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 7 Riflessioni
 Far sorridere è un'arte?
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luisa camponesco
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Inserito - 26/08/2004 :  17:30:51  Mostra Profilo  Visita la Homepage di luisa camponesco  Replica con Citazione Invia un Messaggio Privato a luisa camponesco
Rivedendo in tv vecchie scenette dei grandi, quali Bramieri, Fabrizi per arrivare poi a Montesano e Verdone ed altri naturalmente, mi sono resa conto di aver sorriso e anche riso. Mi sono chiesta se sia più facile far ridere o piangere. Mi è bastato vedere il tg della sera per piangere e con esso mi sono data anche la risposta. Oggi è più facile far piangere che far ridere. Eppure quanto bene ci farebbe, alla salute intendo, farci ogni tanto una bella e liberatoria risata. Certo di occasioni non ce ne sono molte ecco perché far ridere è un’arte, (lo è anche far piangere in un contesto artistico) senza essere volgari, ma prendendo spunto dalle vicende della vita e leggerle in chiave umoristica.
Cari vecchi comici di un tempo che fu e cari nuovi comici di oggi, grazie per tutti i sorrisi che riuscirete a farmi fare anche perché in questo momento ne avrei proprio un gran bisogno.
Luisa

Renato Attolini
Senatore



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Inserito - 26/08/2004 :  19:05:57  Mostra Profilo  Visita la Homepage di Renato Attolini  Replica con Citazione Invia un Messaggio Privato a Renato Attolini
Pienamente d’accordo, cara Luisa, il far ridere o sorridere la possiamo considerare un’arte o quantomeno una virtù che non è facile avere o dimostrare di avere. Mi ricordo una volta un attore comico in televisione (mi sembra fosse Sordi ma non ne sono sicuro) che disse questa frase rivolto al pubblico:
“Se io adesso vi dicessi: Adesso vi faccio ridere, voi non vi mettereste a ridere per nulla. Il saper far ridere è una cosa spontanea, non intenzionale”. Giustissimo è come quando qualcuno ci dice: adesso ti racconto una cosa o una barzelletta che ti farà morire dal ridere (l’ho sentita dire anche alla radio qualche giorno fa). Novantanove volte su cento restiamo freddi o abbozziamo un sorriso di circostanza dopo che l’abbiamo sentita. La vera comicità soprattutto nasce dalla strada, dalla vita di tutti i giorni, dalle battute che ci si scambia in ufficio sui tram o sui treni e che qualcuno abilmente riporta poi al cinema o in televisione. Ho rivisto ultimamente “I soliti Ignoti” di Mario Monicelli e ho riso ancora alle fresche battute dei protagonisti. Rimpiango quella comicità, pulita, spontanea ma irresistibile, condita da un pizzico appena appena accennato di volgarità. La volgarità nei film è come l’angostura nei cocktails o il peperoncino sui cibi: un pizzico li rende angora più gradevoli, troppa li rovina e provoca disgusto. Ogni riferimento alla cosiddetta “Nuova commedia all’italiana” è puramente voluto e non casuale. Tornando all’origine della comicità, se ci pensiamo i comici di Zelig, per fare un esempio o Aldo, Giovanni e Giacomo riportano sul palcoscenico pezzi e dialoghi della nostra vita quotidiana. Per fare un altro esempio, dalle mie parti e non solo si esibisce una compagnia dialettale che recita in dialetto legnanese, chiamata appunto “I Legnanesi”, diventata poi molto famosa, composta originalmente da operai di una grossa fabbrica della città che alla sera, travestiti da donna riportavano in teatro spezzoni di vita quotidiana cittadina. Se qualcuno fosse andato nelle cosiddette “corti” (i vecchi cortili lombardi) di giorno e poi a teatro alla sera, probabilmente non avrebbe trovato nessuna differenza.
Il discorso poi si potrebbe allargare alla comicità “intelligente” alla Woody Allen prima maniera, differente in tutto da quella sopra descritta ma ugualmente irresistibile o a certe commedie americane sia vecchio stile (Jack Lemmon , Tony Curtis…) che nuovo (Billy Cristal e affini). Credo personalmente che gli americani abbiano il dono nei loro film di saper parlare d’argomenti scabrosi con una tale nonchalance e innocenza da non farli assolutamente apparire volgari. Si potrebbe parlare per ore perché tante sono le cose da dire a riguardo.


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Elena Fiorentini
Curatore


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Inserito - 27/08/2004 :  09:52:19  Mostra Profilo  Visita la Homepage di Elena Fiorentini  Replica con Citazione Invia un Messaggio Privato a Elena Fiorentini
Grandissimi i Legnanesi, si faceva fatica a capire quando parlavano, poi si finiva con il capire tutto e ci si rotolava dalle risate.

Il Felice Musazzi, la vecchia Teresa, con il michettino grigio e la suo figlia, la Mabilia, in questo momento non ricordo il nome dell'attore, la biondona prosperosa, sono da considerare grandissimi comici.
La loro comicità è universale. Alla termine dello spettacolo ci si sentiva bene e si poteva guardare la vita con ottimismo...

Non è facile essere comici, dire la battuta o fare un piccolo movimente e suscitare l'interesse o la risata. Bisogna essere attori, conoscere bene il proprio lavoro, anche se alla base ci deve essere la naturale predisposizione al comica.
Non so se quelli che hanno ereditato la compagnia, dopo la morte dei due grandi protagonisti, sono altrettanto bravi, prima o poi li andrò a vedere. Non hanno girato film , come molte altre compagnie che ho vuto modo di vedere, rimaste meno famose e con lalcuni attori comici di primo ordine. I Legnanesi, come lo storico e leggendario Pinza,l'oste della Briosca, amico di cantanti e cabarettisti, che interpretò il Tecoppa, il personaggio incredibile del Ferravilla, ma che, non avendolo mai visto al cinema, è rimasto nella memoria locale.
Grazie al cinema abbiamo però potuto conoscere molti grandissimi attori.
***
"...e poi la gente dirà...ullalà, così piccolo e già figlio di un meccanico!"

Renato Rascel in "Bellezze in bicicletta"
***


Edited by - Elena Fiorentini on 27/08/2004 10:01:08Vai a Inizio Pagina

Grazia
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Inserito - 27/08/2004 :  13:31:17  Mostra Profilo  Replica con Citazione Invia un Messaggio Privato a Grazia
In questo periodo di repliche, apprezzo molto i vecchi film di cari comici, quali Totò ed Eduardo, con quell'ironia semplice, ma che che ti fa ridere spontaneamente....e ti rilassa, godendoti quelle scene di vita, che sono sempre attuali, quelle situazioni ...sempre divertenti!

Comunque non è facile far ridere, oggi ci provano in tanti.....ma pochi ci riescono.

Forse è un dono naturale, perchè non è solo importante quello che si dice, ma anche il viso...la mimica facciale...e Totò di questo è un grande maestro!

Ciao

GrazyVai a Inizio Pagina

Elena Fiorentini
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Inserito - 27/08/2004 :  14:08:09  Mostra Profilo  Visita la Homepage di Elena Fiorentini  Replica con Citazione Invia un Messaggio Privato a Elena Fiorentini
L'omaggio di Luisa vuole essere rivolto a tutti i comici, e sono tanti sul serio, che ci hanno dato tanta gioia, che ci hanno regalato tanti momenti di autentica felicità, preziosa in questo mondo così scombinato.

Voglio citare, a caso, altri attori che ci hanno regalato momenti di autentica ilarità, senza essere comici di professione.

Vittorio Gasmann ( Slalom - I soliti ignoti - L'armata Brancaleone 1-2-...)
Ugo Tognazzi, compianto attore comico insieme Walter Chiari e Raimondo Vianello...
Monica Vitti ( La ragazza con la pistola - Amore mio, aiutami...)
Renato Pozzetto, che viene dal Cabaret, ma sa anche essere attore comico ( E' arrivato mio fratello...)
....altri li troverete anche voi, aggiungiamo magari Laurence Olivier,un Re Lear che sa anche essere incredibilmente comico nel "Principe e la ballerina".
E ora , siccome non mi è possibile ricopiare tutto il Mereghetti, vi lascio divertire alla ricerca dei comici che ho dimenticao, alcune migliaia,chi mi chiama?...Jerry Lewis quando fa il Dog sitter o quando deve fare ridere un bambino giapponese che ha perso i genitori a Hiroshima? Robin William, oppure Tom Hanks, con la bravissima Meg Ryan in "C'è posta per te", remake di "Fermo posta" amato film in b/n
o ... o... o...
e...bbasta... leggetelo questo Mereghettiiiiiiiiiiiii

E. F.


Edited by - Elena Fiorentini on 27/08/2004 14:12:15Vai a Inizio Pagina

Grazia
Curatore


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Inserito - 27/08/2004 :  16:09:02  Mostra Profilo  Replica con Citazione Invia un Messaggio Privato a Grazia
Certamente, i comici sono tanti, condivido con te Elena i nomi che hai inserito, tutti bravissimi attori che ci hanno regalato momenti indimenticabili, che rivediamo in vecchi film.

Come dice Luisa, quanto ci fa bene una buona e sana risata, ce ne vorrebbero sovente...per svagare la mente e scacciare i brutti pensieri, purtroppo stiamo vivendo un periodo brutto, in cui non si ha più molta voglia di ridere, specialmente con l'episodio di questa mattina, che ci ha lasciato tutti con l'amaro in bocca.

GrazyVai a Inizio Pagina

   
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