Uno sbuffo stridente annuncia la fermata del suo camion, arriva mentre si apre il nuovo giorno, il fresco del mattino arrossa le guanciotte da cadetto di Guascogna, scende dal suo mezzo già desideroso di nuove curiosità e si avvia verso gli uffici dell'azienda che gli commissiona i viaggi. Lo sguardo spazia nel piazzale, osserva attento un automezzo appena transitato, la cui morfologia lo rapisce, poi soppesa con un sorrisetto il campioncino di alimento zootecnico che impolvera un sacchetto di polietilene trasparente.
Entra negli uffici e subito si accorge che c'è trambusto, i suoi occhi come un laser scrutano ovunque, si lascia sedere educatamente non palesando alcuna fretta, ascolta concentrato, nulla gli sfugge.
Armeggia con il cellulare più per far fluire l'attesa che per necessità, quindi colpito da un dubbio, scatta rapido verso il davanzale di marmo del finestrone accettazione dell'ufficio ordini, non resiste al fascino di curiosare dentro un cartoccio anonimo, rapido, nessuno lo guarda. Ecco, dentro trova dei croissance appena sfornati, ancora caldi, profumati e invitanti, lasciati da un suo collega per gli impiegati.
- " Adesso ve faxè portar anche la colasion ? " esordisce severo, provocante e aggressivo.
- " Curiosone, lassa star che non xe roba per ti ! " gli rispondono dall'ufficio, lasciando intendere di aver segreti da coprire.
- " Non me interessa, Beppi Stregon sensa savon ! " - ribadisce in una difesa risoluta e poco conciliante.
Alzata la testa al soffitto si ricompone e sbotta autoritario:
- " Portaghe 300 quintali de 303, sul capannon B, alle OLLE SPA, gastu capio....se non son mi che ve ricorda tutto ! " -
continua professionale l'autotrasportatore factotum.
- " Va bene...altro ? " - gli risponde l'impiegato che ben conosce le sue peculiarità, in un tocco un pò provocatorio.
- " Si...quando sè in comodo me fasè i documenti prima che venga notte ! " - " grasie ! " - risponde con aria vitimista l'autista che ora risente del caldo eccessivo degli uffici.
Il profumo dell'aroma del caffè si insinua dal corridoio dove c'è il distributore fino alla saletta d'attesa e l'ora mattutina stimola il palato ad un assaggio caldo. Svanisce furtivo nel corridoio e si prende un caffè con la consumata calma di chi si gestisce da solo, mai facendosi ordinare nessuna opzione, cammina impaziente ma controllato tra gli uffici, lasciando intendere di saperla lunga.
Squilla il suo cellulare, scatta fulmineo all'ascolto, esce dall'atrio, si sofferma fuori, nel marciapiede, si accende una sigaretta e si distende nella sua programmazione di titolare di trasporti.
Ha una gran voglia di fare pulizia, di assecondare i conosciuti allevatori, smascherare le furbizie produttive, stimolare le giuste rivendicazioni commerciali, non è il classico autista, ligio al suo camion, innamorato dell'asfalto, è un cultore dei rapporti umani. Si sente investito di un compito che a volte esula dal consegnare della merce, diventa sinergico a 360 gradi, impicciandosi anche di aspetti che non sarebbero i suoi ma ottenendo alla fine, un servizio di collaborazione prezioso e corresponsabile che ne fanno un'eccezione nel ramo trasporti.
Quando rientra, l'odore pregnante della nicotina lo precede misto all'aroma polveroso del mangime che lo avvina come un sacco di juta, sorride disteso, controlla l'ambiente, e quando entra una signorina, bene in carne, per chiedere lavoro, la squadra come un commissario di polizia sulle tracce della refurtiva.
- " Ehhh....che salute ! ...quanto ben di Dio ! " - firma i documenti di trasporto e si lascia andare a un commento che sembra irriverente ma che vuole, nel suo intento, colpire persone lontane:
- " Ve va ben a voi ! Noooo....? So mi, che la ve va ben, ma prima o poi la cambia ! " - arringa ironico come un Nostradamus che abbia appena letto sulla sfera di cristallo il futuro prossimo.
Dalle scale scende il formulista aziendale, immerso nei suoi pensieri, gli va incontro con il sacchettino di alimento prelevato al carico e lo investe con una domanda che è tutta una risposta:
- " Dottor, me ascolti, dove andemo a finir con sti prodotti, me lo dise per piacere !? " - lasciato il perplesso tecnico con nelle mani il campioncino di un prodotto che dall'aspetto ha l'aria di grosse problematiche, se ne va senza aspettare risposta alcuna.
- " Non go tempo adesso, go da far altro ! " - risponde indispettito il formulista sull'orlo di una crisi nervosa, per altro frequenti, intuendo che li c'è da impantanarsi nel correggere gli effetti e perseguire le cause.
Uscito, il camion riparte veloce e lui il titolare della sua ditta di trasporti, si sta già preparando per mediare con il cliente, ogni problematica eventuale,è il suo mestiere e lui lo sa fare bene, a volte troppo bene, (ma non diteglielo è permaloso!).

di Zanin Roberto