Concerto di Sogni
Main sponsor: Ideal Gomma Sport Sas
Think and Make It!

Remember Nassiriya : Appendete una bandiera ai vostri monitor Concert of the World: English Version



 Home   Elenco Autori   Forum:Elenco Argomenti   Eventi attuali e storici    Le prime pagine   Link  
Utente:
 
Password:
 
Salva password Dimenticata la password?
 
 tutti i Forum
 1 Due chiacchiere tra amici (presentiamoci)
 Buone vacanze con e-ditto
 Versione per la stampa  
Autore Tema Precedente Tema Tema Successivo  
Roberto Mahlab
Amministratore



2852 Inseriti
296 Gold
2457 Punti Rep.
Inserito - 19/07/2003 :  21:47:20  Mostra Profilo  Visita la Homepage di Roberto Mahlab  Replica con Citazione Invia un Messaggio Privato a Roberto Mahlab
I

Una inconsueta attivita' caratterizzava le contrade e le valli dell'isola di Concerto di Sogni, gli abinontanti si inviavano non pochi messaggi di saluto via emailgramma e anche con la voce :"ci rivediamo al rientro", "buone vacanze", "fai buon viaggio".
Decine e decine di bauli e valigie venivano caricati su decine e decine di mezzi di locomozione pronti alla partenza, era l'epoca d'oro per i guadagni dei mastri legnai pieni di lavoro per le ordinazioni di targhe in ciliegio con scavate le parole :"Chiuso per ferie".
Pochi giorni ancora e l'isola avrebbe assunto un aspetto rilassato e gioioso, dallo spazioporto e dalle banchine delle rade sull'oceano, i comandanti stavano controllando le macchine dei loro enormi mercantili che avrebbero sparso per le galassie adulti e bambini.

Era l'ultimo giorno di scuola e nell'immenso parco naturale ai piedi delle grandi montagne, una ragazza era intenta alle ultime raccomandazioni ai suoi alunni :"Dovunque andiate, portate con voi lo spirito e la fantasia di questo luogo, sapete come hanno scoperto i buchi neri nell'universo? Quei punti nell'universo che attirano qualsiasi materia, ma da cui neppure i segnali hanno la possibilita' di uscire?". Dalinda era la maestra preferita dai bambini dell'isola, sapeva farli incuriosire e per ognuno di essi aveva sempre una parola di attenzione. "Una mattina" riprese, "uno scienziato decise che tutto quello che ci viene in mente non puo' non esistere. Cosi' creo' una serie di ipotesi per cui, se il buco nero avesse dovuto esistere, in quel punto dello spazio non si sarebbero dovute trovare tracce di materia. Cerco' questo punto e lo scopri', ne disegno' i contorni e distinse cio' che si trovava al loro interno come buco nero. Scopri' qualche cosa che era considerata non esistente solo perche' nessuno poteva vederla".

Al solito i bambini erano del tutto rapiti dalla voce dolce e intensa di Dalinda :"tutto quello che sognate, esiste, anche se i contorni vi appariranno non ben definiti e finche' non lo avrete davanti, potreste anche scoraggiarvi. Ora andate, buone vacanze e a presto".
Li accarezzo' uno per uno, la piccola Starlina la abbraccio' stretta e Dalinda la sollevo', viso contro viso e i suoi occhi scuri si soffermarono profondamente in quelli della bambina come per scorgervi i ricordi di quando accadeva a lei.

Si appoggio' allo stipite della porta di legno di bosco della scuola e li osservo' correre via verso casa. Rientro' e inizio' a riordinare l'aula, raccolse i libri e li affianco' ordinatamente sugli scaffali, facendosi cullare dalla musica proveniente dalla radio. Allo scoccare dell'ora, un rintocco anticipo' il notiziario, un collegamento con il palazzo della municipalita' e una voce lontana e quasi inudibile disse poche parole :"Forse che io ho emesso un editto che proclama le vacanze?".

Riprese la musica, gli abinontanti, uno per uno, si immobilizzarono, chi rimase con una pesante valigia appoggiata alle ginocchia nello sforzo di tirarla su, chi volse lo sguardo verso la radio con in mano un vestito, chi, come Starlina, vide sfumare la nuvoletta di lei in spiaggia con paletta e secchiello. Un contrasto agghiacciante tra la dolce musica della radio e gli impietriti animi degli esseri umani, il gelo poco a poco lascio' il posto alla tristezza e dopo alla rassegnazione. Calo' la sera e tutti andarono a dormire, senza parole, chiusero gli occhi pesanti come avessero sostenuto dei macigni per tutta la giornata.

Fu a mezzanotte che giunsero le Guardie Oscure della municipalita'. Erano un sibilo di vento freddo, percorsero le strade e le contrade, erano invisibili, dello stesso colore della notte, i cartelli di legno appesi alle porte delle case con le scritte :"chiuso per ferie" si arrotolarono beffardamente sui ganci che li sostenevano, chi era ancora sveglio si raggomitolo' nelle coperte al passaggio di quel fruscio. Tutti meno Starlina, il viso di bimba in fiamme, lo sdegno e l'incredulita' non le davano requie, si vesti' e con passo attento scese le scale verso l'ingresso della casa, tese le orecchie e attese l'attimo successivo al passaggio dello spostamento d'aria delle Guardie Oscure, apri' la porta e corse verso il parco della scuola, turbata che apparisse essere l'obiettivo degli esseri di tenebra.

Roberto Mahlab
Amministratore



2852 Inseriti
296 Gold
2457 Punti Rep.
Inserito - 19/07/2003 :  21:50:03  Mostra Profilo  Visita la Homepage di Roberto Mahlab  Replica con Citazione Invia un Messaggio Privato a Roberto Mahlab
II

Dalinda leggeva alla luce di un antico lampadario appeso al soffitto dell'aula della scuola immersa nel parco, aperto di fronte a lei aveva un manoscritto su pergamena, grandi caratteri neri in una lingua non piu' di uso comune. Quando avveniva qualche cosa che la sua mente non poteva comprendere, cercava rifugio in quei testi e vi si abbandonava, all'inizio cercando risposte, a poco a poco si sorprendeva di sentirsi parte di quel mondo che veniva narrato.
Il lampadario dondolo' una volta, poi ancora, poi ondeggio' e poi arresto' il suo movimento. La ragazza levo' il volto che si staglio' alla luce di un raggio di luna che proveniva dalla notte stellata fuori dal cristallo della vetrata, aveva la pelle color dell'ambra e i lunghi capelli scuri, i tratti fini e gli occhi color del mogano, il lungo corpo magro rabbrividi' all'alito che aveva avvertito alle spalle, si rese conto che la porta era aperta e non era piu' sola nella stanza.
"Devo venire con voi, vero?"

Starlina correva sui sentieri del bosco buio, si orientava grazie alle ombre ancor piu' scure dei monti, piu' volte inciampo' sulle radici che si alzavano nel terreno e rotolo' sbucciandosi le ginocchia, ma si rialzava subito e riprendeva la via, il fiato ansimante e le fitte al fianco.
Gli alberi terminarono nella radura che conosceva cosi' bene, compagna di tanti giochi con i suoi compagni di scuola, si precipito' verso la finestra illuminata della piccola costruzione di legno. Volle urlare, ma la paura non le permise di emettere voce, quando vide la sua adorata insegnante uscire scortata da un nugolo di ombre. Si lascio' cadere e inizio' a singhiozzare, ma l'angoscia per la sorte di Dalinda si fece sentire come una tenaglia e soffoco' la disperazione, tiro' su un paio di volte con il naso e con l'affetto esuberante e il coraggio dei bambini si lancio' all'inseguimento.

Dalinda si sentiva trasportare da una dimensione all'altra, la sollevavano con una leggerezza tale che non riusciva a provare la paura iniziale, si muoveva nel senso dello spazio attraverso il quale veniva sfiorata. La vista del laghetto le mozzo' il fiato, brillava come se mille lucciole gli si fossero posate sulla superficie, le sue acque si muovevano soffici cosi' che tra un'onda e l'altra si scorgeva lo specchiarsi della piu' alta vetta innevata dei monti dell'isola.
Scorse un ponticello di tronchi e segui' con lo sguardo dove conduceva, un castello pareva sorgere proprio in mezzo al lago, si senti' trascinata attraverso un grande giardino, i suoi occhi si abituarono a scorgervi i colori dei fiori anche nel buio e il sottile sibilo la spinse oltre una
altissima porta e poi lungo un salone e su una rampa di scale ricoperte da un folto tappeto e infine una stanza, si ritrovo' seduta su una poltrona con a fianco il fuoco di un camino che era l'unica fonte di illuminazione, di fronte una vetrata immensa aperta su una foresta fiorita attraverso la quale si scorgevano il lago e sullo sfondo le montagne. Di fronte alla vetrata c'era un'altra poltrona dall'alto schienale, Dalinda non poteva riconoscere l'essere che vi era seduto, perche' le dava le spalle.

Starlina si sentiva agonizzare per lo sforzo, era stata loro alle calcagna quanto bastava per non farsi scoprire e aveva girato attorno al castello ed ora era seduta su un ramo di un tronco d'albero sul quale si era arrampicata, si fermo' a prendere fiato e per schiarire il pensiero. Il ramo era lunghissimo e la sua punta si appoggiava su una grondaia della costruzione. La bambina vi balzo' sopra e si ritrovo' su un angolo della grande vetrata, si accuccio' al riparo del riflesso di una tenda, e appiccico' gli occhi al vetro. E vide quanto accadeva nella grande stanza.

La voce proveniente da dietro lo schienale della grande poltrona era bassa, Dalinda dovette concentrarsi per udirla e poi comprenderla :"Se gli abinontanti vanno in vacanza senza che io abbia emesso un editto che lo consente, il mio potere di dittatore dell'isola si sciogliera' poco a poco come un pupazzo di neve al sole". Era un tono di constatazione, non c'era rancore o rimprovero, Dalinda fu presa da scoramento all'idea che quell'essere potesse utilizzare il suo controllo assoluto per dare con una freddezza inumana un segnale agli abinontanti dell'isola e l'esempio spietato sarebbe stato quello che avrebbe fatto a lei. Appoggio' le mani ai braccioli e si appresto' a levarsi in piedi, finita per finita, gli avrebbe gridato in faccia che cosa pensava di quel potere di cui lui era tanto preoccupato, si sarebbe battuta. Ma si paralizzo' a mezz'aria.

Una mano si sollevo' da dietro lo schienale della poltrona rivolta verso la vetrata, il pollice e il medio si unirono, con orrore Dalinda si ritrovo' in un incubo, due coccodrilli le si erano avvicinati alle spalle e le loro fauci erano spalancate.

Snap

Starlina gridava con la bocca attaccata sul vetro all'esterno della stanza, un fiato di vento aveva spostato le ombre delle Guardie Oscure e la visione di Dalinda e dei coccodrilli nella stanza all'improvviso rischiarata la inorridirono a tal punto che sbarro' gli occhi, ma non pote' non udire quel suono secco di chiusura, si senti' venir meno.

Vai a Inizio Pagina

Roberto Mahlab
Amministratore



2852 Inseriti
296 Gold
2457 Punti Rep.
Inserito - 19/07/2003 :  21:51:41  Mostra Profilo  Visita la Homepage di Roberto Mahlab  Replica con Citazione Invia un Messaggio Privato a Roberto Mahlab
III

Le lunghe bocche dai denti aguzzi si erano arrestate a pochi centimetri da Dalinda, lo schiocco delle dita dell'essere invisibile era stato un ordine perentorio. La ragazza si volse e in seguito si chiese da dove avesse trovato il coraggio di guardarli, erano proprio loro, gli alligatori che le mitiche storie dell'isola riferivano chiamarsi Cocco & Drilly, le bestiole affamate che vivevano nelle segrete del palazzo della municipalita', si narravano racconti orrendi su come si nutrissero.
La voce bassa si rifece sentire :"E cosi' ho deciso di emettere un editto che promulga le vacanze".

Grosse lacrime di sollievo scendevano sulle gote di Dalinda, poco a poco si accorgeva di essere invasa da un'euforia crescente, l'incredulita' lasciava il posto ad una risata di cuore, abbraccio' gli esterrefatti coccodrilli che alzarono le spalle e si accucciarono estasiati tra le braccia della bellissima ragazza e il vento delle Guardie Oscure non parve piu' un sibilo sinistro, ma una rarefatta nota.
"Chi sei?", Dalinda si avvicinava alla poltrona, ma prima che potesse aggirarla per guardare l'essere misterioso, la mano che aveva schioccato poco prima si apri', come una richiesta alla ragazza di fermarsi. Poi le dita indicarono verso il camino e la ragazza vi volse lo sguardo e vide su un tappeto d'oriente un grosso libro aperto, le fiamme illuminavano grandi caratteri neri sulla pergamena, non pote' seguire l'istinto di raggiungere quei testi, perche' il soffio di un suono di arpa la trascino' delicatamente verso la porta della stanza e poi fino a fuori, nel giardino del castello. Sentiva battere il cuore e si incammino' verso il bosco, fini' quasi a terra quando un fagottino le si avvolse attorno e una voce tra il terrorizzato e il sollevato le inondo' le orecchie :"Dalinda! Stai bene... oh Dalinda", due braccine la soffocavano e la ragazza si rese conto con sorpresa che quella voce apparteneva a Starlina :"ma che ci fai tu qui?".
"Ho visto tutto! Sei fuggita? Che accadra' adesso, che fara' a tutti noi?"
Le accarezzo' il viso, fino a che la bambina sembro' calmarsi :"Va tutto bene ora, non accadra' nulla a nessuno".

Vai a Inizio Pagina

Roberto Mahlab
Amministratore



2852 Inseriti
296 Gold
2457 Punti Rep.
Inserito - 19/07/2003 :  21:52:39  Mostra Profilo  Visita la Homepage di Roberto Mahlab  Replica con Citazione Invia un Messaggio Privato a Roberto Mahlab
IV

Era mattino quando giunsero al villaggio, si sedettero sotto l'enorme castagno, l'aria era tersa, non facevano che abbracciarsi e solleticarsi e ridere, fino a che crollarono sfinite e si assopirono. Il fresco soffio di vento che accarezzo' i loro volti giro' nuovamente per il verso giusto i cartelli di legno di fronte ai negozi e alle attivita' con scolpite le parole :"chiuso per ferie".
Suonarono le sveglie nelle case e gli abinontanti si svegliarono sfregandosi gli occhi dopo il sonno di piombo della delusione, accesero le radio e la musica invase nuovamente le vite che i loro proprietari ormai consideravano con timore, un rintocco annuncio' il notiziario :"Abinontanti dell'isola di Concerto di Sogni, buona giornata a voi. Il consiglio della municipalita' ha emesso un editto che proclama le vacanze". La musica riprese e molti volti passarono dalla depressione alla sorpresa, ciglia si sollevarono e teste si scossero con gli occhi chiusi, come per comprendere l'incomprensibile. Poi qualcuno si disse che forse il giorno prima aveva avuto solo un brutto sogno e si rimise a riempire le valigie, nessuno volle pensare ad un'altra spiegazione e nei giorni seguenti dallo spazioporto e dalle banchine nelle rade sull'oceano i mercantili avrebbero trasportato adulti e bambini verso la meta delle agognate vacanze.

"Biglietti per favore", l'addetto al controllo rivolse appena uno sguardo ai due passeggeri in camicia hawaiana e occhiali da sole scuri appoggiati sulle lunghe fauci, Cocco & Drilly partivano per trascorrere le ferie dai loro amici alle Everglades.

Nella radura sotto il castagno Dalinda e Starlina confabulavano allegramente, presto si sarebbero divise per quel mese e la ragazza prendeva in giro dolcemente la bambina sui nuovi amici carini che avrebbe conosciuto sulla spiaggia e con cui costruire castelli con il secchiello e la paletta. La bimba quasi soprapensiero aveva mormorato di rimando :"be', non e' mica cosi' brutto quel tipo pero'".
"Cosa? Di chi parli birichina?", le domando' ridendo Dalinda.
"Di quello della sedia nella stanza del castello"
"Lo hai visto in viso?"
"Solo per un attimo... mi chiamano, devo andare, ci rivediamo Dalinda". E corse via, lasciando la ragazza a bocca aperta.

Dal castello della municipalita' di Concerto City un paio di occhi di un inquietante colore misto giallo rubino avevano osservato tutta la scena ed erano poi spariti dietro le tende di una finestra illuminata dai raggi del sole. Una profonda cicatrice sul volto dell'essere, sotto la bocca, pareva un ghigno, ma forse sorrise.

Piu' che un editto
questo e' un e-ditto
di buone vacanze
ed un augurio
per belle speranze.

Concerto... the musical


Vai a Inizio Pagina

   
Clicca qui per la scheda generale dell'autore
Altri testi dello stesso autore
Tema Il tiranno di neve
Tema Un'artista tra due sponde del Mediterraneo
Tema A RETI UNIFICATE/Cocco&Drilly Rock
Tema A RETI UNIFICATE/Cocco&Drilly Rock
Tema 28 giorni dopo
Tema Ibn Gabirol
Tema Nei piaceri si cerca invano la felicità
Tema Help on line/30 - La cavalleria e' estinta?
Tema Domande sparse
Tema Incorniciato I brividi di concerto/"Il fitness del mondo" 
Tema Incorniciato Il mercante di Concerto 
Tema Che effetto fa
Tema sapori di mare - linguine salvia e gamberi
Tema Baci da New York
Tema Cronaca di un fatto di cronaca ( Michael Connelly) 
Tema Elio, Ricordo e Benedizione
Tema L'artista del batik
Tema Michael Connelly a Milano
Tema Incorniciato La mostra di Samuele Navarro 
Tema Ho conosciuto il mio vicino di casa
-----------------------------------------
Vai a:

Pagina Caricata in :1,74
Imposta come tua pagina di avvio aggiungi ai favoriti Privacy Segnala Errori © 2001-2021 Concerto di Sogni - B.A. & R.M MaxWebPortal Snitz Forums Go To Top Of Page