Il vecchio signore arrivava in visita senza preavviso, come si usava allora. Sia io che i due fratellini eravamo i primi a sentirlo arrivare. Si riconosceva per il caratteristico ticchettio del bastone di ferro che risuonava sul marciapiedi.
Schizzavamo fuori dalla porta, tutt'e tre urlando: " E'arrivato il nonno" e ci precipitavamo giù per le scale sotto gli occhi esterefatti della mamma, che poi non mancava di commentare quanto erano intelligenti i suoi bambini.
Debolezze di un cuore di mamma! Secondo me avevamo solamente una grande curiosità sul mondo che ci circondava e coglievamo tutto ciò che era interessante o divertente.
Il nonno - bis era fantastico. Era vecchio come nessun altra persona che avevamo conosciuto fino ad allora. Era gentile ed elegante, per quanto ne sapevamo noi che spesso confondevamo la vecchiaia con la povertà. L'unica persona vecchia che avevamo conosciuto era la signora Tilde del piano terreno, che faceva fatica a camminare, abitava in un solo locale e aveva un bastone di legno.Era buona e gentile con i turbolenti bambini del cortile che spesso andavano in casa sua a nascondersi sotto il tavolo quando cercavano un nascondiglio per giocare alla "Toppa" .*
Il nostro era un bisnonno del tutto speciale. Non c'erano altri bambini di nostra conoscenza con un bisnonno, avevano magari dei nonni e a volte nemmeno quattro. Avere quattro nonni più un nonno bis ci faceva sentire molto importanti.
Noi bisnipotini avevamo molto affetto per il nostro bisnonno, che ci ricambiava.
I grandi, mamma , papà ecc. dicevano che era un uomo molto saggio. Non ne capivamo il perchè, però sapevamo che aveva sempre lavorato, ora si riposava in una casa di riposo da dove usciva a suo piacimento e possedeva un bellissimo il suo bastone di ferro, che nessun altro aveva.
Nemmeno la gente che camminava sul marciapiedi ne aveva. Il marciapiedi davanti a casa costituiva un'ampia fonte di conoscenza, per noi all'oscuro della potenza dei televisori a colori, oltre che un comodo campo da gioco, aveva mai avuto un bastone di ferro.
Grazie al nonno - bis abbiamo passato pochi ma preziosi momenti di grande serenità, che non fu facile ritrovare negli anni che seguirono.
Elena
Note:
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la Toppa è il nome che i bambini di Milano davano al gioco del nascondino. Il nome deriva dalla frase che veniva pronunciata dal bambino che raggiungeva la toppa dicendo : Un, due, tre, toppa
foto della fam. Fiorentini