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 Speciale Cns/Intervista all'Adi
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Roberto Mahlab
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Inserito - 16/03/2004 :  13:06:27  Mostra Profilo Invia un Messaggio Privato a Roberto Mahlab
La strage terroristica di Madrid ha coinvolto direttamente l'Europa nel conflitto scatenato dai fondamentalisti islamici e la Concerto New System continua la ricerca di informazione ad alto livello da presentare all'attenzione dei nostri lettori.
Stasera abbiamo il piacere di avere ospiti Eyal Mizrahi, presidente dell'Associazione Amici di Israele e responsabile dell'interessantissimo sito www.amicidisraele.org .

Eyal Mizrahi
presidente Adi

Cns : buona sera Eyal, desideriamo sottoporvi domande inconsuete per fare un po' di luce su uno dei tanti fronti del conflitto in corso, quello europeo, approfondendo in particolare la vostra area di interesse e cioe' l'informazione riguardo a Israele. Innanzitutto potete raccontarci le ragioni della nascita della vostra associazione?
Eyal: l'associazione Amici di Israele nacque a Milano nel 2001, espressione di un senso di impotenza di fronte alla disinformazione attorno a Israele e di desiderio di porre riparo a quella che possiamo definire inadeguatezza di informazione da parte dei suoi amici e di Israele stessa.
Cns : be', io ricevo spesso mail di informazione...
Eyal : esatto, tu ricevi informazioni e mandi informazioni... a chi? all'interno della cerchia di amici, amici che parlano tra loro, ma non espongono all'esterno le notizie, abbandonando l'informazione esterna nelle mani degli avversari, caso tipico le scuole, i ragazzi che una intelligente regia avversa ha considerato come investimento per il futuro, essi sono i giornalisti e gli intellettuali degli anni a venire, coloro che a loro volta trasmetteranno informazione.
Cns : dunque ti riferisci ad una regia della disinformazione?
Eyal : mi riferisco alla massiccia rete di disinformazione che invade l'Italia di propaganda antiisraeliana. Disinformazione ossessiva a tal punto da ripetere piu' volte argomenti infondati, conosciamo il detto che se si ripete una cosa mille volte, essa diviene realta'.
Cns: ad esempio?
Eyal: presto fatto un esempio, le accuse a Israele di aver perpetrato un massacro nella citta' palestinese di Jenin, una invenzione riproposta appositamente e continuamente. Una propaganda ricca di mezzi e di finanziamenti provenienti da organizzazioni e paesi ostili a Israele, mezzi e finanziamenti che noi, tra parentesi, neppure ci sogniamo di poter avere.

Cns : secondo te quale e' la ragione di questo non aprirsi verso l'esterno da parte, per esempio, delle comunita' ebraiche che pur di informazioni ne hanno?
Eyal : dobbiamo considerare il timore di esporsi perche' esiste una paura di rinfocolare l'antisemitismo che sovente si affianca alla demonizzazione antiisraeliana.
Cns : e il vostro intervento come puo' modificare questa ingarbugliata situazione?
Eyal : offriamo una alternativa, bilanciata ed equilibrata, individuiamo i campi di battaglia dell'informazione, partecipiamo a 360 gradi a dibattiti e avvenimenti in cui si parla del conflitto mediorientale, andiamo in tv, curiamo una trasmissione radio, andiamo a convegni organizzati da regione e comune, andiamo come spettatori dovunque per poter, nel caso, alzarci e fare domande scomode.

Cns : allora una domanda scomoda anche da parte nostra, l'impressione e' che la portante dell'atteggiamento di disinformazione in Europa, ma parliamo del caso Italia, sia la sinistra, se sei d'accordo, ritieni di poter spiegarne la ragione?
Eyal : dobbiamo seguire la Storia dei nostri anni, fino al 1967 molta sinistra era al fianco di Israele, vuoi per i kibbutz, vuoi per comunanza di valori, ma dopo la guerra dei sei giorni prevalsero ragioni politiche ed economiche, l'Urss si schiero' totalmente dalla parte degli arabi e cosi' anche la sinistra segui' lo stesso percorso e oggi la regia della disinformazione si e' introdotta e utilizza la piattaforma della sinistra.
Cns : e tu vuoi cercare veramente di convincerli?
Eyal : Oh no, io non voglio convincere, non lo reputo possibile dopo piu' di trent'anni di propaganda antiisraeliana, ho un obiettivo piu' modesto, vorrei insinuare il dubbio in convinzioni derivate dal pregiudizio, voglio risvegliare l'intelligenza. Sai, il complimento che piu' mi soddisfa dopo un intervento ad esempio in una scuola, e' sentirmi dire :"tu dici una cosa, gli altri dicono un'altra cosa, sono confuso, adesso devo proprio andare ad informarmi".

Cns : e ritieni che semplicemente risvegliando la voglia delle persone di informarsi, tu possa modificare il loro giudizio su Israele?
Eyal : ti rispondo prima di tutto raccontandoti perche' io vengo contattato dalle scuole. Persone che dicono cose contrarie alle mie se ne trovano a iosa, ma e' difficile reperire rappresentanti e interlocutori competenti dalla parte di Israle e questa e' la ragione per la quale io vengo cercato e sovente mi trovo a dover controbattere ad affermazioni talmente esagerate da poter essere smontate con pazienza, sapessi cosa raccontano gli interlocutori dei centri sociali, delle organizzazioni comuniste, i no global e gli appartenenti alle ong.
Io invece non parlo mai contro, ma solo e sempre per esporre fatti storici, ammettendo gli errori fatti anche, non faccio propaganda ma mi offro come sorgente di informazione per qualsiasi domanda, accetto anche quelle piu' cattive, non cerco di convincere, ma di mettere a disposizione la mia capacita' di analisi e di deduzione, creo apertura e dialogo. Quando vado a parlare a dibattiti mi presento con un atteggiamento amichevole, se affronti un dibattito con antagonismo, ti ritrovi subito in condizioni non agevoli, io desidero mantenere la mia presenza di persona bilanciata.

Cns : dalle tue parole mi deriva una considerazione curiosa, non ti confronti solo con i rappresentati palestinesi che, essendo parte in causa, sarebbero i tuoi naturali interlocutori, ma deduco che devi affrontare spesso interlocutori che parte in causa non sono, e non si capisce a che titolo intervengano...
Eyal : e io instillo il dubbio, non mancano le pecche da una parte e dall'altra dei popoli in conflitto, ma ripeto che il mio compito e' riportare informazioni pulite, vere, non ideologiche, io offro notizie, poi e' chi mi ascolta che decide a che cosa credere, invece i nostri avversari pretendono di decidere per la gente, decidono loro che cosa la gente deve pensare e con questo credo di avere risposto alla questione se io credo di essere in grado di modificare i giudizi delle persone.

Cns : a me pare che sia un'opera titanica la tua, quale e' lo sviluppo?
Eyal : e' positivo, dopo di noi sono nate altre associazioni di informazione corretta riguardo a Israele, ci siamo arricchiti di tecnica, ricordo ancora le trasmissioni radio, e di professionalita', stiamo creando un sito in inglese che si affianca a quello in italiano, all'associazione aderiscono personalita' di sempre maggior rilievo, ricevo inviti da tutta Italia, prossimamente andro' a Catania, significa senza dubbio una raggiunta autorevolezza e posso affermere che insieme ad straordinarie persone come Marco Paganoni e Angelo Pezzana, stiamo quantomeno impedendo che l'informazione rimanga unicamente nelle mani dei nemici di Israele, l'interlocutore per gli interessati prima era uno solo, adesso sono due, ci siamo anche noi.

Bob Porter nella sede Cns
con gli ospiti dell'Adi

..... una notizia che mi comunicano adesso, un nuovo attentato... a Ashdod, al porto....

Cns : attentati in Israele, in Iraq, ora in Europa. Eyal, ma Israele e' solo uno dei fronti della guerra? La mia impressione e' che in Europa si nasconda sempre la testa sotto la sabbia, hitler scriveva nel mein kampf tutto quello che avrebbe fatto e gli europei non gli credettero fino a che non lo fece, bin laden e i fondamentalisti scrivono chiaramente che i loro obiettivi sono la distruzione di Israele e degli ebrei e dei cristiani e dei musulmani che non la pensano allo stesso modo e in Europa si stupiscono delle bombe....
Eyal : la guerra in corso e' principalmente tra il fondamentalismo islamico e i popoli arabi che i fondamentalisti vogliono asservire e tutto il mondo di conseguenza e' divenuto il campo di battaglia del conflitto, Israele e' solo uno dei fronti perche' e' considerato rappresentare l'occidente, gli Stati Uniti, e poi via con le accuse piu' fantastiche, il colonialismo, il capitalismo e addirittura l'apartheid, queste sono le parole d'ordine sulle quali i fondamentalisti hanno investito e trasmesso agli ambienti ricettivi, all'estrema sinistra e estrema destra e nella galassia no global.
Cns : parliamo dell'estrema destra? quando ti rechi nelle scuole per esempio....
Eyal : il peso dell'estrema destra e' davvero irrilevante nelle scuole, li definirei come quattro gatti, ma quello che spaventa e' che l'estrema sinistra utilizza gli identici slogan che ci aspetteremmo dall'estrema destra! e aggiungo che la sofisticazione della disinformazione raggiunge ormai anche i bambini, sono stati pubblicati testi di propaganda antiisraeliana ed antisemita ad uso delle scuole medie e ora delle elementari, l'azione del lavaggio del cervello si estende, si trasmette l'odio e la cultura della morte, si ingigantiscono i miti. E' quanto di piu' opposto vi sia rispetto alla nostra cultura, ci troviamo di fronte a gruppi che non hanno limiti, decenza, remore, rispetto, non hanno valori democratici da rispettare e non hanno regole come le abbiamo noi.

Cns : nei giorni scorsi ho dato una scorsa ad un sito considerato autorevole, quello di Emergency, ho notato che hanno introdotto interventi di loro rappresentanti nelle scuole di ogni ordine e grado e che nel sito di informazione giornalistica collegato si parla in diversi punti della risoluzione delle nazioni unite che equiparava il sionismo al razzismo, non viene pero' riportato che l'onu stessa dovette rimangiarsi la risoluzione... siamo gia' al punto che chi deve insegnare ha perso la memoria storica? se gli insegnanti sono disinformati, che cosa possono apprendere i loro alunni? cosa trovate quando vi recate nelle scuole a spiegare, la domanda e' paurosa lo so, ma quantificare ci puo' aiutare per decidere se dobbiamo preoccuparci oppure se il fenomeno non e' grave....
Eyal : innanzitutto e' vero che la propaganda antiisraeliana, come nel caso che hai descritto, una mezza verita' che equivale ad una menzogna, e' capillare, ma e' anche vero che, come ho detto prima, e' basata su pochi concetti facilmente attaccabili. Per quanto riguarda la quantificazione, io riconosco un dieci percento dei ragazzi che definisco come attivi e convinti, un venti percento convinti e un settanta percento, la maggior parte, di indifferenti, hanno altro a cui pensare ovviamente, come tutti. La preoccupazione sono i ragazzi attivi nella propaganda, essi sono i leader, dettano la moda e la moda e' essere antiisraeliani, gli altri li seguono, li imitano, e' normale nei giovani non farsi escludere dal gruppo e anche gridare :"sharon boia" oggi appartiene alla moda, nelle manifestazioni i ragazzi ci vanno perche' ci vanno gli amici, gridano che gli israeliani ammazzano i palestinesi perche' lo gridano gli amici...

Cns : un'altra considerazione da sottoporvi, le guerre sono tante nel mondo di oggi, India e Pakistan per fare un esempio, le vittime sono innumerevoli per la questione del Kashmir, ma non ho mai sentito altro che analisi politiche su quel conflitto, mai nessuno ha chiesto ad un rappresentante indiano oppure pakistano di giustificarsi di accuse infondate...
Eyal : io sono un'analista della situazione internazionale, ma quando parlo di Israele il procedimento e' duplice, dare informazione e contemporaneamente combattere la disinformazione, Stati Uniti e Israele non sono India e Pakistan, ma sono gli obiettivi di una disinformazione che sparge pregiudizio, si tratta di discriminazione artatamente diffusa.

Cns : e la famosa polemica, criticare Israele significa essere antisemiti?
Eyal : in questi termini certo che no, ma e' facile e immediato riconoscere quando si supera il confine, la critica deve semplicemente essere mirata e puntuale, priva di falsificazioni storiche e di pregiudizi.

Cns : un esempio di dibattito scevro da pregiudizi?
Eyal : c'e' una analisi interessante da fare, paradossalmente un accordo completamente privo di valenza politica e di rappresentanza come e' stato quello di Ginevra, ha scosso uno stallo che avvolgeva le due parti in conflitto e che non si puo' negare fosse comodo per le due parti arroccate nelle rispettive politiche. Da quel momento, da parte israeliana almeno, e' iniziata una ricerca di idee nuove fino alla proposta di questi giorni del ritiro dalla striscia di Gaza. Nello stesso tempo i palestinesi cominciano ad essere stufi di arafat, di intifada, di terrorismo, solo che a differenza che nella societa' democratica che esiste in Israele, il dissenso non e' possibile nei territori palestinesi.

Cns : ti proporro' altri incontri in cui approfondire per i lettori di concerto di sogni l'analisi del conflitto mediorientale e le possibili soluzioni, vorrei concludere la nostra intervista di oggi continuando a soffermarci sul compito che ti sei proposto, ho letto ieri un articolo molto interessante secondo me sul vastissimo impatto che la ricerca scientifica, medica e tecnologica di Israele ha sul mondo intero, con Stati Uniti e Giappone, Israele e' una delle nazioni che piu' investono in ricerca, paradiso delle coltivazioni, luogo di sviluppo dei telefoni cellulari e dei sistemi operativi per i computers, sede di progetto di disegni aereonuatici adottati da molti paesi, un'economia maggiore di quella di tutti i suoi vicini messi assieme, il piu' alto tasso di studenti universitari nel mondo, primaria fonte di brevetti e maggior numero di aperture di imprese, soprattutto nel high tech, standard di vita unico nel medio oriente, ventiquattro percento della popolazione in possesso di diploma universitario, democrazia fiorente, societa' multietnica che assorbe il maggior numero di immigrati al mondo, ha la piu' alta percentuale di donne proprietarie di impresa, e' la seconda nazione al mondo per pubblicazione di nuovi libri, l'unico paese ad entrare negli anni 2000 con una forestazione crescente, il maggior numero di musei pro capite, sede di sviluppo medico di diagnostica contro i tumori, produttrice delle prime videocamere a ingestione per la diagnosi delle malattie dell'intestino, per le apparecchiature meccaniche di supporto cardiaco, una percentuale doppia di ogni altro paese di tecnici e scienziati nella forza lavoro, si sono inventati trattamenti antiacne e impianti ad energia solare e tutto questo nonostante il conflitto.... insomma quando sento parlare di Israele, sento parlare di guerra, ma Israele e' ben altro, come mai non e' diffusa questa informazione che secondo me modificherebbe il punto di vista dell'opinione pubblica...
Eyal : credimi, e' difficile nel momento attuale far passare il genere di informazione positiva a cui ti riferisci, sara' il secondo passo, dopo che avremmo modificato l'impatto della disinformazione.
Renditi conto che gli slogan fanno passare che gli ebrei sono i nuovi nazisti e che fanno ai palestinesi quello che fu fatto a loro e ormai si deturpa anche la Memoria dell'Olocausto.
Qualsiasi informazione positiva viene rivoltata, se parlo delle conquiste scientifiche mi trovo la contestazione che Israele ci e' arrivato perche' ha tolto l'acqua e la terra ai palestinesi e poi a volte capita che la risposta sia un aumento della gelosia verso Israele, il mito dell'ebreo intelligente, ti dico, non c'e' cosa che la disinformazione non manipoli.
Ieri nel centro di Milano c'era una manifestazione in ricordo di un ragazzo di un centro sociale rimasto ucciso da un aggressore di estrema destra, nel manifestino sono riusciti a metterci una frase contro Israele!

Cns : e le persone comuni, aggredite da questa gigantesca battaglia mediatica, non rispondono con un rifiuto di sentir parlare di Israele, di palestinesi, del conflitto?
Eyal : esatto, si percepisce un fenomeno che definisco di saturazione, una indifferenza che paradossalmente non e' negativa, almeno i due contendenti partono finalmente dallo stesso piano, lo dico con ironia ovviamente.

Cns : perche' fate tutto questo?
Eyal : sono un idealista, se avessi speso tutto il tempo e il denaro che mi costa il mio sforzo nel mio lavoro di imprenditore, sarei miliardario.

Cns : bene, vi ringrazio per oggi a nome della redazione della concerto news system e di tutti i nostri lettori, non abbiamo approfondito i temi classici del conflitto mediorientale, ci proponiamo di farlo in futuro insieme, stasera abbiamo voluto proporre una visuale diversa, interna all'Europa, a mio giudizio la visione d'insieme che deriva dall'intervista che abbiamo trasmesso, e' preoccupante.

Concerto News System - dove c'e' la notizia, concerto c'e'.

intervista a cura di Bob Porter
riprese a cura di Beppe Andriano'


   
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