Concerto di Sogni
Main sponsor: Ideal Gomma Sport Sas
Think and Make It!

Remember Nassiriya : Appendete una bandiera ai vostri monitor Concert of the World: English Version



 Home   Elenco Autori   Forum:Elenco Argomenti   Eventi attuali e storici    Le prime pagine   Link  
Utente:
 
Password:
 
Salva password Dimenticata la password?
 
 tutti i Forum
 25 Concerto di Bimbi
 Un topino di nome Alfred
 Versione per la stampa  
Autore Tema Precedente Tema Tema Successivo  
luisa camponesco
Curatore


Italy
1907 Inseriti
385 Gold
2262 Punti Rep.
Inserito - 18/02/2007 :  18:11:29  Mostra Profilo  Visita la Homepage di luisa camponesco  Replica con Citazione Invia un Messaggio Privato a luisa camponesco


Un topino di nome Alfred

Erano in otto, con gli occhietti ancora chiusi alla ricerca affannosa del latte. Melia, la povera mamma era esausta, non aveva mai avuto piccoli così vivaci, non la lasciavano in pace nemmeno un minuto. Giusy, la sorella, si affacciò all’ingresso della tana.
- Sbrigati o arriveremo in ritardo.
L’assemblea straordinaria stava per iniziare e la presenza degli abitanti di Topolandia era molto importante.
Il sottoscala era tutto uno squittio, si domandavano l’un l’altro cosa stesse accadendo, infatti, l’ultima convocazione risaliva ad anni prima quando c’era stata un’alluvione e si era dovuto trasferire gran parte della popolazione in zone più asciutte.
- Nessuno sorveglia i piccoli – protestò Melia
- Vedrai che non accade nulla. – replicò Giusy
Pur essendo dubbiosa, Melia, si recò alla riunione. C’erano proprio tutti, il pasciuto Frank con la sua numerosa famiglia proveniente dal cortile attiguo al ristorante cinese, Buck capo-gruppo degli abitatori del vicino parco ed infine gli antipatici e prepotenti ratti della discarica. Il loro ingresso fu accolto da espressioni di disappunto da parte degli altri che arricciarono il naso.
- Silenzio per favore! Quello che sto per dirvi interessa tutti. Mettiamo da parte le nostre divergenze.
- Sbrigati vecchio che noi abbiamo altro da fare. – disse un ratto con fare arrogante.
Il vecchio era Scott, il topo più anziano con i baffi tutti bianchi, aveva vissuto molto e conservava la memoria degli anni passati, anzi si diceva che fosse lui il fondatore di Topolandia.
Un colpetto di tosse poi iniziò.
- Mi è giunta notizia di un grave fatto, mio cugino Monty, che vive nella periferia est, mi detto che un intero quartiere sta per essere abbattuto a al suo posto verranno costruite nuove case e un grattacielo. Questo significa che i nostri fratelli topi che vivono in quella zona emigreranno nella nostra, quindi dobbiamo prepararci ad accoglierli.
- Niente affatto! Noi non vogliamo nessuno nella nostra discarica. E che nessuno si azzardi ad avvicinarsi.
I ratti se ne andarono furiosi, poi si fece avanti Frank, timidamente-
- A dire il vero noi non abbiamo posto, il ristorante è sufficiente solo per sfamare la mia famiglia, mi spiace ma non posso far nulla.
Anche lui se ne andò seguito dai suoi.
- Il parco è troppo piccolo, basta solo per noi, immaginate un po’ cosa farebbero gli umani se vedessero tanti topi aggirarsi fra le aiuole, ci andremmo di mezzo tutti.

Rimasero solo Melia e Giusy insieme a Scott che appariva assai triste.
- Torna dai tuoi piccoli Melia, se tutti fossero generosi e altruisti come voi due non mi troverei in questa situazione.
Melia lo guardò avrebbe voluto consolare il vecchio e saggio topo ma il pensiero dei piccoli incustoditi prevalse ed insieme a Giusy fece ritorno alla sua tana.

- Ci sono tutti?
- Mi pare di si. – rispose Giusy
- No, no ne manca uno.
In effetti dovevano essere i otto piccoli invece erano sette, Melia incominciò ad agitarsi. Le due sorelle si misero a cercare dappertutto.
- Non può essere andato lontano – cercò di consolarla Giusy
Riuscirono a trovarlo dopo tanto tempo, quando ormai pensavano si fosse perso.
- Eccolo!!

Melia era così felice che non lo rimproverò.
- Questo figlio mi darà delle preoccupazioni.
[- Oppure delle grandi soddisfazioni. – rispose Giusy.
Fu così che Alfred, il vagabondo, iniziò la sua vita.

Le settimane passavano i piccoli di Melia crescevano, e Alfred continuava ad esplorare i dintorni.
- Mamma, mamma! – esclamò un giorno tornando di corsa alla tana.
- Che succede! – Melia s’era spaventata.
- Ho sentito discutere zio Scott con zio Frank, sono arrivati dei topi da lontano ed hanno fame e zio Frank dice che non ha nulla da dare. Posso portare la mia merenda?
Melia sospirò, la tanto temuta migrazione dal quartiere est era cominciata.
- Non importa caro, rimani qui, con i tuoi fratelli, io vado a vedere cosa succede.

La situazione era seria, gli arrivi degli sfollati aumentavano di momento in momento creando confusione fra gli abitanti di Topolandia.
Intanto Alfred, all’ingresso della tana osserva le colline che si delineavano in lontananza.
- Chissà cosa c’è su quelle colline!
- Ohhh! Nessuno è mai andato sulle colline. – dissero in coro i fratellini.
- Allora ci andrò io!
- È proibito, è proibitooo. – fecero eco i topini.
La mamma tornò proprio in quel momento, aveva una espressione molto seria.
- Mamma, mamma, dicci, dicci!
Melia sentiva il dovere di dir loro la verità e così fece.
- Allora bisogna trovare un posto dove possano stare!
- Non è così semplice Alfred, e poi dove andrebbero?
- Sulle colline!
- Ma figlio mio nessuno sa cosa c’è sulle colline.
Alfred non disse nulla, ma ora sapeva cosa fare. Era ancora buio quando il topino, preso un po’ di formaggio e qualche noce con il fagottino in spalla uscì, silenziosamente, dalla tana. La mamma e i fratelli dormivano ancora, dopo aver dato un ultimo sguardo alla sua casa si incamminò verso l’ignoto.

Suoni diversi e del tutto nuovi si diffondevano nell’aria, esitò prima di attraversare il confine della zona conosciuta ma ora non poteva tornare indietro.

Quella che stava per attraversare sembrava una vera foresta, fitta fitta, avanzò con cautela e, fortunatamente, l’alba rischiarò il cammino. Si mise a canticchiare per farsi coraggio.
- Ma per carità cos’è questo baccano?
Alcuni fili d’erba si mossero e una buffa creatura irsuta fece la sua comparsa.
- E tu chi sei? – chiese rivolgendosi al topino
- Io sono Alfred - rispose gonfiandosi il petto.
- Allora Alfred cosa ci fai da queste parti?
- Devo cercare un posto dove portare i miei fratelli e tutta la mai famiglia.
- Bravo, e dove credi di andare?
- Sulla collina.
- Sulla collina? Non sono mai stato sulla collina, ma deve essere un bel posto. Io mi chiamo Ric e…..
- Chi vuole andare sulla collina? – una vocina sottile uscì da dietro un sasso. Un grillo tutto verde si fece avanti.
- Io vado sulla collina! – esclamò Alfred tutto orgoglioso di intraprendere quell’impresa.
- Il mio bis bis bisnonno – continuò il grillo - Raccontava di prati verdi, alberi e poi di un casolare dove c’erano tante mucche.
Alfred non sapeva cosa fossero le mucche ma non lo disse, non voleva fare figuracce, intanto chiacchierando si avviarono insieme per la stessa stada.
Alfred raccontò di Topolandia e di quanto stava per accadere.
- Certo che è un bel problema – aggiunse Ric, poi si fermò di colpo – Presto nascondiamoci!
- Cosa succede? - Chiese Alfred
- Seguici presto!
Si nascosero dietro un sasso e poco dopo, sibilante, una serpe strisciò attraverso il sentiero.
- Quella chi era?
- Caro Alfred ti auguro di non incontrarla mai. - Il grillo si pulì un’antenna – ci sono molti pericoli nel bosco, specie per un topino come te!
Ripresero il cammino un po’ più silenziosi, Alfred, ogni tanto si fermava per memorizzare la strada percorsa.
Il rumore dello scorrere dell’acqua, dapprima lieve poi sempre più fragoroso, fece aumentare l’andatura dei tre, così si trovarono sulle rive di un bel torrente.
- E’ adesso cosa facciamo? La collina è dall’altra parte!
Alfred incominciò a correre lungo le sponde nella speranza di trovare un guado. Quel corso d’acqua costituiva davvero un grosso ostacolo. Il topino si sedette su di un sasso, amareggiato. Tutta quella strada per nulla.
- Cos’hai da piangere? – Un essere peloso con una larga coda emerse dall’acqua.
- Non so come attraversare il torrente e così non potrò salvare la mia famiglia, i miei fratelli – singhiozzò il topino
- Ci vuole un ponte! Vieni ti faccio vedere dove puoi trovarne uno.
Il castoro condusse i tre amici in un ansa di quel piccolo fiume. Una diga fatta con rami d’albero univa le due sponde ed sembrava molto solida.
Alfred ringraziò il castoro e, con un po’ di titubanza, saltellò da un ramo all’altro seguito da Ric e dal grillo. Ora la collina era davanti a loro, bella soleggiata e verdissima.
La salita non parve così faticosa tanta era la gioia di averla raggiunta. Il sole era al tramonto e la luna già ben visibile, dovevano trovare un riparo per la notte. Non molto lontano sorgevano i resti diroccati di una vecchia stalla, un ultimo sforzo e l’avrebbero raggiunta.
Mai sonno fu più ristoratore, nessun rumore, niente macchine che passando facevano tremare tutta Topolandia, niente musiche a tutto volume o grida degli uomini, era un vero paradiso, ma solo alla luce del giorno avrebbe potuto esplorare sia la stalla sia i dintorni.

La luce carezzevole del primo sole fece destare Alfred, Ric era ancora arrotolato su sé stesso e sembrava una palla spinosa, mentre il grillo era già uscito.
Il prato brillava di rugiada, Alfred si rotolò nell’erba bagnata e rimase steso sul prato, poi, mangiò una noce e un pezzo di formaggio prima di iniziare a perlustrare la zona.
La possibilità di procurarsi cibo era prioritaria. Per i topini del parco non ci sarebbero stati problemi, loro già vivevano fra erba e cespugli. In lontananza sorgevano alcune capanne e molte mucche pascolavano, gli uomini che le custodivano facevano formaggi gustosi di ogni genere, con un po’ di prudenza avrebbero potuto nutrirsi degli scarti senza infastidire nessuno. Alberi di nocciole e cespugli di more avrebbero fatto il resto. Ora doveva avvisare la sua famiglia ed invitare, chi volesse, a raggiungerlo.
- Devo tornare a Topolandia – disse a Ric
- Perché?
- Devo dire loro cosa ho trovato e convincerli a venire qui!
- Puoi scrivere una lettera.
- Anche se potessi farlo come la mando alla mia mamma?
- Vieni con me Alfred ti faccio vedere una cosa.
Entrarono in una stanzetta attigua alla stalla, sopra un tavolo un po’ malmesso c’era una candela, una matita e un pezzo di carta.
- Coraggio scrivi!
- Si ma poi?
- Non preoccuparti. Scrivi!
Alfred incominciò a descrivere il luogo in cui si trovava e il modo per raggiungerlo, terminò poi col chiedere scusa per la preoccupazione causata dalla sua assenza, ma anche che sentiva di dover fare qualcosa per tutti loro.
Quando ebbe finito di scrivere, Ric lo raggiunse in compagnia di un merlo nero.
- Lui è un mio amico porterà la lettera a tua mamma e il grillo li condurrà fin qui. Tu intanto puoi prepara gli alloggi per tutti.
Alfred era perplesso, ma l’idea era proprio buona.

°°°

Nel frattempo a Topolandia la situazione era critica, i nuovi arrivati non trovavano ospitalità da nessuna parte, la tana di Melia e di Giusy era stracolma ormai non ci si poteva più muovere. Il vecchio Scott invitava ad essere generosi ma le sue parole cadevano nel vuoto, ognuno difendeva il proprio territorio.
Melia non si dava pace, aveva cercato Alfred ovunque e chiesto sue notizie a tutti i conoscenti, ma nessuno sapeva darle una risposta.

- MELIA, MELIA presto vieni!! – La voce concitata di Giusy la fece correre col cuore in gola.
- Guarda Melia è di Alfred! – Giusy sventolò il foglio di carta. – Lo ha portato un merlo leggi, leggi.

Un’altra riunione straordinaria e tutta Topolandia si radunò nel sottoscala. Scott seduto su di uno scatolone pensava a come dar loro la notizia.
- Amici! Amici, tutti ormai conoscete la situazione però adesso c’è una novità, Alfred, il figlio di Melia, ha trovato un luogo dove potremo vivere in tutta tranquillità. È lontano da qui, quindi non posso obbligare nessuno a partire, partiranno solamente coloro che desiderano farlo, ma sappiate che questa decisione va presa e al più presto.
- Io non mi fido di quel pazzerello di Alfred, io rimango qui! - urlò Frank
- Anch’io, anch’io. – fecero eco altri
- Io invece mi fido di Alfred e sono pronta a partire. – Melia era furibonda contro chi osava parlava male del suo piccolo.
- Per forza è tuo figlio. – sghignazzarono i ratti.
Alcuni erano indecisi, ma la maggior parte dei nuovi arrivati si dimostrò propensa a partire.

Venne il gran giorno, Melia e Giusy si davano da fare per organizzare i gruppi e preparare le cose essenziali per il viaggio.
- Sei pronto Scott?
- Cara Melia sono troppo vecchio vi sarei di peso, ma voi andate, Alfred vi sta aspettando. Io vi seguirò col pensiero ovunque andrete.
Si voltò per non far vedere la commozione che provava, ma Melia lo aveva compreso.
Attesero l’imbrunire, avrebbero viaggiato durante la notte così sarebbero stati meno visibili.
Grillo li attendeva al confine di Topolandia

Alfred si alzò presto quel mattino, si bagnò il musetto nella rugiada bevve del latte raccolto in un guscio di noce poi pensò di salire sul tetto dove avrebbe avuto una maggior visuale.
- Alfred, Alfreddd, guarda! – gli urlò Ric concitato.
Alfred si mise in un punto alto della collina, strizzò gli occhi ma non poteva sbagliare, una lunga fila di topini aveva appena attraversato il ponte del castoro.
Con la gioia che gli esplodeva nel cuore Alfred si precipitò lungo il pendio, ad incontrare la sua cara mamma, i suoi fratelli, i nuovi amici ed iniziare, con loro, una nuova vita


Luisa Camponesco

   
Clicca qui per la scheda generale dell'autore
Altri testi dello stesso autore
Tema Incorniciato L'uomo del ghiaccio (come eravamo)
Tema Incorniciato Briciole
Tema La fame degli altri
Tema Perù/1
Tema mi presento
Tema Perù/2
Tema Incorniciato Ti amo
Tema posso inserirmi??
Tema Amore è gelosia?
Tema scuola: risparmiare sul futuro?
Tema Incorniciato Canzone
Tema Incorniciato Lettera ad una amica
Tema mi presento
Tema Vita nell'universo?
Tema Area per a-MICI
Tema Un caloroso saluto da Giovanni
Tema Incorniciato Dick
Tema Incorniciato Una storia davvero strana
Tema Jim
Tema Incorniciato Preghiera
-----------------------------------------
Vai a:

Pagina Caricata in :4,68
Imposta come tua pagina di avvio aggiungi ai favoriti Privacy Segnala Errori © 2001-2021 Concerto di Sogni - B.A. & R.M MaxWebPortal Snitz Forums Go To Top Of Page