Ogni tanto mi dedico semplicemente al girare per il web.. senza un preciso percorso, mi lascio portare nella lettura della piu' splendida e varia rivista creata dall'umanità.Sul sito di un fotografo Stefano Spaziani ( http://web.tiscali.it/Spaziani/index.htm ) mi e' nata questa domanda che ho puntualmente posto nell'area di dialogo con l'artista.
Cosa succede alla memoria di un fotografo?
Quando si impressionano migliaia di fotografie nella propria memoria. Quando si crea quella speciale sensibilità nell'esaltare l'intimo di una persona attraverso la sua esteriorità. Quale è il prodotto finale di tanto lavoro, in cosa muta il fotografo dell'esterno nella sua ricerca dell'espressione più interiore.
E.. ultima domanda, il fotografo quanto fortemente desidera liberarsi dall'ultima prigione (la ripresa fisica) per creare con le parole nella poesia o in un racconto la stessa magia che ora, dopo anni di attività, si e' depositata, magica polvere, dentro di se?
Potevo anche chiedere se preferiva fotograrare in bianco e nero o a colori ma mi sarei chiesto dopo di che colore è l'anima. Forse la prima era piu semplice.
Cordiali saluti e ancora moltissimi complimenti per il suo lavoro e la sua professionalità.
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Nell'attesa di ricevere una sua risposta porto anche alla vostra attenzione la stessa questione, tra noi ci sono molti appassionati di fotografia e veri fotografi ed anche chi come massimo ad esempio ha spaziato dalla pittura alla fotografia.. qualcuno ha qualcosa da aggiungere a queste domande/riflessioni?
Ciao
beppe
Beppe Andrianò