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 C'era una volta un tipo strano ma non troppo
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emofione
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Inserito - 15/07/2003 :  14:39:30  Mostra Profilo Invia un Messaggio Privato a emofione
Once upon a time un ragazzo di quasi trent'anni, vicino a passare il famoso "collo di bottiglia", quello oltre al quale devi finalmente plasmarti, devi finalmente trovare una dimensione.
Era, insomma, il momento del classico "choose one", che attraversavano peraltro un pò tutti i suoi coetanei. Lui ci pensava, si interrogava, consumava parole, riflessioni, energie, perchè sapeva che fino ad un certo punto l'avere tante strade davanti era una vera ricchezza, ma che subito dopo il bivio il continuare a cambiare sarebbe equivalso a rimanere fermo, anzi a retrocedere.
Partoriva, sovente, strane e pazzesche idee sulle direzioni da percorrere, addirittura inventava improbabilissimi luoghi da visitare, seppur solo con la mente.
Alla fine, forse, ebbe la risposta e vide il suo sogno, così semplice eppure così imprescindibile, inderogabile...e così ricominciò il suo racconto...

Once upon a time un ragazzo di 28 anni e mezzo, che alternava alti e bassi, momenti di felicità e di depressione(ma non quella grave, non esageriamo vai, il Prozac lo lascio volentieri a chi è più sfortunato di me…acido acida…), e che riuscì a tornarsene in patria, dove ottenne un lavoro non eccezionale ma che ci poteva stare, che se ne andò a vivere da solo(e non con altri 3 co-inquilini zozzi che ti lasciano le pentole lezze nell’acquaio e le briciole sul tavolo...nda)e si ambientò talmente bene nel suo nuovo quartiere labronico(un quartiere popolare, l’unico che si poteva permettere ma che gli piaceva così tanto), da far amicizia col panettiere, la donnina dell’alimentari, il giornalaio che ogni mattina gli si rivolgeva, un po’ a presa di giro, con un “salve dottore, Il Tirreno anche oggi?”(che soddisfazione!), e visse felice e contento, ma più che altro appagato e sereno, fino al giorno in cui non mise su famiglia, forse proprio lì e affrontò l’ennesima stavolta piacevole sfida della sua vita, la rivoluzione della convivenza e del divenire un babbo probabilmente poco razionale e certamente sui generis, ma credo anche molto passionale ed attento.

Nda:"Ma capace poi divento uno scrittore, impazzisco, parto per le pampas argentine(si, voglio andare lì, allora???), e vado in tasca a tutti" :)))


   
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