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 4 Favole e Racconti / Tales - Galleria artistica
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Gabriella Cuscinà
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Inserito - 28/01/2005 :  08:32:44  Mostra Profilo  Visita la Homepage di Gabriella Cuscinà Invia un Messaggio Privato a Gabriella Cuscinà
Lettera

“Caro Luigi,
è da tanto che non ho tue notizie e ho pensato di scriverti per farti conoscere la nuova svolta che ha preso la mia vita.
Purtroppo la mia gemella è morta circa un anno fa e io mi sono sentita colpevole perché, dopo la nostra rottura definitiva, ero depressa e non andavo più a trovarla nella casa di cura. Mi hanno detto che è subentrata una forma di encefalite accompagnata da anoressia e non c’è stato nulla da fare. Quando ci hanno avvisato, era già in coma ed è deceduta dopo tre giorni. Mi sono disperata e ho capito quanto amassi quel povero essere infelice. Però mi sono anche resa conto che è stato meglio così, cioè è meglio che se ne sia andata per sempre anziché continuare a soffrire. A tutti pareva che non capisse e fosse assente, invece talora avvertivo che percepiva ogni cosa e avevo la sensazione che tutta la tristezza del mondo gravasse sulla sua anima. Non ho resistito più a stare con i miei genitori adottivi e sono andata a cercare lavoro in Inghilterra. Loro mi hanno assecondata e mi hanno finalmente lasciato fare. Ricorderai che parlo molto bene l’Inglese.
E’ cominciata dunque la mia incredibile avventura.
A Londra lessi l’annuncio di una signora che cercava una segretaria a Warwick, nella contea dello Warwichshire, a pochi chilometri da Birmingham e dunque in una zona non molto distante dalla stessa Londra. Risposi all’annuncio e fui invitata a recarmi in una tenuta di cui ricevetti l’esatta ubicazione e l’indirizzo. Mi attendeva la signora Debra Stowe, che io supponevo anziana e che invece si rivelò una efficientissima cinquantenne, bella, giovanile e affascinante. Vive da sola in una villa lussuosa al confine della residenza del conte di Esencourt e di suo figlio Cedric. L’amministratore del conte si chiama Danny e fu lui a venirmi a prendere alla stazione. E’ alto, ben fatto, con il volto deciso incorniciato da folti capelli scuri, un sorriso ironico che gli addolcisce i lineamenti.
Ti scrivo ormai come ad un fratello e non mi faccio dunque scrupolo a dirti che ne fui affascinata all’istante. Anche lui mostrò molto interesse nei miei confronti. Mi condusse a casa della signora Stowe e scoprii che abitava con lei. Ebbi subito il sospetto che tra loro ci fosse qualcosa di tenero e mi chiesi come mai Danny non abitasse nella residenza del conte. La signora fu colpita dal mio aspetto che, a quanto pare, non le sembrò insignificante, anzi mi fece mille complimenti per i miei occhi, il mio viso, il mio portamento. Compresi che più che di una segretaria aveva bisogno di una dama di compagnia e che il mio ruolo sarebbe stato proprio quello, però molto ben retribuito. In un primo tempo pensai di non accettare, poi la prospettiva di abitare in quel posto stupendo e per giunta con un grosso salario, mi convinse a restare.
Nella tenuta allevano cavalli, vi sono praterie, fiori variopinti e piccoli corsi d’acqua ovunque. Davvero è un paradiso!
Conobbi il conte e suo figlio Cedric, il quale prese a farmi una corte serrata e asfissiante, ma possiede tutte le caratteristiche per non piacermi, per prima quella d’essere logorroico quando inizia a parlare e a raccontare le sue scemenze.
Ciò che non avrei immaginato fu il debole che avvertii in Danny nei miei confronti. Avrei giurato che fosse l’amante della signora e che per questo vivesse con lei. Invece cominciò a rivelare interesse verso di me e una sera arrivò a baciarmi furtivamente. Ti confesso che capii allora di essermi innamorata di lui e d’averti dimenticato. Sono stata felice di questa scoperta poiché sino a quel momento avevo sofferto molto per la nostra separazione.
A poco a poco, Danny mi fece capire di nutrire una passione violenta, ma non volevo assecondarlo per onestà nei confronti della mia datrice di lavoro. Poi una sera, dopo che ebbe cercato per l’ennesima volta di baciarmi e sedurmi, gli rinfacciai di tradire la sua amante. Allora Danny mi rivelò d’essere figlio naturale della signora e che per questo viveva con lei.
Restai allibita, ma ancora non riuscivo a credere alla sua buona fede. Si offese e divenne scostante e sprezzante. Successivamente, la cameriera della signora Stowe mi rivelò che la sua padrona aveva sempre sperato di diventare contessa e che era rimasta incinta di Lord Esencourt, ma lui aveva dovuto sposare un’altra donna per volontà della famiglia. Comunque aveva trovato un posto tranquillo per far partorire Debra e dove poi fece allevare il figlio naturale. Dalla moglie aveva avuto Cedric, ma molti anni dopo, la contessa era morta. Allora la signora Stowe aveva sperato di poter coronare il suo sogno. Invece ancora una volta era stata disillusa. Lord Esencourt infatti non aveva più voluto prendere moglie per non privare il figlio legittimo dei suoi diritti.
Caro Luigi, so che ciò che sto narrando ti sembrerà incredibile e simile a un romanzo rosa, invece risponde tutto a verità sacrosanta.
La cameriera mi ha raccontato che da allora, la signora divenne una vipera e volle vendicarsi del conte. Per questa ragione ha fatto venire Danny ad abitare con lei, per metterlo perennemente sotto gli occhi del padre, il quale d’altra parte gli ha offerto subito un lavoro e lo ha preso come amministratore delle sue enormi proprietà.
Cedric era già stato destinato a sposare una nobile fanciulla della zona, molto ricca e benestante, ma quando sono arrivata io, il piano di vendetta di Debra si è ampliato poiché aveva ideato di mandare all’aria i progetti del conte e di usarmi come esca. A quanto pareva c’era riuscita, visto che il giovane stravedeva per me. Ma aveva fatto male i conti e non aveva tenuto in considerazione i miei sentimenti e quelli di Danny.
Una notte mi ritrovai quest’ultimo in camera e mi abbracciò dicendo che stava impazzendo per me e che era sicuro che anch’io lo ricambiassi.
Fui felice di essere sua e ti confesso che in quei momenti le idee si accavallarono nella mia mente, scorrevano in un turbinio frenetico. Era come un gioco di ombre e di luci, ma mi sentivo felice e in estasi.
Successivamente, quando Danny comunicò al padre di volermi sposare, quello gli offrì in dono una casa meravigliosa. E’ nuova, costruita a regola d’arte e si trova in mezzo a una magnifica tenuta.
La signora Stowe ha dovuto rassegnarsi ad avermi come nuora. Infatti io e Danny ci siamo sposati il mese scorso.
Caro Luigi, spero che anche tu sarai felice come lo sono io e ti auguro ogni bene. Con affetto
Rita ”


Gabriella Cuscinà

   
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