"Ho avvistato il drago malvagio nell'aria, gia' mi tiene occupati i pensieri e il cuore, temo ancora che mi travolga con un colpo di coda, saro' la stessa dopo?.....", mi aveva appena chiesto la mia Fata preferita e allora in piena notte mi sono messo in macchina per andare a fare due chiacchiere con il drago, prima che colpisse di nuovo con la sua coda diabolica. Ho seguito la pioggia e presto mi sono trovato in mezzo ad un bosco tra i laghi, l'unica luce che mi guidava era quella dei lampi e l'acqua della pioggia torrenziale era piu' calda di quella corrente del mio rifugio, perche' un fulmine aveva ovviamente messo fuori uso il sistema elettrico dello scaldabagno. Mai nessuno che pensa a questi dettagli nei film dell'orrore, ma capita anche questo nella realta' mentre dubito che Leonardo Di Caprio accetterebbe di farsi la doccia con l'acqua gelata per garantire veridicita' al copione. Comunque era tardi e faceva molto freddo e cosi' mi sono seduto all'interno a riflettere, forse c'era ancora tempo di fermare il drago e di scoprirne il punto debole, prima che con la sua coda riducesse un'altra costruzione in macerie. Che poi quando durante una bufera di vento e pioggia si sentono le cataste di legna protette dal riparo di un tetto rovinare a terra come se calpestate da passi di qualche essere misterioso, James Bond ed io corriamo fuori e chiudiamo la porta a chiave apparendo coraggiosi al pubblico ma in realta' con la segreta speranza che mentre noi siamo corsi fuori, l'essere sia corso dentro. Pero' non ditelo in giro, perche' James ci tiene alla sua fama.

Ne' il buio della notte, ne' la pioggia riescono a nascondere i colori degli alberi, le gocce si appoggiano alla superficie delle foglie e scivolano in piccole piogge sotto ognuna di esse. ".....davvero Fatina, non voglio darti consigli di circostanza ne' asciugarti le lacrime dopo il colpo di coda, tu hai avvertito la sua ombra, dobbiamo impugnare la spada e fermarlo prima....ogni volta che si accorge che il grande blu avvolge piano piano l'universo prendendo il posto del grande nulla che lui vorrebbe imporre all'universo, dopo che ti pare di essere riuscita a ferirlo e fermarlo, lui ti spazza via con la coda......."

L'albero piu' grosso e' un castagno, protetto dai suoi rami pieni, mi pareva di essere all'interno di una caverna al di qua delle cascate, ci ero arrivato di corsa e una dopo l'altra nel buio dieci ragantele mi si erano aggrappate agli occhi. Voglio proprio vedere se Harrison Ford avrebbe accettato di stare li' senza ombrello in una situazione del genere, ma la vita non e' un film. Una luce si accese all'improvviso gelandomi, era una delle lampade del giardino direbbero gli spettatori speranzosi, no, era la testa del drago dissero i miei pensieri.
"Tremi..." noto' subito con una risata sguaiata ...."hai paura?" "Ma no, ho fffreddo, scusa prova tu a stare fuori con questo tempo....senti ma ti sembra il modo di cominciare una conversazione drammatica?.....hai perso con la Fatina, ti fermeremo in tempo......." "E come? Come potete vedermi prima?" "La tua luce, ti da' l'ombra di fronte, esiste chi ha gli occhi molto sensibili e le orecchie molto attente al fruscio, che ascolta i sussurri..." "D'accordo, avete scoperto il mio punto debole ma, ammesso che ci siano davvero persone che abbiano voglia di intervenire appena vedono la mia ombra minacciosa avvicinarsi a chi hanno a cuore, come mi fermerete?" "Mmmm......non lo so, ora ho sonno pero', ti faro' sapere...ehhhh?" Matt Damon che dice cosi' a un drago? Mai visto vero?

Un luogo senza draghi...il giorno dopo fa' ancora freddo ma e' sereno......la bimba mi vede tremare e chiede "Hai paura?" "No, ho ffffreddo"...e' un luogo a luce diffusa, lo specchio del mondo nelle acque del lago e' senza ombre.

Roberto