Inserito - 26/09/2007 : 11:43:04
Sono un recensore del sacchetto. Mi spiego meglio, ho un sacchetto di libri che ci sono stati regalati e che ho sempre snobbato considerandoli un ammasso di testi gialli, horror e harmony.. poi comè e come non è ho iniziato a leggere questo e quello. Alcuni erano pezzi di valore come "Il Ragno" di Michael Connelly, autore preferito di una famosa concertista investigatrice oppure famosi romanzi che hanno ispirato anche film come "Fiumi di porpora".. Quello che mi è capitato tra le mani era apparentemente un giallo-horror.. come mia abitudine non leggo mai ne le recensioni della quarta di copertina ne i commenti al titolo in prima pagina.. quindi non potevo sapere che si trattava di una specie di romanzo umoristico noir.. Beh devo dire che l'autrice Patricia Cornwell mi ha stupito e fatto sorridere subito riconoscendo in Lei lo stile e la capacità narrativa di un grande sconosciuto autore che solo su concertodisogni abbiamo imparato ad apprezzare.. tale Roberto Bob Mahlab.. Leggere questo romanzo (sono a poco più di metà) mi ha fatto spesso sorridere se non ridere di gusto e, credetemi, questo mi era accaduto solo con alcuni testi del già citato Mahlab altrimenti detto il "Dittatore dell'isola di concertodisogni".. Mi piacerebbe immaginare un incontro letterario ed artistico tra questi due geni della narrativa dall'umorismo cosi' inaspettato e sorprendente, sono sicuro che sarebbe uno splendido esperimento. Non ho idea se qualcuno avrà mai voglia di leggere questo libro (della collana I Miti, Euro 4,5) ma sicuramente se lo farà potrà riconoscere quanto io vi sto dicendo e che ora rivelerò nella più assoluta sicurezza.. Patricia Cornwell è lo pseudonimo di Roberto Mahlab!!
E questo lo dico con sicurezza conoscendo personalmente Roberto.. altrimenti leggendo concertodisogni avrei potuto dire.. Roberto Mahlab è lo pseudonimo di Patricia Cornwell!!
E concludendo e come sia o come non sia.. il libro è bello chiunque l'abbia scritto (ma secondo me Roberto ne sà qualcosa..) Ah.. è bello almeno per la prima metà se mi ricordo vi aggiorno quando arrivo in fondo eh.. un vero critico letterario deve sempre raggiungere il fondo prima di aver qualcosa da dire di sensato no? Ciao Beppe
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