New York, 28 settembre 2005. Un immigrato del Kenia ha trovato negli Stati Uniti più fortuna di quanto non si sarebbe mai aspettato. Lo scorso 21 settembre, il quarantenne Moses Bittok, residente a West Des Moines, in Iowa, e' diventato cittadino americano e ha vinto 1,8 milioni di dollari alla lotteria. "E' come se adotti un Paese e quello ti ricompensa con 1,8 milioni - ha dichiarato Bittok - queste cose non succedono ovunque, solo in America". L'uomo, dopo aver partecipato al giuramento per l'acquisizione della cittadinanza statunitense presso gli uffici federali di Des Moines, e' andato a fare shopping con la sua famiglia.
Fermatosi ad una stazione di benzina ha controllato l'estrazione della lotteria statale del 21 settembre, scoprendo di aver vinto. L'uomo ha detto che non sa cosa fara' con i soldi, ma la priorita' andra' al fondo per il college della sua bambina di quattro anni. Bittok e la moglie hanno deciso di incassare la vincita in 25 tranches annuali da 52.920 dollari l'una.
Giunto negli Stati Uniti per frequentare un college in Minnesota, Bittok si era spostato in Iowa per lavorare come agente presso l'Iowa Correctional Institute for Women di Mitchellville, cioe' un carcere femminile. L'uomo ha comprato il biglietto in un negozio di alimentari dove aveva lavorato part-time alcuni anni prima.
(virgilio notizie)

Ha fatto causa al Coni per farsi pagare una vincita da 120 mila euro, nonostante avesse perduto la ricevuta della scheda del totocalcio, ed è riuscito nel suo intento. Cosi' un genovese potrà ottenere dopo sei anni e con tanto di interessi di legge il ricco premio ottenuto dalla realizzazione di un tredici e due dodici.
Il tribunale ordinario di Roma, seconda sezione civile, ha infatti emesso sentenza in favore del giocatore residente a Lavagna nella riviera ligure di Levante, che è riuscito a dimostrare la proprietà del tagliando vincente nonostante non avesse più la ricevuta.
Lo scommettitore, infatti, oltre a riportare la seconda colonna, quella non vincente, ha dimostrato di sapere il giorno, l'ora e i minuti della giocata delle due colonne una delle quali vincente. Tali "segni distintivi" hanno dimostrato che solo colui che aveva citato in tribunale il Coni era l'autore e il soggetto titolato a riscuotere la vincita. La sentenza n.12593, subito esecutiva, è la prima in Italia nel suo genere.