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 Eppure ...vi avevamo avvertito.
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Renato Attolini
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Inserito - 07/10/2006 :  00:00:23  Mostra Profilo  Visita la Homepage di Renato Attolini Invia un Messaggio Privato a Renato Attolini
Il mio nome è Omar El Khebir. Oddio (non so se posso usare ancora quest’esclamazione) tanto tempo fa le mie generalità erano assolutamente diverse, come dire…occidentali, ma sono passati anni, tanti. Eppure…..vi avevamo avvertito. Sono qui nella mia casa e guardo le mie cinque mogli.. Oddio (a ridaglie!) si fa per dire, perché le guardo, ma è come se non le vedessi, così intabarrate in quelle lugubri vesti che le coprono da capo a piedi lasciando solo scoperti gli occhi. Anch’io non vesto più in giacca e cravatta o blue jeans e maglietta ma in questa tunica che ha sicuramente un vantaggio: è comoda e nasconde completamente la mia pancia. Così posso mangiare quello che voglio senza aver paura di fare esercizi d’apnea per mettermi i pantaloni. Ah che libidine, cibo a volontà, ma..c’è un ma. Ho dovuto dire addio al mio spumante e alle lattine di birra che ogni tanto accompagnavano i miei pasti. Che tristezza mangiare una pizza senza tracannare una bella “media” chiara e al suo posto un succo d’arancia! Buono, per carità, al mattino lo bevevo a colazione…ma sulla pizza…..per favore! E sul pesce? Insieme al concetto che la Terra è rotonda appresi da bambino che il pesce s’accompagna al vino bianco e non con l’acqua naturale! Bleah! Eppure vi avevamo avvertito! Torniamo per un attimo alle donne. Il Nuovo Ordine Costituito mi ha permesso (bontà sua) di tenere come sposa anche la mia prima compagna. All’inizio devo dire che è stato anche divertente! Mi ricordo, infatti (nell’altra vita) che ogni cosa che io dicevo, lei affermava il contrario, faceva di testa sua salvo poi incolpare me se le cose andavano male, asserendo che ero stato io a spingerla a prendere quella decisione. Ero quasi sul punto di fare un trapianto di fegato perché ormai quello originale era completamente rovinato! Ma adesso le cose sono cambiate! Non più discussioni, non più litigate, il mio parere è legge! Come dicevo in principio gioivo sadicamente, quando impartivo un ordine alla mia compagna e lei era costretta ad ubbidire, chinando la testa e mormorando: “Come vuoi tu, mio signore!” Ma è stata una soddisfazione di breve durata. In fin dei conti se non riuscivo ad impormi prima, era anche per colpa mia e tutto sommato preferivo, quando mi diceva, anzi urlava: “Stai sbagliando, amore mio.” Vederla così passiva, mi si stringe il cuore, non la riconosco più. Ma così impone la nuova legge. Eppure vi avevamo avvertito. Mi sembrava anche piacevole poter cambiare amante tutte le notti, senza che nessuno potesse obiettare, anzi era previsto: il mio istinto maschile era appagato! Solo che gli anni erano passati anche per me e il consumo di zabaione era cresciuto a dismisura con conseguenze nefaste sul fegato (sempre lui!). Inoltre le mie nuove mogli non mi avevano scelte loro, ma viceversa senza che potessero rifiutare, per cui, quando le stringevo a me avvertivo una rassegnazione che avrebbe spento il desiderio anche a John Holmes o Rocco Siffredi. (Per chi non li conoscesse, due stalloni di fama mondiale!) Per consolarmi guardo la televisione ma anche qui cambiamenti. Non più spettacoli d’intrattenimento, reality show (e questa mi sembra certamente una cosa buona), non più fictions o film d’autore (e qui non ci siamo proprio) ma telegiornali a tutto spiano o pellicole inneggianti al Nuovo Ordine. La musica? Sting, Madonna, Anastacia..? Sayonara! Non vi dico che litanie! Darmi martellate sulle parti intime è forse meno doloroso che ascoltare quelle lagne! Eppure vi avevamo avvertito.
Per farmi del male, spesso ritorno con la mente a quando cominciò tutta questa storia.
D’avvisaglie ce n’erano state tante, anzi tantissime è inutile elencarle, ma le cose cominciarono a precipitare pericolosamente, quando nell’autunno di tanti anni fa le “Twin Towers” di New York furono oggetto di un terrificante attentato. Parallelamente a quest’atto di violenza si stava sviluppando un altro attacco di natura diversa ma ugualmente pericoloso che cercava di stravolgere gli usi, le consuetudini e le tradizioni acquisite da millenni in un mondo civile sovvertendole e sostituendole con altre, come l’eliminazione del crocefisso nelle aule scolastiche, la soppressione delle opere culturali (vedi l’Idomeneo di Mozart o “La Divina Commedia” di Dante) che esplicitamente o velatamente contenessero offese o supposte tali al Nuovo Ordine Costituito.
Una scrittrice italiana notissima, consumò gli ultimi anni della sua vita per denunciare al mondo il pericolo che si stava correndo, ma invano. Lei e noi con lei, vi avevamo avvertito.
Ma l’apice si raggiunse quando un discorso dell’allora capo di quella che si chiamava Chiesa Cattolica in un’università tedesca fu volutamente travisato e preso a pretesto per inscenare violentissime manifestazioni di piazza nei suoi confronti. Quelle parole non costituivano altro che una “Lectio Magistralis” una lezione a livello universitario che toccava in modo profondo gli agganci, se così si possono definire, fra ragione e religione e sfiorava marginalmente, citando un antichissimo episodio, i rapporti con la religione del Nuovo Ordine. Per una persona di cultura media, come il sottoscritto, non era stato facile cercare di capire immediatamente il significato di così dotte parole, ma evidentemente lo era stato per quelle moltitudini urlanti e ululanti che invece lo avevano recepito istantaneamente, riversandosi nelle piazze e dando sfogo alla loro rabbia innata. Dubito che molti di loro fossero in grado non solo di capire quella lezione ma forse anche di scrivere correttamente il loro nome, ma queste sono considerazioni che ormai non hanno più alcun senso. Quell’uomo che pronunciò quel discorso era dotato del dogma dell’infallibilità, ma ciò nonostante, complice il colpevole silenzio e la solitudine in cui fu lasciato da coloro che avrebbero dovuto difenderlo, fu costretto a chiedere scusa. Da quella grave sconfitta, tutto andò di male in peggio e le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti. Eppure, vi avevamo avvertito, ma non ci avete ascoltato.


   
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