Concerto di Sogni
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brazir
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Inserito - 18/02/2005 :  12:25:57  Mostra Profilo  Visita la Homepage di brazir  Replica con Citazione Invia un Messaggio Privato a brazir
Iniziamo:
Era una notte bianca di nebbia quando Tom di Grosso viaggiava sulla tangenziale per raggiungere l'ufficio.
Era appena stato chiamato dalla sorveglianza che era scattato il sistema d'allarme nella palazzina dove era basato il quartier generale dell'impero economico di cuoi Tom era a capo.
D'altronde Tom non ha mai dovuto faticare molto, nato 42 anni fa a Los Angeles da una famiglia benestante italo-americana e una volta finiti gli studi, si è ritrovato Vice Presidente della DI GROSSO Inc, la ditta di famiglia.
Pochi anni dopo, una volta deciso di tornare in Itala e sposatosi con Eleonora ex aspirante primadonna televisiva (dopo aver partecipato a Miss Italia) e avuto da lei 2 stupendi rampolli (Gaia 5 anni e Davide 10 anni), trasefì la sua attività anche nel Bel Paese mantenendo ovviamente l'attività anche negli USA.
Dopo una mezz'ora di macchina, a quell'ora non c'era traffico raggoinse finalmente l'uffico, dove scorpì che tutto il trambusto era stato causato da un Gatto che si era intrufolato chissà come nel sistema di aereazione del ventesimo piano.
Recuperato il felino e portato sano e salvo nel giardino Tom si stava dirigento alla mancchina pensando "stupido gatto" quando....


ßr@zi®

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detective Hayes
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Inserito - 19/02/2005 :  11:22:15  Mostra Profilo  Replica con Citazione Invia un Messaggio Privato a detective Hayes
Sentì un urlo. All'inizio non capì da dove proveniva. Pensò che si trattasse di qualcuno lì fuori. Poi lo udì di nuovo e questa volta era sicuro. Proveniva dall'interno dell'edificio...

Un sorriso, TittyVai a Inizio Pagina

luisa camponesco
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Inserito - 19/02/2005 :  13:18:56  Mostra Profilo  Visita la Homepage di luisa camponesco  Replica con Citazione Invia un Messaggio Privato a luisa camponesco
Tornò prontamente sui suoi passi. Con cautela entrò nell'edificio, il buio era totale, l'impianto elettrico fuori uso. Con l'aiuto di una torcia si accinse a salire le scale, quando inciampò...

Luisa

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Elena Fiorentini
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Inserito - 20/02/2005 :  09:43:06  Mostra Profilo  Visita la Homepage di Elena Fiorentini  Replica con Citazione Invia un Messaggio Privato a Elena Fiorentini
...segue
Davide aveva impiegato molto tempo a raggiungere l'ufficio del padre. Voleva comunicagli una bellissima notizia. La mamma era fuori con Gaia, la sorellina, al telefono il padre non rispondeva, allora, afferrato il giubbino, saltò sull'autobus, scese al capolinea e dopo pochi metri raggiunse la sede della DI GROSSO.INC
Vide suo padre in mezzo al trambusto del gatto, lo chiamò, ma Tom , scocciato per l'imprevisto e desideroso di rientrare, non lo vice e non lo udì.
Quando l'avventura felina fu terminata vennero chiuse le porte dimenticando all'interno Davide. Non sapendo quale decisione prendere, Davide si sedette sui gradini e si assopì, quando ebbe una paurosa visione tra sonno e veglia. Fu allora che incominciò a gridare.
In questo modo Tom lo trovò, ridendo lo abbracciò forte cercando di tranquillizzarlo.
"Papà,perchè siete andati tutti via? Ho tanta paura, sai che io sono anche coraggioso,....sai sono venuto perchè ti devo dire una cosa!è una notizia fantastica"
Qual'è la fantastica notizia che Davide deve assolutamente comunicare a suo padre?

...continua


Edited by - Elena Fiorentini on 20/02/2005 09:48:58Vai a Inizio Pagina

luisa camponesco
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Inserito - 20/02/2005 :  13:27:43  Mostra Profilo  Visita la Homepage di luisa camponesco  Replica con Citazione Invia un Messaggio Privato a luisa camponesco
- Davide! Ma cosa fai qui? Mi hai fatto spaventare, pensavo ad un ladro. Eri tu che urlavi prima?
- Scusami papà ho fatto un brutto sogno, vedevo la casa invasa da topi. È stato orribile – Davide stava quasi per piangere.
- Povero piccolo – Tom abbracciò nuovamente il figlio
- Ma non mi hai ancora detto perché sei venuto qui.
Davide prese un grosso respiro e poi cominciò.
- Ricordi papà quel concorso letterario di cui ti parlavo?
- Ah si mi sembra, il tuo insegnante di lettere ve lo aveva proposto, ma tu hai subito detto di no.
Davide sorrise
- E invece ho partecipato, ho inviato una poesia e…
- E…. – fece eco il padre
Ancora un attimo di silenzio e poi…
- HO VINTOOO! Papà non ci crederai ma ho vinto il primo premio.
Tom guardò incredulo il figlio
- Cosa hai vinto?
- Un viaggio papà per due settimane per tutta la famiglia, indovina dove???

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marcello ravasio
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Inserito - 20/02/2005 :  14:25:26  Mostra Profilo  Visita la Homepage di marcello ravasio  Replica con Citazione Invia un Messaggio Privato a marcello ravasio

A S.Gimignano a due passi da Firenze e Siena, in una spendida fattoria seicentesca messa a disposizione dai promotori della "Rassegna giovanissimi Poeti di Varese - Premio Ponte Magico"
Tom era veramente orgoglioso e di corsa si diressero verso la macchina per correre a casa per dare la bella notizia.
Ma qualcuno , profittando della confusione, l'aveva rubata con dentro il gatto, cellulare e portafoglio di Tom.
La situazione stava diventando critica, perche' quel bellissimo quartiere di uffici, dopo una certa ora, diventava molto ma molto pericoloso.

mrcll

Edited by - marcello ravasio on 24/02/2005 16:37:13Vai a Inizio Pagina

luisa camponesco
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Inserito - 21/02/2005 :  20:12:01  Mostra Profilo  Visita la Homepage di luisa camponesco  Replica con Citazione Invia un Messaggio Privato a luisa camponesco
Alcuni individui, assai poco raccomandabili lo osservavano, Tom comprese il pericolo e salì insieme al figlio sull'auto della società parcheggiata lì vicino, avrebbe denunciato il furto dell'auto e de suo contenuto non appena fosse giunto a casa.
Dopo aver bloccato le portiere e allacciato le cinture di sicurezza, per non spaventar il figlio gli disse:
-Adesso facciamo un bel gioco.
- che gioco papà?
- il gioco di quelli inseguiti che scappano.
- Allora come al cinema!! - ripose tutto contento Davide.
Tom acceso, il motore partì sgommando, inseguito dall'auto dei malviventi, che volevano impossessarsi della sua 24ore contenente documenti importanti e segretissimi.
Tom non era certo un esperto pilota, ma il desiderio di portare in salvo il figlio, lo rese audace. Zizzagando attraverso strade e stradine riuscì a seminare gli inseguitori e finalmente immettersi sulla via di casa, fra le urla divertite di Davide.
- Papàà sei grande...
- ecco ragazzo mio, stiamo per giungere a casa, chissà la mamma come sarà felice per il tuo premio. E alloraa via prepariamo le valigie! Chissà quale straordinaria vacanza ci attende.
Riuscì, in questo modo, a celare la paura per lo scampato pericolo, consapevole però che qualcosa di oscuro era appena iniziato

(continua)

Edited by - luisa camponesco on 21/02/2005 20:27:43Vai a Inizio Pagina

brazir
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Inserito - 22/02/2005 :  14:18:42  Mostra Profilo  Visita la Homepage di brazir  Replica con Citazione Invia un Messaggio Privato a brazir
" chi mi ha rubato la macchina? Chi ci inseguiva?"
" Cosa è successo in ufficio?"
Queste e altre 1000 domande assillavano la mente di Tom, anche se al momento doveva dare spiegazioni alla moglie sul perchè stava rientrando a quell'ora di notte col filio e senza la propria macchina.
Fortunatamente con Eleonora bastava uno sguardo per comprendersi, infatti subito si misero a complimentarsi ancora col figlio e a parlare della vacanza.
Solo quando fù giunto il momento di coricarsi che potè parlarne con la moglie.
Tom finalmente poteva rilassarsi..
iniziò a cambiarsi e svuotando le tasce si ritrovò un bigliettino spiegazzato che recitava "questo è solo l'inizio".....


Br@zirVai a Inizio Pagina

luisa camponesco
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Inserito - 22/02/2005 :  15:26:04  Mostra Profilo  Visita la Homepage di luisa camponesco  Replica con Citazione Invia un Messaggio Privato a luisa camponesco
Quella notte, rigirandosi nel letto nel vano tentativo di prender sonno, gli venne in mente quel film con Robert Redfort “I tre giorni del condor”. Il protagonista era uscito per poco dall’ufficio e al ritorno aveva trovato quel macello. Certo non era il suo caso, ma la chiave del mistero era contenuta nella sua valigetta. Una vera fortuna, allora, quel viaggio premio che gli avrebbe consentito di allontanarsi dalla città e pensato ad una strategia di difesa. Nella tranquillità della campagna toscana avrebbe studiato i documenti e cercato di comprendere il motivo di tanto interesse. Il giorno dopo con Eleonora preparò le valige fra la gioia di Davide e Gaia
Caricato il tutto sulla station-wagon della moglie partirono alla volta di San Giminiano.
Ma qualcuno, in un auto parcheggiata lì vicino con i vetri oscurati commentò:
- Molto bene stanno partendo, vanno proprio dove noi vogliamo che vadano.
- Siamo sicuri? – chiese l’altro uomo
- Oh si, abbiamo fatto vincere apposta quel premio al figlio, in quella fattoria li potremo controllare meglio. Tutto avverà lì, non immaginano cosa li aspetta.- l'uomo sorrise con un ghigno.

continua


Edited by - luisa camponesco on 22/02/2005 15:31:12Vai a Inizio Pagina

brazir
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Inserito - 23/02/2005 :  22:26:42  Mostra Profilo  Visita la Homepage di brazir  Replica con Citazione Invia un Messaggio Privato a brazir
MA chi erano queste ombre che spiavano Tom? E cosa volevano dalla sua famiglia?

Il viaggio procedeva tranquillamente tra canzoncine dei bambini e eccitazione di Davide per il premio da ritirare.

Solo che a Firenze la macchina iniziò a fumare... ma che fortuna proprio dietro c'era un carro atrrezzi.....

Br@zirVai a Inizio Pagina

marcello ravasio
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Inserito - 24/02/2005 :  12:05:28  Mostra Profilo  Visita la Homepage di marcello ravasio  Replica con Citazione Invia un Messaggio Privato a marcello ravasio
Accosto' ad una piazzola e si fermarono.
Si fermo' anche un furgoncino verde.
Scese dalla macchina e con un sorriso di sollievo stava per dire :" meno male che siete gia' qui!!",
quando uno dei due "meccanici" gli spiano' il mitra in faccia e lo costrinse a sedersi al posto di guida dove venne colpito violentemente con il calcio diuna pistola.
Sempre sotto la minaccia delle armi li obbligarono a salire sul furgone e, dopo aver strappato i fili e distrutto il cellulare, sparirono sgommando nell'autostrada trafficatissima a quell'ora.


mrcll

Edited by - marcello ravasio on 24/02/2005 14:02:09Vai a Inizio Pagina

luisa camponesco
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Inserito - 24/02/2005 :  12:49:33  Mostra Profilo  Visita la Homepage di luisa camponesco  Replica con Citazione Invia un Messaggio Privato a luisa camponesco

I bambini erano davvero spaventati, ma Tom li rassicurò
- E’ tutto un gioco, tanto bello che sembra quasi vero.
- Come guardie e ladri? – chiese Gaia
- Esattamente – rispose Tom cercando di mantenere la calma
- Sapessi Gaia che bravo è papà a fare questi giochi – replicò Davide
- Adesso state attenti a quello che dice papà – sussurrò Tom all’orecchio dei figli.
Poi rivolse alla moglie uno sguardo d’intesa
- Potrei sapere dove ci state portando? – chiese rivolto ai rapitori
- Avevete vinto una vacanza no? Ebbene vi portiamo proprio lì – dissero con un sorriso alquanto cattivo
- Avete visto bambini? Siamo in vacanza! – disse Eleonora con voce tremante
Mentre Tom pensava a come uscire dalla pericolosa situazione ecco apparire, splendida più che mai, la fattoria immersa nel verde della campagna
- Che bellooo- gridarono i bambini
Mentre Tom stringendo i pugni sperò che qualcuno trovasse gli indizi lasciati nella macchina abbandonata sull'autostrada.
L'incubo era appena iniziato.

continua


Edited by - luisa camponesco on 24/02/2005 12:54:05Vai a Inizio Pagina

Alice Torrini
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Inserito - 26/02/2005 :  10:30:11  Mostra Profilo  Replica con Citazione Invia un Messaggio Privato a Alice Torrini
Tom prese la mano di Eleonora e la strinse forte, si sentiva un po' come Roberto Benigni nel film "la vita è bella": doveva inventarsi qualcosa per non far spaventare i figli e far sì che, se ne fossero usciti vivi, non rimanessero troppo traumatizzati da tutta quella storia!
Le sussurrò in un orecchio:"Tesoro devi fare qualche battuta spiritosa!"
"Sicuro..." disse la moglie sottovoce e poi aggiunse ad alta voce sorridendo " certo che questi attori che hai preso per farci vivere questa avventura sono proprio bravi!"
"Vorrei anche vedere che non lo fossero, con quello che si sono fatti pagare!" ribatté ridendo Tom.
I malviventi che guidavano il furgone li zittirono con violenza: "Chetatevi, non c'è nulla da ridere: noi facciamo veramente sul serio! Quando arriveremo vedrete!"ringhiò quello che non stava guidando.
Questo fece scoppiare a ridere Gaia che tra i singhiozzi delle risa disse:" Babbo, babbo lo vedi come fa bene il cattivo! Dovrebbero darglòi il Nobel!"
"Che dici?" la riprese david "Dovrebbero dargli l'Oscar!"
"Oscar, Nobel... insomma quel premio là" ribatté seccata la sorellina.
Continua...

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luisa camponesco
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Inserito - 27/02/2005 :  13:08:19  Mostra Profilo  Visita la Homepage di luisa camponesco  Replica con Citazione Invia un Messaggio Privato a luisa camponesco

Mentre gli ostaggi con i loro rapitori giungevano alla fattoria, Giuseppe Ardesi percorre con la sua auto la medesima autostrada. Ascoltando un cd canticchiava, insieme a Diana Ross, “You can’t hurry love”, fu allora che notò la macchina abbandonata sulla corsia d’emergenza. Incuriosito si fermò e dopo essersi guardato attorno si decise ad entrare nella station-wagon. In apparenza non c’era nulla di strano, solo in apparenza. Ma non si abbandona una macchina senza un motivo valido, il serbatoio era pieno di benzina le ruote a posto, nessun segno di foratura. Provò a mettere in moto, l’auto funzionava perfettamente, allora ispezionò, centimetro per centimetro, tutto l’abitacolo. Trovò sotto il sedile posteriore un orsacchiotto, anche lui da piccolo ne possedeva uno e non lo lasciava mai nemmeno per un minuto. Poiché i bambini sono sempre gli stessi, nessuno lasciava i propri giocattoli a meno che non fosse costretto. Controllò il bagagliaio, era colmo di valige, non c’erano più dubbi, Giuseppe Ardesi tenente investigativo dell’arma dei carabinieri, preso il cellulare chiamò la centrale chiedendo un controllo di targa, attese, con un sospiro, vedendo sfumare la tanto sognata vacanza con la fidanzata.

continua

Edited by - luisa camponesco on 28/02/2005 16:51:06Vai a Inizio Pagina

Alice Torrini
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Inserito - 28/02/2005 :  11:33:29  Mostra Profilo  Replica con Citazione Invia un Messaggio Privato a Alice Torrini
Mentre Giuseppe Ardesi attendeva che gli fosse riferito il nome del proprietario per iniziare le indagini, pensò a come fare a dire ad Andrea, la sua futura moglie, che anche questa volta "la prova" del viaggio di nozze era rimanadata!
Dovevano andare in un luogo molto romantico nel cuore della Toscana, anzi, lei probabilmente era già lì che lo aspettava!
Che delusione anche questa volta. Prima era saltata la vacanza nel Mar Rosso, poi alle isole Eolie, ora, che avevano deciso di provare più vicino per evitare sorprese all'ultimo momento, ecco quest'altro accidente!
Alcuni amici gli avevano raccomandato una stupenda fattoria nella campagna senese a una quarantina di minuti da Siena e da Firenze, immersa nel verde, con piscina e campo da tennis. Avrebbero dovuto trascorrere in santa pace quindici giorni stupendi, pensando solo a coccolarsi e, se avessero voluto, a visitare i più bei tesori dell'arte italiana! Invece... maledetta vita da "sbirro"!

continua....

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luisa camponesco
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Inserito - 28/02/2005 :  17:05:50  Mostra Profilo  Visita la Homepage di luisa camponesco  Replica con Citazione Invia un Messaggio Privato a luisa camponesco

La comunicazione giunse poco dopo.
- L’auto segnalata appartiene ad un certo Tom Di Grosso, presidente della Di Grosso inc, un italo- americano tornato da qualche anno in patria. Ardesi rimani sul posto una pattuglia ti raggiungerà tra poco. La comunicazione si interruppe, Giuseppe, guardato l’orologio, telefonò ad Andrea, cercando le parole giuste.
- Andrea tesoro, sono ancora in autostrada, un imprevisto…
- Ho capito, salterà anche questa vacanza…
- No! No ! aspetta non essere precipitosa, non è detto, ti richiamo tra un po’, tieniti pronta.
La pattuglia arrivò poco dopo, i militari ispezionarono nuovamente la vettura.
- In effetti la cosa è molto strana potrebbe trattarsi di un rapimento a scopo di estorsione, presto chiamate la scientifica , voglio che rivoltiate questa macchina come un calzino. – disse il brigadiere Riccardi rivolto ai suoi uomini, in quanto a te Ardesi, goditi pure la tua vacanza, qui ci pensiamo noi.
Giuseppe non se lo fece ripetere due volte, chiamò la fidanzata
- Tesoro sto arrivando
- Ci crederò quanto ti vedrò.
Arrivò quasi puntuale all’appuntamento, felice insieme ad Andrea di godersi, finalmente, una vacanza nel verde della campagna toscana.
Procedevano lentamente su di una romantica strada costeggiata da grandi alberi cantando a squarciagola senza sapere che il destino li portava in un agriturismo vicino, anzi vicinissimo, ad certa fattoria dove la famiglia di Tom stava vivendo ore drammatiche.

continua


Edited by - luisa camponesco on 28/02/2005 17:12:06Vai a Inizio Pagina

Alice Torrini
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Inserito - 02/03/2005 :  09:33:12  Mostra Profilo  Replica con Citazione Invia un Messaggio Privato a Alice Torrini
"Allòra, ecco dungue che sta arrivando la famigghiola felice, aah!"
Boffonchiò trai denti, con accento chiaramente non toscano, l'uomo dall'occhio di vetro che stava osservando dal loggiato della fattoria il furgone dei rapitori mentre entrava dal cancello sul viale alberato di cipressi, poi si rivolse ad un ragazzetto smilzo che stava spaccando energicamente della legna di quercia in un angolo dell'aia e gli urlo: "Giuvà: vattenne a preparare un degno benvenudo alla famigghia di ttuo cuggino Ttomme!" e disse "cugino" con un ironia che nascondeva dell'odio profondo e radicato nel profondo del cuore.
"Patri, ditemi, ma è proprio que Ttomme di cui pallava sempre ma'"
"Dovrebbe esseri proprio llui!"
"Allòraa, gli preparerò, proprio un ddegno bbenvenudo!" e mollata l'ascia in mezzo all'aia, corse dentro la casa, dalla quale dopo un po' si cominciarono ad udire strani rumori di ferraglie come se qualcuno stesse tirando fuori da delle casse di posate e stoviglie di metallo!

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Elena Fiorentini
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Inserito - 03/03/2005 :  11:23:09  Mostra Profilo  Visita la Homepage di Elena Fiorentini  Replica con Citazione Invia un Messaggio Privato a Elena Fiorentini
Il rapimento
*
dettagli inquietanti
**

E/332 ed E/222, gli Astronauti venuti dalle Pleiadi che hanno rapito i nostri amici, avevano imparato l'italiano, vedendo alcune trasmissioni regionali . I dialetti appresi erano residui di antiche gloriose lingue con le quali si erano espressi poeti come Bonvesin de la Riva a Milano, Jacopo da Lentini e altri raffinati poeti alla corte di Federico II , per non parlar del grande Dante Alighieri.
Queste lingue venivano parlate nella penisola italiana e confluirono in seguito in una unica lingua nazionale, ma questo i viaggiatori dello spazio venuti dalle Pleiadi ancora non l'avevano studiato, malgrado l'avanzatissimo grado di istruzione che veniva impartito nei loro pianeti.
***
I nostri eroi sono in grande pericolo, come sempre quando non c'è sufficiente conoscenza, altrimenti detta ignoranza,malgrado le precisazioni fatte in precedenza.
Dovranno perciò cercare di uscire dall'Astronave dove sono stati rinchiusi. L'astronave era camuffata in un Furgone, per meglio mimetizzarsi e per non dare nell'occhio.
Inizierà a questo punto un lunga e avventurosa storia ai confini del tempo, dello spazio e della ragione...
***

E/332 ed E/222 alla fine non sembravano mal disposti. Volevano solamente studiare a fondo i nuovi venuti, era la loro missione sul pianeta Terra.
Dovevano capire come facevano a muovere gli arti, scoprire la funzione di tutte le strane prominenze del volto: naso,orecchie, labbra...e molte altre cose ancora...
Un grande mistero per loro rappresentava la necessità che avevano gli Umani di mangiare, ma più sorprendente ancora era la necessità di dormire.
Questo l'avevano scoperto in un viaggio precedente quando, mimetizzati da Caporali della Manovalanza, avevano osservato che i raccoglitori di pomodori, reclutati tra gli irregolari nord africani, non resistevano nemmeno venti ore di lavoro di seguito.
Rientrati alle Pleiadi e rivelati questi fatti, avevano avuto l'ordine di rientrare e di cercre una campionatura di Umani per procedere ad ulteriori esperimenti.

***
ora che questa parte
importante
ho raccontato
voglio mangiare un bel gelato
e se non lo troverò
con vino di idromele
mi rinfrescherò
***


Edited by - Elena Fiorentini on 03/03/2005 13:46:24Vai a Inizio Pagina

Alice Torrini
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Inserito - 03/03/2005 :  20:38:23  Mostra Profilo  Replica con Citazione Invia un Messaggio Privato a Alice Torrini
Mentre la macchina procedeva lungo il viale avvicinandosi all'aia dell'agriturismo, Andrea si guardava intorno attentissima e scrutava qua e là ove poteessero esservi spiazzi interessanti per appostarsi. Alla fine tra un cipresso e un altro scorse una piazzola, sulla pendice della collina affianco al terreno su cui si trovava la proprietà dell'agriturismo dove avrebbe trascorso con il suo fidanzato una meravigliosa e rilassante vacanza (questo lo credeva lei!)
"Giuseppe, - disse con aria entusiasta - guarda quella pendice sempra fatta apposta! Stasera andreno immediatamente a fare un sopralluogo e se tutto è come credo, già domani vado a piazzare il telescopio!"
Distratto, forse perché infondo pensava ancora alla station vagon abbandonata sull'autostrada Ardesi, fece un cenno di assenso col capo.
Non era molto che Andrea aveva cominciato ad appassionarsi di astronomia. Ci rifletté un attimo, fece un breve calcolo e ricordò che era precisamente da quando, qualche anno prima, tornando a casa le aveva raccontato di come alcuni irregolari nonrdafricani assoldati per la raccolta dei pomodori nel salernitano erano andati in questura a denunciare alcuni "caporali" che li costringevano a lavorare venti ore e non davano loro neppure il tempo di mangiare o bere!
Erano arrivati trafelati e visibilmente provati, chiedendo disperatamente di essere rimpatriati!
A sentire questo racconto Andre era saltata su, era andata a prendere un libro di Ufologiae si era messa a leggere ad voce alcune notizie:
"Si dice che quasi 4000 anni fa fossero giunti sul pianeta terra alcuni esseri di aspetto assai strano con la caratteristica di non necessitare né di sonno né di cibo, sì che le popolazioni allora presenti sulla terra le elessero a divinbità, creando un culto intorno alle Pleiadi, costellazione da cui pareva provenissero"
Da allora le pleiadi erano diventate una vera ossessione per Andrea e non perdeva mai occasione per osservarle!

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luisa camponesco
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Inserito - 03/03/2005 :  20:53:14  Mostra Profilo  Visita la Homepage di luisa camponesco  Replica con Citazione Invia un Messaggio Privato a luisa camponesco
- Andrea svegliati!! – Giuseppe scosse la fidanzata che si era nel frattempo addormentata
- Siamo quasi arrivati, anzi siamo proprio arrivati. Guarda che meraviglia!
L’agriturismo era proprio dinnanzi a loro
- Mi sono addormentata! Scusa tesoro! Pensa ho anche sognato.
- Scommetto che sognavi me!
- Sbagliato, ho sognato che alcuni alieni che parlavano un dialetto simile al siciliano avevano rapito una famiglia. Ti dirò di più, l’avevano portata proprio in questa zona. In una fattoria nelle vicinanze.
- Che combinazione! – esclamo Giuseppe pensando alla sparizione di Tom di Grosso e della sua famiglia.
- Combinazione di cosa? – chiese Andrea
- Nulla, nulla – rispose scuotendo il capo. In fondo erano in vacanza. Sorrise pensando alla fervida fantasia della fidanzata.
Intanto nella fattoria vicina Tom, spintonato da uno dei sequestratori, reagì
- Ma insomma cosa volete da me?
- Da te? Nulla ci interessa il contenuto della tua valigetta.
Solo allora Tom ricordò il progetto segretissimo riguardante la costruzione di un nuovo satellite spia.

continua

Edited by - luisa camponesco on 03/03/2005 20:57:59Vai a Inizio Pagina

Alice Torrini
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Inserito - 03/03/2005 :  23:34:54  Mostra Profilo  Replica con Citazione Invia un Messaggio Privato a Alice Torrini
Andrea e Giuseppe scesero dalla macchina, accolti dalla gentilissima padrona di casa, che non era toscana, ma una ricca olandese che aveva decviso di abbandonare la monotonia dei paesaggi della sua terra e del suo lavoro di insegnante universitario di astrofisica, per dedicarsi al più a meno hobby di gestire un agriturismo in Toscana.
Non a caso Andrea aveva scelto quell'agriturismmo, perché la Signora Ludmilla Van Hoek, teneva settimanalmente degli star party in cui insegnava le basi dell'osservazione astronomica e, per chi era interessato, compreso nel prezzo del soggiorno vi potevano essere anche degli stage di livello avanzato!
Si sistemarono in una bellissima camera arredata con mobili di fine ottocento, il cassettone con i piedi a cipolla, che faceva impazzire la mamma di Giuseppe faceva bella mostra di sé di fronte all'altissimo letto in ferro battuto nero. E poi c'era il piccolo scrittorio con la cassettiera e il posto per il calamaio, proprio sotto la piccola finestra che guardava la campagna, quell'anno ancora verde, data la lunga primavera piovosa appena trascorsa!
Andrea traguardò oltre la campagna e mentre imbruniva scorse proprio dietro il crinale della collina dei bagliori, sembrava provenissero dalla fattoria vina....
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Elena Fiorentini
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Inserito - 03/03/2005 :  23:49:23  Mostra Profilo  Visita la Homepage di Elena Fiorentini  Replica con Citazione Invia un Messaggio Privato a Elena Fiorentini
Giuseppe Ardesi pensa

Molte vicende si stanno accavallando .
Vorrei riordinare le ideee e fare il punto della situazione.

In breve: Tom di Grosso è nato a Los Angeles, una famigliola è misteriosamente scomparsa abbandonando l'auto .
Si viene a sapere che il ragazzino doveva ritirare un premio, ma dalle prime indagini che mi ha comunicato appena hanno potuto è che non esiste nessun premio da ritirare.
I genitori hanno acquistato i biglietti d'areo per Diseyland e avrebbero dovuto partire tra qualche giorno...
Un premio in Italia non sembra avere nesso con un viaggio a Disneyland...

Potrebbe essere una trappola...sarebbe interessante leggere i verbali battuti a macchina e probabilmente consegnati in modo riservatissmo a Luixxa XXXYYY,la mia preferita tra tutte le mie ex fidanzate e che lavora per noi sotto copertura come inviata speciale...

Chissà e respirò profondamente " se riuscirò a contattare Luis, pardon...Luixxa...abbastanza presto...


continua


Edited by - Elena Fiorentini on 04/03/2005 09:05:19Vai a Inizio Pagina

Alice Torrini
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Inserito - 04/03/2005 :  08:34:02  Mostra Profilo  Replica con Citazione Invia un Messaggio Privato a Alice Torrini
Giuseppe fu riscosso da un insistente bussare alla porta e dalla voce squillante di Andrea che dal bagno diceva "Apri tu, tesoro?"
Ardesi aprì la porta: era Sigliende, la figlia di Ludmilla, la padrona dell'agriturismo, che li invitava a scendere per la cena e per il dopo cena durante il quale vi sarebbe stata un'ineteressantissima conferenza con un opsite molto molto speciale!
Una volta andata via la ragazzina, Andrea, che aveva sentito tutto uscì dal bagno e disse: "Che bello, Ludmilla ha sempre di queste iniziative, non trovi sia carino movimentare (- ma Andrea non sapeva ancora quanto lo sarebbero state! - )delle persone, con iniziative culturali?"
"Si, si" rispose Giuseppe poco convinto... forse iniziava a rimpiangere il non essere rimasto a svolgere l'indagine con i suoi colleghi...
(continua)

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Alice Torrini
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Inserito - 07/03/2005 :  09:12:11  Mostra Profilo  Replica con Citazione Invia un Messaggio Privato a Alice Torrini
La cena fu deliziosa, Ludmilla, oltre che essere una brillante astrofisica era anche un'eccellente cuoca e aveva preparato per i suoi ospiti un meraviglioso assortimento di antipasti freddi e caldi.
Crostini di fegatini e di pomodorini e basilico, insalata di trippa e fagioli,panzanella, tartelle con mousse d'aringa e mascarpone, nouvolon di salvia francese fritta, facevano bella mostra di sé su un tavolo apparecchiato con una bella tovaglia di linone grezzo a quadri bianchi e blu.
Andrea strabuzzò gli occhi nel pregustare quelle delizie, Giuseppe un po' meno, quando si accorse che nell'isalata di trippa e nella panzanella c'era la cipolla, che odiava!
Andrea si sevì abbondantemente di tutto, Giuseppe si limitò ad assaggiare i crostini e poi chiese se era possibile avere due fili di pasta in bianco.
Vi erano altri ospiti, alcuni che avrebbero soggiornato per le vacanze, altri venuti apposta per la conferenza.
Parevano persone simpatiche, anche se obiettivamente erano tutti un po' strandi.
Ardesi li osservava... C'era quell'omone vestito come un colonialista: braghe corte che lasciavano scoperte le sue gambe pelose e bianchicce dalle ginocchia in giù, gran pancione che si ripiegava sulla cintola troppo stretta dei pantaloncini e una casacca a mezze maniche, francamente esagerata per il clima non ancora torrido della campagna Toscana, gli mancava solo il cappello con la retina antizanzare... e poi al suo tavolo c'era una donna, forse la moglie tanto secca, quanto lui era grasso, molto graziosa, anche se ormai non più giovanissima che mostrava visibili segni di insofferenza per l'abbuffarsi quasi animalesco dell'uomo.
Più in, là seduti al tavolo d'angolo, una famigliola di sette persone: padre, madre un nonno e quattro bambini, tre maschietti, visibilmente gemelli e una femmina più grande, adolescente, molto bella, bionda con gli occhi azzurrissimi, quasi bianchi a vederla così pareva slava, molto in contrasto con i genitori, il nonno e i fratelli, scuri di capelli e carnato... chissà forse era la baby sitter!
Poi, e Ardesi ne rimase molto colpito, dietro un tavolone di ragazzi giovani e vocianti, forse un gruppo di studenti che avrebbero seguito la conferenza per accumulare un po' di crediti scolastici, al tavolino vicino alle scale era seduta una bellissima donna,dall'aria malinconica,lineamenti orientaleggainti, il carnato perlaceo, lunghi capelli lisci e neri come l'ebano, due grandi occhi verdi e profondi, che consumava il suo piatto di vivande rustiche come se assaporasse le delizie del paradiso terrestre.
Giuseppe si sorprese a fare pensieri non molto professionali su quella donna e si domandò cosa ci facesse lì una persona come lei, elegante e sobria al contempo.
Volse lo sguardo verso Andrea che stava trangugiando l'ultima forchettata di panzanella e pensò con disappunto all'odore di cipolla che avrebbe dovuto sopportare per tutta la notte.
Gli venne spontaneo pensare che forse se Andrea avesse mangiato in maniera più elagante ... la cipolla avrebbe puzzato meno!
Ma le cipolle puzzano comunque... e poi lui non le digeriva!

continua...


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Alice Torrini
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Inserito - 07/03/2005 :  09:27:06  Mostra Profilo  Replica con Citazione Invia un Messaggio Privato a Alice Torrini
Intanto alla fattoria si stava preparando un altro tipo di pasto.... molto più drammatico.
Il personaggio con l'accento palesemente stravagante, aveva seguito il ragazzetto smilzo all'interno della casa per controllare cosa fosse quel rumore di ferragglia che aveva udito e trovò il ragazzo che stava approntando un'apparecchaitura quantomeno originale, alemeno per i tempi che correvano!
Aveva imbandito un tavolone con una tovaglia di fiandra, grandi piatti, boccali e cucchiai di peltro. Aveva predisposto recipienti per lavarsi le mani con acqua e petali di fiori e grandi brocche con vino. Al centro del tavolo troneggiava un'alzata di frutta con pomi, aranci e frutta assolutamente non di stagione.
Il giovanotto,si voltò e chiese con aria soddisfatta: "Che ne dite patri? Il cuggino Tomme sarà contendooo?"
L'altro individuo si oscurò in volto e sbraitò, questa volta con voce metallica e accento assolutamente intergalattico:"bzzuth carazzith testinuttahkmezz!"
Il ragazzo impallidì e balbettò "Ma...ma rahmetz, alifthmah...." e immediatamente allargò le braccia, batté tre volte le mani e quanto era davanti a lui scomparve come nel nulla.
Intanto il furgone era arrivato nel cortile e i figuri che lo conducevano stavano spintonando la famigliola verso l'ingresso della fattoria...

continua...


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luisa camponesco
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Inserito - 07/03/2005 :  14:32:07  Mostra Profilo  Visita la Homepage di luisa camponesco  Replica con Citazione Invia un Messaggio Privato a luisa camponesco
- Cosa pensi vogliono? – chiese Eleonor
- Vogliono i progetti del nuovo satellite spia.
- Ma chi sono? – continuò – Terroristi?
- Credo comuni criminali che vogliano vendere il progetto al miglior offerente.
- Ehhii papà! Magari sono extraterresti!!! - disse Gaia
- No tesoro sono assolutamente esseri umani come noi credimi! Ma stai al loro gioco e vedrai che ti divertirai.
Giunti alla fattoria scesero dalla macchina e furono “invitati” ad accomodarsi nelle loro stanze.
- “devo assolutamente richiamare l’attenzione di qualcuno” – pensò Tom e non immaginava certo che proprio lì vicino un bravo investigatore e la sua fidanzata stavano trascorrendo le vacanze.
L’organizzazione criminale alla quale appartenevano i componenti la banda era nota all’Interpol che da anni cercava di porre fine al traffico internazionale di progetti segreti e di spionaggio.
L’inviare messaggi all’esterno era una priorità, poiché nel momento in cui avrebbero aperto la valigetta, la loro vita sarebbe valsa molto poco, inoltre la minaccia e davvero grande. Se avessero preso il controllo del satellite avrebbero potuto ricattare il mondo intero.
Ignaro di questo Giuseppe Ardesi uscì per una passeggiata da solo, le grida di due bambini che giocavano lì vicino richiamò la sua attenzione. Sorrise, i bambini gli piacevano, una volta sposato ne avrebbe voluti almeno tre, ma lo sguardo della donna che li chiamava era carico di paura e questo lo colpì. Qualcosa non andava…

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Alice Torrini
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Inserito - 08/03/2005 :  02:00:19  Mostra Profilo  Replica con Citazione Invia un Messaggio Privato a Alice Torrini
Andrea, dopo la cena si era concentrata sul programma della conferenza e aveva preferito lasciare andare Giuseppe da solo a fare la sua passeggiata digestiva.
La ragazza sfogliava la brochure che le era stata data da Ludmilla. L'oratrice, la giovane affascinante del tavolo vicino alla scala avrebbe parlato delle Pleiadi!
Andre asi era accorta dello sguardo di Giuseppe sulla bella sconosciuta, si era sorpresa di non provare gelosia, un tempo se li sarebbe amngiati vivi tutti e due, adesso si chiedeva cosa le piacesse ancora di Giuseppe, era un bell'uomo, affascinante, a modo suo, ma non aveva niente altro al di fuori del suo lavoro: non un hobby, non una passione... ma come si fa a vivere solo di lavoro, ma poi che lavoro! Interessante sì, ma così rischioso e poi anche un po'... come dire... "sporco"(?) No non era la parola adatta, in ogni caso intriso di quel cinismo che è la logica conseguenza dell'essere a contatto con gli aspetti peggiori dell'animo umano!
Ma non era così Giuseppe aveva un animo gentile e si interessava di cuore a tutto ciò che per lavoro o per fatalità aveva modo di osservare.
Per esempio, si rendeva conto benissimo che Andrea ormai non lo amva più come una volta, ne soffriva, ma non riusciva a capire perché. Lui si sforzava di assecondarla in tutto, in ogni sua passione, ma a lei sembrava non bastare mai... lui si sentiva messo in ombra, schiacciato da quella personalità così esuberante e al contempo così fragile e bisognosa della sua presenza per sentirsi sicura.
Annaspavano, entrambi nel tentativo di ritrovarsi, ma ogni giorno, ad ogni parola, ad ogni sguardo si allontanavano sempre più... a questo pensava Giuseppe, mentre passeggiava trai cipressi... a questo stava pensando quando lo sguardo della donna che chiamava i due bambini lo colpì.
continua...

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