luisa camponesco
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Italy
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Inserito - 16/12/2006 : 13:21:20
Una bella giornataLa telefonata arrivò di mattino: “Si ricorda di noi profe? Il 15 di dicembre andiamo a Tavernole per tutto il giorno ci farebbe piacere ci fosse anche lei.” Dissi subito di si, la prospettiva di trovarmi, anche se solo per un giorno, con gli studenti mi avrebbe fatto bene. La mattinata si presentava fredda ma serena e non nascondo una certa emozione nel rivedere colleghi e i ragazzi. Il pulman, era già nel piazzale e via…partenza in direzione Val Trompia. Quante cose da dirsi durante il viaggio, notizie sulla scuola, sulla famiglia e via dicendo mentre si attraversavano paesi e ci si inoltrava nella valle. Da anni non facevo quel percorso e, sinceramente ricordavo molto poco. La brina sui bordi della strada e le cime dei monti appena spruzzate di neve, ma il tempo volò. Puntuale l’arrivo a Tavernole, il professore d’informatica, nonché organizzatore del viaggio e profondo conoscitore della storia della valle, ha fatto fare a tutti noi un tuffo nel passato, un passato che va dal quattordicesimo secolo fino alla metà degli anni ’80. La visita al “forno fusorio” uno dei pochi rimasti, simbolo del lavoro e dell’ingegnosità dei valligiani, ora divenuto museo, è stata di grande interesse, e per me una vera scoperta, una testimonianza di archeologia industriale, anello di congiunzione fra le miniere dell’alta valle e i Magli di Sarezzo. La guida, preparata e competente, ci ha condotto attraverso il tempo e lo spazio, in un susseguirsi di immagini suggestive. L’ora di pranzo arrivò senza che nemmeno ce ne accorgessimo, e allora la vivacità e l’allegria dei ragazzi ha preso il sopravvento. Tra risate, e brindisi giunse, purtroppo, l’ora del rientro in città dopo una sosta a Sarezzo al museo dei Magli. Davanti alla scuola gli ultimi saluti con la promessa di una nuova uscita, in primavera, per una visita alle miniere di ferro dell’alta Valle Trompia.
Una bella giornata trascorsa in serenità per quale io ringrazio i colleghi e gli studenti che mi hanno dato l’occasione di rivivere l’emozione di sentirmi chiamare ancora “professoressa”. Ringrazio anche per il bellissimo Cd sulla mia vita che dimostra non solo la competenza e la bravura delle studentesse che vi hanno lavorato e dell’insegnante che le ha seguite, ma anche dell’affetto che nutrono nei miei confronti. Ragazzi vi auguro ogni bene. Luisa Camponesco
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