettarli di questo ne era sicuro.
Ma ora con i suoi amici doveva pensare a divertirsi e allora ….viaaaa di nuovo lungo la bella Barriera Corallina.

Edited by - luisa camponesco on 17/03/2005 14:12:52Vai a Inizio Pagina

   
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