luisa camponesco
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Italy
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Inserito - 15/01/2004 : 17:16:28
La notte degli ElfiJan a cavallo del suo pony , ritornava a casa , era stato con suo padre a controllare una mandria di renne, era solo e si stava facendo sera , suo padre era rimasto al pascolo , ma lui doveva tornare sua madre poteva aver bisogno di lui . Attraversare il bosco sull’imbrunire metteva un po’ di paura , succedevano sempre cose strane quando calava il sole, quindi spronò il cavallino che accelerò l’andatura. Si era appena addentrato nel bosco quando qualcosa sfrecciò davanti a lui. Si stropicciò gli occhi , ma non si fermò anzi cercò si andare il più in fretta possibile , ma lo strano fenomeno si ripetè. Ormai le ombre della sera avanzavano velocemente, Jan si fece coraggio , si aggiustò il paraorecchie , alzò il bavero del pellicciotto così si sentiva più al sicuro. Di nuovo qualcosa gli passò davanti agli occhi - fermati umano – una vocetta gli urlò nelle orecchie - cosa succede? – chiese Jan sopreso - allontanati subito dal bosco – a parlare era stato un grazioso esserino con le ali Il cavallino scalciò e per poco il bambino non cadde, Jan recuperò l’equilibrio - non aver paura di me – continuò – ma devi andartene alla svelta - dimmi chi sei ? - Jan aveva ripreso un po’ di colore - sono un elfo bianco mi chiamo Var , ma sbrigati altrimenti ti troverai in mezzo… - in mezzo a che cosa? - Gli Elfi neri ci hanno dichiarato guerra , succederà questa notte - Ma perchè ????? - È una faccenda troppo lunga ….. corri via adesso Troppo tardi un numero imprecisato di elfi neri circondò Jan - fermati umano! – uno di essi si fece avanti – sei nel nostro territorio – dovrai seguirci - lasciatelo andare non ha fatto nulla – implorò Var - prendete anche l’elfo bianco – urlò il capo Ma Var fu più veloce e in un attimo scomparve . Jan si ritrovò solo in balia degli Elfi. Lo portarono nel fitto del bosco . - cosa volete farmi? - implorava il ragazzo , ma nessuno gli rispose . Le ombre della notte avanzavano velocemente. Intanto Var aveva raggiunto gli elfi bianchi - devo parlare subito con la Fata dell’Acqua, è urgente – le ali fremevano dall’emozione - cosa vuoi dalla Fata ? - chiese l’elfo guardiano - gli elfi neri hanno catturato un giovane umano , temo per la sua sorte - allora puoi passare Var volò fino ai piedi del trono - cosa succede dolce Var ? - la sua voce era simile allo scosciare d’una cascata - mia regina, gli elfi neri hanno catturato un umano , tu sai meglio di me cosa accadrebbe se gli elfi attaccassero gli uomini. La regina sospirò - purtroppo si , gli uomini , a loro volta, ci muoverebbero guerra , e il mondo come noi lo conosciamo sparirebbe per sempre. Detto questo distese le ali e una miriade di gocce colorate di sparsero tutt’intorno - Messaggeri ! Presto ! Correte ad avvisare le mie sorelle , la Fata del Fuoco e la Fata del Vento , al sorgere della prima luna , tutto il popolo degli elfi bianchi si trovi ai piedi della Roccia magica. Intanto , dall’altro lato della foresta , gli elfi neri avevano imprigionato Jan . Kur il capo delle guardie disse: - questa notte , sarai giudicato, sei un nemico del piccolo popolo , sei un umano - io non vi ho fatto mai nulla – rispose Jan alquanto impaurito - sei amico degli elfi bianchi – soggiunse Kur - non l’avevo mai veduto prima d’ora , io non sapevo neppure della vostra esistenza - stai mentendo , gli uomini sanno di noi e di quanto siamo potenti , ci vogliono annientare per questo si sono alleati con gli Elfi bianchi. Jan non sapeva più cosa dire, ma pensava a sua madre che non vedendolo arrivare si sarebbe preoccupata. Gli elfi neri si muovevano nervosamente . - dobbiamo convocare il Consiglio del Piccolo Popolo - io invece propongo di dare una bella lezione agli esseri umani - un mormorio di approvazione si levò da ogni angolo del bosco. La prima luna stava sorgendo e ai piedi della Roccia magica gli elfi bianchi si stavano radunando. Var in cima alla rupe prese la parola: - gli elfi neri hanno imprigionato un giovane uomo, tutti noi sappiamo quali conseguenze potrebbe portare un simile gesto - vero non possiamo permetterlo - gridarono in coro - allora andiamo nel bosco dei Faggi. Si alzarono tutti in volo e si diressero nel profondo del bosco, intanto la luna era alta nel cielo e la sorte di Jan era ormai decisa, sarebbe rimasto imprigionato per sempre fra le radici della grande quercia , la sentenza stava per essere eseguita quando……………… un frullare di ali simile ad un vento impetuoso li sorprese , un esercito di elfi bianchi calò dall’alto all’improvviso e circondò il campo. - presto alle armi - urlava Kur - alle armi - rispondeva Var Comparvero anche La Fata dell’Acqua, la Fata del Fuoco e la Fata del Vento, pronte a lanciare i loro strali - fermatevi sciocchi , non sapete cosa state facendo? – a parlare era stato Horven il saggio , uno gnomo che viveva nella Grotta Grigia , proprio sopra la cascata delle Betulle . Era molto rispettato e anche temuto , si diceva che avesse poteri magici. - Avete dimenticato cosa dicono i Libri Antichi? Una guerra fra gli Elfi porterebbe alla distruzione di tutto il mondo conosciuto e di tutti gli esseri che vivono . - E’ tutto colpa degli uomini - insistè Kur - loro ci perseguitano - E voi allora? Provocate la morte dei loro animali e fate seccare il loro raccolto – Var era proprio arrabbiato - Stanno abbattendo i nostri alberi , vogliamo soddisfazione - gli elfi neri non si davano pace - Se è questo che volete , allora prendete me , imprigionatemi pure , ma vi prego non fate del male a nessuno – disse Jan fra i singhiozzi - Il piccolo uomo si stà dimostrando saggio e coraggioso – continuò Horven - e potrebbe essere la soluzione dei nostri problemi. Pensate un po’ se potessimo far sapere agli uomini quali sono gli alberi che possono abbattere , quali le erbe che possono raccogliere. Il bosco si era fatto silenzioso tutti erano incuriositi dalle parole del vecchio gnomo - ma per fare questo abbiamo bisogno di qualcuno che lo faccia loro sapere. E chi potrebbe far questo meglio di un uomo? – Horven indicò col suo bastone Jan - Lui, per esempio. - Spiegati meglio – soggiunse Kurt - Questo giovane uomo potrebbe essere il nostro messaggero Un mormorio si levò , elfi bianchi e neri si consultarono a vicenda , qualcuno approvava altri no - mettiamolo ai voti , mettiamolo ai voti - dissero in coro Gli elfi bianchi compatti votarono per il si , fra i neri c’erano ancora delle perplessità, allora Var si avvicinò a Kur - pensa ai vantaggi di una alleanza con gli umani , loro hanno conoscenze che noi non abbiamo , potremmo esserci utili a vicenda - loro voglio distruggerci – ripetè Kur - solo perché non ci conoscono e per questo ci temono , almeno proviamo abbiamo troppo da perdere facendoci la guerra. Kur tentennava ma Var aveva ragione anche se gli seccava ammetterlo - allora proviamo ma se la cosa non funziona……… - allora faremo a modo tuo – rispose Var Jan fu liberato dalle radici della quercia , Horven gli si avvicinò - adesso siamo nelle tue mani ragazzo - porterò i vostri messaggi alla mia gente – rassicurò Jan poi di avvicinò a Var - grazie non ti deluderò . Le prime luci dell’alba rischiaravano il cielo , a cavallo del suo pony Jan riprese la via di casa ma prima si voltò a guardare i suoi nuovi amici. Var e Kur discutevano animatamente su chi di loro sapesse volare più in alto , Jan sorrise , in fondo quella notte qualcosa di buono era accaduto. Edited by - luisa camponesco on 06/07/2005 17:45:22
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