La pimpinella è una pianta che produce un ombrello di fiorellini bianchi. Quando la vidi qualcosa scattò nella mia mente, un ricordo lontano, sepolto dalla polvere dei ricordi. Tornata a casa cercai il libretto con la copertina cartonata che narrava la storia fantastica di tre amici che si trovarono improvvisamente piccolissimi, talmente piccoli da perdersi fra l’erba del giardino.
La ricerca fu lunga e mi ritrovai piena di polvere.
- Cosa stai facendo in cima a quella scala?
Mia madre mi guardava sorpresa.
- Sto…..facendo un po’ di pulizia. – non me la sentivo di dirle che cercavo una favola letta e riletta quando avevo dieci anni. Qualcosa spuntò fra due faldoni ma, delusione, fra le mani avevo solo la copertina del libretto. Accarezzai il disegno e col dito sottolineai il titolo La Banda della Pimpinella.
Seduta per terra ed appoggiata alla libreria cercai, con gli occhi socchiusi di ricordare la storia. Impresa non facile visto gli anni che erano passati, ma una cosa ricordavo perfettamente, perché si chiamasse proprio così, Banda della Pimpinella.
I protagonisti due fratellini e un amichetto avevano pensato di distinguersi dagli altri bambini con un simbolo e scelsero il fiore della pimpinella, se lo fissavano sul colletto con una spilla da balia. Col tempo anche altri si unirono a loro portando, ben in vista, lo stesso fiore e ….adesso vi racconto la loro storia.

Quel giorno i bambini, come al solito, si trovarono in riunione sotto il grande abete del parco.
- Dobbiamo organizzare la nostra giornata, chi ha una idea di cosa fare?
Katy, la bambina più grande interrogò così i suoi amici. Tutti si misero a pensare, proprio in quel momento un’anziana signora, inciampò e cadde sul prato. Subito i bambini accorsero in suo aiuto
- Grazie bambini – disse la donna mentre Katy e gli altri raccoglievano la sua borsa e gli oggetti che n’erano fuoriusciti.
- Non so proprio come ricompensarvi ma….aspettate devo avere qualcosa che fa al caso vostro.
Estrasse dalla borsa un ciondolo e lo mise al collo di Katy.
- Questo è un ciondolo magico, ogni volta che vi troverete insieme ed esprimerete un desiderio questo si avvererà!
Detto questo si allontanò lasciando i bambini molto perplessi.
- Ma avete sentito cosa ha detto? – Jim, il più grande di tutti era anche il più scettico.
- Possiamo verificarlo subito, esprimiamo un desiderio e vediamo cosa succede. Siamo o non siamo la Banda della Pimpinella!
Tutti si toccarono il fiore ed annuirono.
- Io ne avrei uno bello! – Toby, il più piccino era anche quello che aveva più fantasia.
- Sentiamo un po’ – disse Katy
- Mi piacerebbe che diventassimo piccoli piccoli per scoprire come vivono le formichine!
Fu un attimo e tutto mutò di colpo, i bambini si trovarono in una foresta sconosciuta.
- Ma cosa è successo? Dove siamo?
Un fruscio ed ecco apparire un mostro con le zampe pelose. I bambini rimasero paralizzati dalla paura. Il mostro puntò le antenne verso di loro, e poi fece dietro-front.
Un enorme disco rotondo attirò l’attenzione di Katy.
- Guardate! Sapete cos’è questo? È un bottone! Il bottone del mio grembiule che ho perso giorni fa.
- Ma allora…..siamo davvero rimpiccioliti!!!
- Il ciondolo funziona!!!
- Io ho paura! – Toby incominciò a piagnucolare
- Sei stato proprio tu a volere diventare piccino, e poi possiamo sempre ridiventare grandi.
Katy voleva cogliere l’opportunità di vedere da vicino quel mondo, quel piccolo universo a loro ancora sconosciuto.
- Coraggio andiamo ad esplorare.
S’incamminarono fra i sassi che parevano montagne e i fili d’erba alberi. Ogni rumore era amplificato, un sasso rotolò e per poco non li investì. Uno scarabeo comparve davanti a loro, aveva lunghe zampe e grandi occhi. Li guardò sorpreso.
- Cosa ci fate voi qui? E poi chi siete? Ce l’avete il permesso?
- Quale permesso? – chiese Jim
- Il permesso di attraversare il mio territorio!
- Non abbiamo nessun permesso! – rispose spazientita Katy
- Allora non potere passare a meno che…..
- A meno che??? – fecero eco i bambini
- Non mi diate qualcosa in cambio!
- Non abbiamo nulla da darti.
- Invece si! – allungata una zampa strappò il ciondolo dal collo di Katy e si allontanò velocemente.
- Ridammi il mio ciondolo! – urlò la bambina.
Nulla da fare lo scarabeo era scomparso in quella fitta foresta.
- E adesso cosa facciamo? Senza il ciondolo non potremo tornare a casa! – Toby si mise a piangere
- Andiamo a cercarlo e ce lo faremo ridare! – il tono di Katy era così deciso che Toby smise subito di piangere.
- Avanti Pimpinella – gridarono tutti insieme.
Si addentrarono così nell’erba più fitta.
- Fermatevi! Oh sentito qualcosa muoversi. – Jim fece cenno con la mano di far silenzio.
In effetti fili d’erba si spostarono e apparve una graziosa lumachina. Lumachina si fa per dire, perché era grande quanto Toby.
La lumaca li guardò con i suoi occhietti in cima alle antenne.
- Cosa mangiano le lumache? – chiese Toby
- Mangiano solo le foglie! – rispose Katy
- Hhhhoooo, ma guarda cosa mi tocca vedere! – la lumaca volle guardarli da vicino. Li esaminò con attenzione.
- Ma come avete fatto a finire qui!
I bambini, presero coraggio e le raccontarono tutta la storia.
- Mmmm, non sarà facile recuperare il vostro ciondolo, lo scarabeo è cattivo e dispettoso, ma so chi potrebbe aiutarvi.
- Chi???
- Il grillo CriCri. Lo chiamo subito.

Il grillo CriCri arrivò saltellando.
- Che succede? Che succede? – rimase stupito nel vedere i bambini.
Lumachina gli riferì quanto era accaduto.
- Fatemi capire, se non recupereranno il ciondolo rimarranno sempre così piccoli! Allora la cosa è molto seria, Scarabeo non doveva prendersi il ciondolo.
- Ma noi dobbiamo riaverlo e presto anche! – Jim incominciava a perdere la pazienza.
- Non è così semplice, per prima cosa bisogna trovarlo, ma questo non è un problema io so dove si nasconde, farsi restituire ciò che ha preso ….è un’altra faccenda.
- E se non volesse restituirlo? – chiese Katy
- In questo caso dovremmo portarlo davanti all’Assemblea, ci vorrà più tempo.
- Io voglio andare a casa! – Toby riprese a piangere.
- Sentite! – intervenne CriCri – salite sulla mia groppa vi porterò da Scarabeo.
Con un po’ di esitazione salirono sul grillo, Toby davanti, Katy in mezzo e poi Jim.
- Ci troveremo al calar della sera nella radura – disse CriCri rivolto a Lumachina.
Saltando di foglia in foglia si allontanò con i suoi passeggeri.
Giunsero nei pressi di una piccola cavità ai piedi di un albero.
- Ecco, Scarabeo è lì dentro!
Incominciarono a chiamarlo.
- SCARABEO, SCARABEO.
Si affacciò all’ingresso.
- Cosa volete?
- Rivoglio il mio ciondolo!
- Mi spiace ragazzina! Ma quello adesso è mio.
- Credo tu debba restituirlo. – intervenne CriCri
- Tu non ti impicciare – rispose malamente Scarabeo.
- Invece dovrò impicciarmi, se non lo rendi ora spontaneamente, dovrai farlo davanti all’Assemblea.
- Questo è tutto da vedere! – e ritornò nella sua tana.
- CriCri, tu pensi che l’Assemblea lo costringerà a restituircelo?
Il grillo era pensieroso.
- Scarabeo ha molti amici, dovrò cercare degli alleati. Per il momento rimanete qui verrò a prendervi più tardi e spero di portare buone notizie.
I tre bambini rimasero soli, Katy si sedette sotto un filo d’erba mentre Jim e Toby controllavano il buco dentro il quale era sparito Scarabeo.

CriCri tornò quando il sole stava tramontando.
- Allora? – chiesero ansiosi
- Ci sono notizie buone e altre meno buone.
- Cosa vuoi dire? – chiese Katy
- Vuol dire che una buona parte degli abitanti del parco sono dalla nostra parte, ma altri, che detestano gli umani, ci sono contro.
- Detestano gli umani?
- In particolare le formiche, dicono che vengono calpestate in continuazione. E loro, credetemi, sono numerose.

La radura incominciava a popolarsi, le coccinelle furono le prime ad arrivare, allegre e vivaci, poi fu la volta dei bruchi, dei ragni, i grilli e alla fine giunsero le formiche che circondarono tutta l’area.
In cima ad un sasso un vecchio coleottero, con la corazza dai riflessi argentati, dette inizio alla riunione.
- Si facciamo avanti i contendenti!
CriCri spinse avanti i bambini.
- Chiediamo giustizia – disse ad alta voce il grillo – questi bambini sono stati derubati di un ciondolo che permetterebbe loro di tornare a casa.
- Era mio diritto chiedere un compenso per transitare il nostro territorio! – replicò Scarabeo
Dall’Assembla si levò un mormorio, i grilli e coccinelle dissero che solo l’Assemblea aveva il diritto di chiedere compensi, le formiche e i ragni applaudivano Scarabeo con le antenne, i bruchi discutevano fra loro circa la posizione da prendere. L’atmosfera si stava riscaldando, le formiche avanzavano minacciose.
- Fermi tutti!
Tutti si girarono per vedere chi avesse dato quest’ordine. Lumachina era lì con le sue sorelle.
- Non abbiamo certo paure di quattro lumache – disse il generale formica.
- Di noi no, ma di loro si – rispose Lumachina spostandosi e mostrando alle sue spalle le mantidi religiose che mostravano le loro terribile zampe.
Nessuno si aspettava una cosa del genere, le formiche indietreggiarono.
- Che i bambini tornino alle loro case. - Questa richiesta, all’inizio sommessa, divenne un coro. Scarabeo tentò di difendersi, ma la minaccia di un attacco da parte delle mantidi scoraggiò i suoi alleati.
CriCri, si avvicinò a Scarabeo, gli tolse il ciondolo e lo mise al collo di Katy.
- E’ ora per voi di tornare – disse
- Si! - disse Katy – ma prima ho una cosa da dire all’Assemblea. – Salì sul sasso accanto a Coleottero.
- Ringrazio l’Assemblea per la decisione che ha preso. Ma questo ciondolo è pericoloso se usato male, per cui, appena saremo tornati grandi vorremmo che fosse custodito in un luogo sicuro e il posto migliore è proprio la tana di Scarabeo.
Poi si avvicinò a Scarabeo.
- Non ci importa nulla del ciondolo, noi vogliamo solo tornare a casa.
Da tutta l’Assemblea si levò un coro di consensi, formiche incluse, l’atmosfera tornò finalmente serena.

Sotto l’abete CriCri, Lumachina e i bambini si salutarono. Katy accarezzò il grillo che fremette di gioia.
- Ti rivedremo? – chiese
- Mi sentire tutte le notti sotto le vostre finestre.
- Avete dimostrato di avere cuore e buon senso – soggiunse Lumachina – non vi dimenticheremo.
Poi si presero per mano ed espressero il desiderio di tornare grandi.
La foresta d’erba scomparve e la luna illuminò i loro volti.
- Ho fame – disse Toby
- E’ ora di cena – soggiunse Jim
-Dobbiamo fare un’ultima cosa, giurare sulla pimpinella che non diremo mai a nessuno ciò che c’è accaduto. – ognuno toccò il fiore e giurarono, poi Katy prese il ciondolo e lo lasciò cadere fra l’erba. Era sicura che Scarabeo fosse lì pronto a prenderlo.
Al grido di AVANTI PIMPINELLA ognuno tornò alla propria casa.

Luisa Camponesco