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 4 Favole e Racconti / Tales - Galleria artistica
 Tutti in piedi, entra la Corte
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emofione
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Inserito - 01/04/2004 :  15:22:51  Mostra Profilo Invia un Messaggio Privato a emofione
-“Tutti in piedi, entra la Corte”
-“Addì 1 Aprile 2004, procedimento numero 29 quasi 30. Presiede il Giudice Sentenza”
-“ La metà femminile dello Stato contro Emiliano §anòni”
-“Avvocato Del Diavolo, come si dichiara l’imputato?”
-“Colpevole Vostro onore, colpevole ma con attenuanti neanche troppo generiche…”
-“Avvocato, si rende conto di trovarsi in un’aula di giustizia? Ha voglia di giocare per caso?”
-“Assolutamente no, Vostro Onore, me ne guarderei bene di fronte a Lei ed all’Accusa”
-“Si spieghi, dunque, ma velocemente”.
-“Se posso, Vostro onore, chiamerei a testimoniare direttamente lo §anòni, del resto è l’unico testimonio a favore di cui, ahinoi, la Difesa possa fregiarsi”
-“Vuole forse dire che non v’è altro testimonio, che ne so, la madre, la sorella, una ex fidanzata, delle amiche, qualche amico, un cane che siano disposti a perorare la causa del qui presente?”
-“Esattamente Vostro Onore, o almeno quasi…in realtà un soggetto ci sarebbe, ma risiede da anni nel corpo dell’accusato, mostrandosi ai più in varie vesti accomunate dall’essere insopportabili”
-“Vostro Onore, per favore, l’Accusa si oppone a questa patetica sceneggiata dell’Avvocato il quale, subdolamente, vorrebbe farci credere che nel commettere tutte le atrocità di cui ciascuno sa l’imputato sarebbe stato plagiato da una sorta di demone interno…suvvia..è inaccettabile”
-“In effetti, Avvocato Del Diavolo, quest’aula non può tollerare simili fandonie. V’è bisogno di un sostegno alla sovracitata tesi…Si renderà conto, del resto, che l’imputato è accusato di molestie morali pesanti nei confronti del popolo femminile tutto, di abuso di potere, di sevizie della psiche, di nervosismo animalesco, di gallettismo diffuso, di mancanza di riguardo, di calore, di affetto, di rispetto, infine del più terribile dei reati, di adulterio su vasta scala”.
-“ Lo sappiamo, lo sappiamo. E’ per questo che nessuno meglio dello §anòni è in grado di dimostrare non già la sua totale estraneità ai fatti, ma quanto meno la momentanea mancanza di intendere e di volere che qualsiasi psichiatra gli avrebbe riconosciuto se solo Egli avesse deciso di rivolgerglisi”
-“Ordunque, Avvocato, in via del tutto eccezionale ed anche a causa dell’odierna festività legata al famoso pesce, sperando ancora che Lei non stia giocando con argomenti tanto seri ed accuse sì infamanti, proceda…L’imputato raggiunga l’apposito bancone..ehm..banco, l’apposito banco”
-“Giuro di dire tutta la verità, - ammesso che ne esista una(taci tu, idiota), nient’altro che la verità, - tutto è congettura in questo abulico spietato apatico bigotto mondo, diglielo, dillo a tutti(silenzio ho detto, non mi fregherai ancora…)”
-“Dica lo giuro”
- § -“L’ho duro!(zitto cretino, non mi far fare di queste figure…mica voglio essere condannato io…o forse sì…) Lo giuro, lo giuro.”
-“Signor §anòni…”
- § - “Dottore prego (silenzio demente!)”
-“Ha detto qualcosa Signore?”
-“No, no, è stato un colpo di tosse. Sto fumando troppo di questi tempi. Lei capirà…l’ansia…”
-“Signor §anòni, Lei ha 29 quasi 30 anni. Le accuse rivoltele basterebbero, se provate, ad appiopparle una bella sentenza di ‘ergastolo da zittello’, se ne renderà conto credo…”
-“Sì Vostro Onore, e capisco che l’autocritica anche spietata che mi sono rivolto nel tempo non serva assolutamente ad alleviare i miei sensi di colpa… -§ - a che sensi di colpa!? Hai sempre agito d’impulso, ed era esattamente quello che volevi lì per lì…(Non è vero, taci, sai che abbiamo sbagliato troppo spesso..che ho sbagliato…)
-“Dunque ammette tutte le sue colpe, tutti i suoi momenti d’ira incontrollabile, di lunaticità, di deprecabile freddezza, di smania senza senso?”
-“Si, sì e sì… - § - Ma sei impazzito? Quella è solo la tua indole, oltretutto quella in superficie; quante volte mi hai ripetuto che eri pazzo di loro?? Non è forse vero, poi, che la prima persona della vita tua è tua madre, proprio Colei con la quale sfoghi i tuoi attimi di follia? E non è forse vero che l’ami profondamente? Che Le ami? Che Li ami?”
-“Ed ammette, altresì, di aver mancato di rispetto alle sue dolci metà facendo il galletto a destra e a manca e giungendo fino all’adulterio con ognuna di loro?”
“No, quello no. Ammetto di esser galletto dal primo giorno in cui sento pulsioni per l’altrui sesso, facciamo dai tre anni di vita, giorno più giorno meno…Ed ammetto di aver tradito, ma per motivi diversi, in fasi differenti e complesse della vita, e di averne risparmiata, almeno una.”
“Ah sì? E chi sarebbe la ‘fortunata’?Sentiamo…”
“Beh, forse quella che ho amato di meno, paradossalmente, o meglio quella che non sopportavo più…Forse non ne ho avuto l’occasione, più probabilmente non era ancora nata in me quell’ignobile contraddizione interna, l’animale, che esiste, lo giuro, non era per così dire ‘preso’ dalla situazione e ha preferito riposare, lasciarmi un po’ in pace – § - Sai che ripensandoci forse è vero? (Lo so, lo so…)”
- Comunque, Vostro Onore, ammetto tuti i miei errori, ed ammetto anche di avere un problema, reale, serio. Potrei ricascarci, oltretutto, nonostante l’autentico patimento che mi sta divorando da tempo e per situazioni differenti eppur tuttavia intrecciate…e che mi ha portato a pesare 66 Kg, come non mi succedeva dalla fine degli anni ’80 più o meno. - § - Ma finiscila, noi ci divertiamo un mondo adesso, siamo conquistatori, va tutto benissimo. Ti mancano forse le ragazze? Il sesso? Le belle serate? (Silenzio, mi manca La Donna, e manca pure a te finto-distaccato) ”
- Si renderà, dunque, conto, Siòr §anòni, che neanche volendo essere indulgente potrei concederle le attenuanti e farle trovare l’amore, che ne so, magari tra dieci anni…”
- § - E’ no, adessobasta, te chetati che parlo io. Vostro Onore, Signore dell’Accusa, Signori della Difesa, pubblico tutto. Il mio padrone..ehm..cioè, intendo dire, il Sottoscritto Emiliano §anòni rifiuta di accettare una sentenza sì iniqua e sleale. Tutti sbagliano, gli uomini, le donne. O tutti, almeno, bramerebbero sbagliare, lasciarsi andare all’oblio delle passioni fugaci, dell’innamoramento, anche del nervoso che scarica lo stress, proprio così, ed alla follia che aiuta a non vedere le reali atrocità di quella che voi tutti chiamate Società civile e che solo pochi ammettono essere un’autentica prigione dell’anima, la vera Alcatraz dell’essere. Dell’esistere fine a se stesso, senza che si debba necessariamente ricercare uno specifico scopo, o si debba vivere di soli giudizi appioppatici da ‘altri da noi’.
Il Supremo del resto, che poi detto tra noi secondo me è una Suprema e non potrebbe essere altrimenti risultando irraggiungibile, ineguagliabile, ci ha detto di non mangiare la mela del peccato…però la creata e l’ha messa proprio lì in mezzo al giardino. Non poteva lasciarci un asperrimo pompelmo forse? E poi Lui, o meglio Lei, ci hanno detto ‘guarda, ma non toccare;tocca, ma non tastare; tasta ma fallo solo col tuo partner e con l’unico scopo di procreare’ Ed ancora ‘fai valere le tue idee, ma non t’arrabbiare. Arrabbiati se proprio serve, ma non ti incavolare. Al limite estremo incavolati, ma se vai oltre sarai punito severamente…porgi invece l’altra guancia’. E poi ‘ama con tutto te stesso ma solo chi pare a Me e comunque uno alla volta, e solo se single, buono, bravo, onesto, intelligente, se ne vale la pena insomma’…Devo forse restare zittello a vita per davvero?
Insomma Vostro onore, mi rendo conto di fare considerazioni diciamo non ordinarie, ma quelloche cerco forse confusamente, ma con passione, di dire…è che siamo stati creati, tutti, per innamorarci di continuo, per stare insieme, per condividere esperienze, per soffrire anche, per far soffrire a volte, per perdere le staffe affinché fosse possibile comprendere poi il valore della pace, della serenità in contrapposizione alla guerra ed all’ansia, all’angoscia. Perché ognuno di noi, prima o poi, si fermerà, intendo quando il proprio animale si renderà conto di aver fatto il suo tempo, e lascerà il corpo del padrone libero di vivere una nuova esistenza, una vita migliore, più sana, probabilmente monogama e fatta di dare e avere continuo e proattivo. Così tra Luna e Sole, così tra Terra e Cielo, così tra mare e monti, tra stelle e buchi neri, tra Amore ed Amore…”
-“La Corte si ritira per deliberare…”
-“In piedi: in nome del popolo femminile la Corte ha deciso quanto segue: La Corte ritiene l’imputato Emiliano §anòni colpevole di tutti i reati ascritti ma lo condanna, in virtù dell’animale che si porta dentro e che si è appalesato durante l’arringa finale, a prendere entro breve tempo una sbandata letale per la prossima donna che incontrerà, che lo ammalierà, che lo domerà, che lo ridurrà uno straccio, che alternerà bastone e carota, in modo continuo, fino a quando l’animalaccio se ne sarà andato, per sempre.
Così è deciso, l'udienza è tolta”
Amen.


   
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