Rimangono fuori, ma chi? Un passo indietro, la mia segretaria e braccio destro e sinistro e mente pensante in questi giorni festivi è con la sua famiglia e io sono rimasto solo in ufficio, solo non proprio, c'è quell'essere sulla cornetta del telefono, è verdastro e ha otto tentacoli limacciosi e diciotto occhi violetti. Glielo dico sempre alla mia segretaria di non voltarsi altrimenti si spaventa, ma lei non mi crede, pensa che sia tutto frutto della mia fantasia di scrittore di racconti. E così quando dopo il lavoro se ne torna a casa, io rimango sempre in ufficio in compagnia di quel mostro, per fortuna non si sposta dalla sua posizione.

Alcune settimane fa, a causa di un forte temporale, si sono spalancate le finestre tra il terrazzino e l'ufficio, io mi sono reso subito conto che non era un caso ma che era il tentativo degli altri mostri galattici di raggiungere il loro compagno appollaiato sul telefono, sono corso alle finestre e sono riuscito a chiuderle prima che accadesse l'irreparabile, pensavo di ricevere i complimenti dalla mia segretaria per il gesto eroico, ma lei non si è minimamente scomposta.

Ebbene poco fa un colpo di vento ha spalancato le stesse finestre e io non ho fatto a tempo a chiuderle e sono entrati tanti altri di quegli esseri, non posso telefonare alla mia segretaria, non so perché non mi crederebbe. Così mi è venuta un'idea : quei mostri galattici invadono le case attraverso le finestre che si spalancano per qualsiasi ragione. Ebbene, voi che state leggendo, state tenendo aperte delle finestre virtuali e i mostri sono scivolati attraverso quelle aperture e ora li avete tutti voi lì, e io posso tornare a fare quello che facevo con tranquillità.

E se posso darvi un suggerimento, non voltatevi, quelle ombre che si proiettano sulle pareti della vostra stanza, è meglio che facciate finta che non esistano. Perché vi ho fatto questo? Ma non vi hanno mai insegnato che quando c'è brutto tempo, bisogna tenere le finestre chiuse? Sì, tutte le finestre. No, anche se vi siete precipitati a cliccare sulla "x" in alto, è troppo tardi...

.. la grande finestra scricchiola di nuovo, spingono, cercano di entrare, ho dovuto appoggiarci una sedia, ma tenta di aprirsi lo stesso e la spinge via. Devo vigilare. Intanto è calato il buio, dagli spifferi entra aria gelida. Provo a tenerla chiusa con le mani, ecco, non si muove più, meno male. Ma allora da dove viene questo stridulo rumore... oh no, la finestra all'altro capo dell'ufficio! I tentacoli limacciosi hanno avviluppato la casa, mi hanno circondato! Se c'è qualcuno in ascolto, avvisi il Norad, sono sbarcati, sono l'unico ad averlo compreso, in questi giorni di festa in cui il mondo è impegnato a fare altro, hanno scelto il momento giusto ... cercherò di tenerli impegnati per quanto posso, ma voi organizzate le difese...

Stamattina il vento ulula, non ho più notizie dal resto del mondo, sono arrivati dappertutto, il mio allarme è finito inascoltato. Ogni tanto ho il coraggio di dare una occhiata fuori ed è solo desolazione, non un'anima in giro, chissà che fine ha fatto l'umanità, sono stati tutti mangiati o rapiti o trasformati in zombies dai mostri galattici? Sono l'unico sopravvissuto? Esiste qualche comunità da qualche parte che è riuscita a mettersi in salvo e ad organizzarsi? Possono comunicare? C'è stato qualche gesto di difesa oppure qualcuno sta organizzando la resistenza e la riscossa? Nella mia riserva segreta ho cioccolata sufficiente per qualche giorno, dopo sarà costretto ad avventurarmi all'esterno per procurarmi quanto è necessario.

Roberto Mahlab - I racconti dell'ufficio