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Elena Fiorentini
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Italy
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Inserito - 25/10/2006 : 15:14:21
E' morto a Milano il musicista Bruno Lauzi. L'avevamo visto nel programma di Magalli su RAI 2 . Già minato dalla malattia, aveva interpretato una canzone, con grande sensibilità e musicalità, la mano gli tremava in modo penosa. Mi addolorò molto, era là a perorare la cuasa degli ammalati di Parkinson, la sua malattia , che era anche quella di papa Woytila e di migliaia di altre persone nel mondo.
Ciao Bruno, la tua musica ci ha fatto e ci farà sempre sognare e divertire. Il mio cordoglio alla famiglia
Elena Fiorentini
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Inserito - 28/10/2006 : 14:29:44
Parole e musica Ho letto gli scritti di Bruno Lauzi , molti editi dalla casa editrice Pincopalla,la casa editrice da lui fondata. Mi è piaciuto il suo sito. Si distingue da tutti gli atri siti dedicati ad artisti. Non so da che cosa derivi, ma sembra di essere invitati a casa di una persona che ti racconta storie, legge le sue poesie. Bruno Lauzi ci racconta che l'esperienza di molti anni di autore di testi gli ha fatto scoprire l'immenso valore della parola. Ci fa osservare che nella poesie per musica la parola è sempre al servizio della musica. Per rendere giustizia alla poesia, che sa rappresentare tutte le sfumature, scrisse ben tre volumi di poesie. Si rivolge anche all'amico Faber chiedendogli che cosa ne pensa, ben sapendo che non avrà risposta, essendo il dibattito oramai impossible. Io potrei aggiungere che la perfetta sintonia tra poesia e musica è perfettamente realizzata dai liediristi tedeschi. Lauzi forse si riferiva forse ad una certo modo di essere dei cantautori italiani che non si preoccupava di rendere ogni sfumatura. Non solo i cantautori, ma tutta la musica popolrare italiana in genere. Ora nemmeno io posso più chiedergli di precisare ulteriormente il suo pensiero. Vi consiglio una visita al sito, intanto propongo la lettura della sua poesia dedicata alla povera mano tremante. Elena Fiorentini La mano
La mia mano a farfalla bestiola spaventata frullo d'ali improvviso di preda impallinata di rifugio in rifugio di taschino in taschino ha una sola speranza: che voi dimentichiate le sue dita agitate che riempie la stanza mentre s' inventa il verto o vi racconta il mare....Nata per lavorare sul palco della vita per farsi perdonare arranca inutilmente , eppure l'ho avvertita: faccia quel che si sente, io la continuo a amare, pur se perdutamente...
Bruno Lauzi
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