Dalle pagine dei libri ci sono scrittori che riescono a farvi sentire parte della vicenda che descrivono, tanto che vi sembra di esserci, ghermiti da quella mano scheletrica che esce dallo stagno limaccioso nella notte buia e tempestosa a pagina trentuno.

Il futuro vi angoscia? Volete sapere che accadra' ai lettori di libri del futuro? Io non so se qualcuno di voi vorra' ancora esserci in un'epoca in cui ai lettori di libri potra' accadere quello che ora vi narrero'.

Dimenticavo, copritevi bene se volete proprio continuare a leggere, avrete i brividi...

Quel mattino si mise sotto braccio il nuovo acquisto e si avvio' verso il lavoro con i mezzi pubblici, come al solito avvertiva un senso di deliziosa attesa e mentre l'autobus lo portava alla fermata del negozio, lo girava e rigirava, si beava delle recensioni appassionate nell'ultima pagina di copertina, si ripromise di iniziarlo durante la pausa per il pranzo. Il traffico rallento' il mezzo e cosi' si decise a leggere le prime pagine, bello, dalla prima frase, che libro!

"Dove trovo la nuova marca di lucido?"
Due lunghissimi secondi di silenzio seguirono la domanda della signora, abituale acquirente, ma lui era immerso in un mondo diverso, in piedi appoggiato alla parete vicino alla cassa, i suoi occhi come ipnotizzati, il corpo che si muoveva come volesse divenire parte delle pagine di quel libro, che teneva aperto di fronte a se' con le due mani. Fu proprio il silenzio a risvegliarlo e si riscosse con un'espressione di sorpresa prima e di ripresa di coscienza subito dopo :"signora, mi scusi! Questo libro e'... leggendolo sembra di esserci dentro! Il lucido, lo trova nel secondo scaffale nella terza corsia, vengo io con lei". E insieme si incamminarono, lei ascoltava sorridendo mentre lui le raccontava la trama che lo teneva avvinto.

Nell'intervallo di pranzo solitamente entrava nel bistrot di fronte, la giovane proprietaria non faceva mistero di essere attratta da lui e sovente si sedeva al suo tavolo e parlavano di tutto cio' che avevano in comune, con facilita', come se si conoscessero da sempre e come se si avvicinassero poco a poco, con voluto desiderio di approfondimento reciproco.
"Ecco un manicaretto delizioso per te!", gli porse il piatto e si accomodo' vicino a lui, adorava il suo sguardo aperto e gli diede un buffetto sulla guancia :"ho notato che il lavoro ti gira bene!" "Il lavoro?..." lui parve non comprendere e rispose :"ho letto un capitolo oggi che mi ha fatto sentire, non so, non ero li' al lavoro, ero altrove, e' strano da spiegarti ma..". "E' bello vederti cosi' entusiasta, ci vediamo magari piu' tardi, stanno arrivando gli altri clienti".

Nei giorni successivi la donna noto' un cambiamento in lui e rimase perplessa, di qualunque argomento lei iniziasse a parlare, l'uomo riportava il discorso su quel libro, era come se fosse altrove, fino a che le prese le braccia tra le sue mani e mentre lei penso' che forse finalmente si era deciso, le disse invece con tono esagitato :"ascolta, non so come spiegarti, ma in quella frase io mi sono sentito illuminato, mi sono sentito parte, e' una sensazione che non so come esprimere " e lei si rabbuio' e rispose :"ah, bene, allora, immagino che il nostro cinema stasera salti, ti porterai dietro il libro anziche' me credo" e si alzo' rossa in viso.
"Ma non capisci, mi succede una cosa che non riesco a comprendere" tento' di rincorrerla, ma poi desistette, doveva tornare al libro, esso era diventato parte della sua vita oppure lui era diventato parte del libro, scoppio' a ridere da solo a quell'assurdo pensiero.

Quella sera non ando' al cinema e le sere successive declino' gli inviti in piscina degli amici e durante la giornata in negozio era sempre piu' assente, si rifugiava dietro la cassa a leggere e non rispondeva piu' alle richieste degli acquirenti, i suoi clienti che dapprima prendevano quel comportamento con affettuosa accettazione, iniziarono a sentirsi trascurati e fare la spesa in quel negozio non era piu' il solito piacere.

Il penultimo capitolo descriveva il protagonista del libro come un uomo bruno, alto, vestiva con un completo blu, esattamente come.... si guardo' in uno degli specchi del locale e poi si ricopri' gli occhi con le mani e poi riguardo', che incredibile coincidenza, il protagonista del libro pareva il suo clone.

Leggeva l'ultimo capitolo a casa, dopo aver saltato l'ennesima cena, veniva commesso un efferato delitto dall'uomo che nel libro gli assomigliava come un gemello, la descrizione era cosi' avvincente che gli sembrava sempre piu' di esserci, di essere trascinato nella pagine, la sua copia letteraria aveva in mano il coltello e di fronte le vittime. Non c'erano dubbi sulla sua colpevolezza, se ci fosse stato un altro capitolo, la polizia lo avrebbe senz'altro arrestato perche' colto in flagrante.

Ma non c'era un altro capitolo, chiuse il libro, turbato, la sua immagine si riflesse nello specchio della stanza, identica copia reale dell'uomo nel libro, le sirene della polizia risuonarono avvicinandosi. Si alzo' e apri' la finestra per accertarsene ed ebbe conferma che stavano salendo al suo appartamento. Erano venuti per lui. Lo arrestarono per il delitto avvenuto nel libro, coincideva tutto, persino il colore dei vestiti, gli era proprio sembrato di esserci, come cercava di spiegare con voce flebile ai poliziotti che lo ammanettavano.

Roberto - I brividi di Concerto