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 6 Musica e Canzoni
 "Chiedo scusa se parlo di Maria"
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Pierluigi Fiorentini
Emerito



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Inserito - 02/01/2003 :  03:26:29  Mostra Profilo  Visita la Homepage di Pierluigi Fiorentini  Replica con Citazione Invia un Messaggio Privato a Pierluigi Fiorentini
"Chiedo scusa se parlo di Maria" è il titolo di una delle più belle canzoni di Giorgio Gaber. Oggi pomeriggio, mentre ero allacciato a internet mi è stata data notizia tramite la mia e-mail che Giorgio Gaber era morto da pochi minuti. Io Giorgio Gaber l'ho riscoperto proprio da internet, dove ho potuto documentarmi su quanto ha lavorato in tutti questi anni, Però lo conoscevo sin da quando aveva soli 15 anni e ricordo che cantava alla radio nel periodo che non esisteva ancora la televisione. Ricordo in particolare che cantava in coppia con una ragazzina della sua età, anche lei cantante, Ombretta Colli, la canzone "pieni di sonno" che malgrado io sia in possesso di centinaia di sue canzoni, questa non sono mai riuscito a trovarla. Per me Gaber era uno dei miei cantanti preferiti, ma era anche attore e poeta. Ed era un uomo che si sentiva libero. Credo che sia stato l'unico a criticare i sessantottini senza sentirsi dare del reazionario fascista com'era d'uso in quell'epoca, anzi, è sempre stato stimato da tutti per la sua grazia e simpatia, ma soprattuto per la sua eleganza nell'esporre le proprie idee.
Oggi non sono stato capace di trattenere le lecrime. E' come se mi avesse lasciato uno della famiglia.
Il giorno venerdi 3 gennaio dalle ore 9.30 si potrà dare l'ultimo saluto a Giorgio. La salma sarà ospitata al Piccolo Teatro di Milano (Via Rovello 2). Alle 14.45 si svolgeranno i funerali presso l'Abbazia di Chiaravalle (Milano).
Io ci sarò
Un saluto a tutti da
pier_1
Marco.
Curatore


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Inserito - 02/01/2003 :  11:18:57  Mostra Profilo  Visita la Homepage di Marco.  Replica con Citazione Invia un Messaggio Privato a Marco.
Grazie Pier, questo ricordo era doveroso, con Giorgio Gaber scompare uno dei pochi artisti veramente e coraggiosamente controcorrente in Italia.

Grazie Giorgio

MarcoVai a Inizio Pagina

Simo
Curatore



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Inserito - 02/01/2003 :  14:04:43  Mostra Profilo  Visita la Homepage di Simo  Replica con Citazione Invia un Messaggio Privato a Simo
Ieri quasi non ci potevo credere. Ho sempre apprezzato Gaber soprattutto per i suoi classici. L'ho sempre visto come un grande, uno di quelli da "clonare". Pur non avendo mai avuto il piacere di assistere ad un suo spettacolo (ahimè...), e avendolo sempre visto e ascoltato solo in interviste televisive, sapeva ogni volta ispirarmi una fiducia come solo le persone da emulare sanno fare. Ricordo che disse: "Mi chiedono spesso di mia moglie... io sono di sinistra (dichiarò anche di non farcela fisicamente ad essere di destra ma di essere incazzato con quelli della sinistra...forte!), ma per volersi bene non c'è scritto da nessuna parte che la si deve pensare allo stesso modo."
Lascio qui questo suo ricordo.
Faccio seguire il testo della mia canzone preferita, Barbera e Champagne, e il classico "La ballata del Cerutti". Adoro queste canzoni, per la storia che raccontano e anche per quei riferimenti meneghini tanto presenti nel repertorio di Gaber ma purtroppo spesso assenti dal repertorio nazionale di canzoni italiane famose ed osannate.


Barbera e champagne
Giorgio Gaber
Triste col suo bicchiere di barbera
senza l'amore a un tavolo di un bar,
il suo vicino è in abito da sera
triste col suo bicchiere di champagne.
Son passate già quasi tre ore
venga ! Che uniamo i tavoli signor,
voglio cantare e dimenticare
coi nostri vini il nostro triste amor.
Barbera e champagne, stasera beviam
per colpa del mio amor, pa ra pa pa
per colpa del tuo amor, pa ra pa pa.
Ai nostri dolor insieme brindiam
col tuo bicchiere di barbera
col mio bicchiere di champagne.
Com'eran tristi e soli quella sera
senza la donna a un tavolo di un bar,
Longo, Fanfani, Moro, e giù barbera,
Gianni Rivera, Mao, e giù champagne.
Guardi stia attento, lei mi sta offendendo !
Huela come ti scaldi, ma va là,
vieni balliamo insieme questo tango
balliamo insieme per dimenticar.
Barbera e champagne, stasera beviam
per colpa del mio amor, pa ra pa pa
per colpa del tuo amor, pa ra pa pa.
Ai nostri dolor insieme brindiam
col tuo bicchiere di barbera
col mio bicchiere di champagne.
Colpa di quel barista che è un cretino
ci hanno cacciato fuori anche dal bar,
guarda non lo sapevo è già mattino,
si è fatto tardi ormai bisogna andar.
Giusto però vorrei vederla ancora
io sono direttore all'Onestà,
molto piacere, vede, io per ora
sono disoccupato, ma chissà.
Barbera e champagne, stasera beviam
per colpa del mio amor, pa ra pa pa
per colpa del tuo amor, pa ra pa pa.
Ai nostri dolor insieme brindiam
col tuo bicchiere di barbera
col mio bicchiere di champagne.

La ballata del Cerruti
Giorgio Gaber
G. Gaber

Io ho sentito molte ballate
quella di Tom Dooley
quella di Davy Crocket
e sarebbe piaciuto anche a me
scriverne una così
invece invece niente
ho fatto una ballata
per uno che sta a Milano
al Giambellino
il Cerutti Cerutti Gino
Il suo nome era
Cerutti Gino
ma lo chiamavan drago
gli amici al bar del Giambellino
dicevan che era un mago
vent'anni biondo mai una lira
per non passare guai
fiutava intorno che aria tira
e non sgobbava mai
il suo nome era
Cerutti Gino
ma lo chiamavan drago
gli amici al bar del Giambellino
dicevan che era un mago
una sera in una strada scura
occhio c'e' una lambretta
fingendo di non aver paura
il Cerutti monta in fretta
ma che rogna nera quella sera
qualcuno vede e chiama
veloce arriva la pantera
e lo vede la madama
il suo nome era
Cerutti Gino
ma lo chiamavan drago
gli amici al bar del Giambellino
dicevan che era un mago
ora è triste e un poco manomesso
si trova al terzo raggio
e' lì che attende il suo processo
forse vien fuori a Maggio
s'e' beccato un bel tre mesi il Gino
ma il giudice è stato buono
gli ha fatto un lungo verborino
è uscito col condono
il suo nome era
Cerutti Gino
ma lo chiamavan drago
gli amici al bar del Giambellino
dicevan che era un mago
è tornato al bar Cerutti Gino
e gli amici nel futuro
quando parleran del Gino
diran che è un tipo duro

Edited by - simo on Jan 02 2003 14:06:48Vai a Inizio Pagina

Elena Fiorentini
Curatore


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Inserito - 02/01/2003 :  15:44:03  Mostra Profilo  Visita la Homepage di Elena Fiorentini  Replica con Citazione Invia un Messaggio Privato a Elena Fiorentini
che vergogna, ho confuso Gaber con Gianni Morandi.Quando Pier mi ha annunciato la sua morte e io sono caduta nell'equivoco mi ha guardto con aria strana, credeva che scherzassi,in realtà per un momento avevo dimenticato Gaber, il Gaber che ci aveva rallegrato per anni con le sue canzoni, e poi, come si fa a pensare ad un Gaber di 63 anni, via, Gaber é senza età, anzi é sempre giovane...

e non si può dimenticare il Cerutti Gino del bar del Giambellino, le ragazze di Porta Romana e altri personaggi universali raccontati nelle sue canzoni, ma pieni di milanesità.
Ciao,Giorgio Gaber.
Elena

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Paolo_Talanca
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Inserito - 02/01/2003 :  17:40:23  Mostra Profilo  Visita la Homepage di Paolo_Talanca  Replica con Citazione Invia un Messaggio Privato a Paolo_Talanca
Doveroso salutare questo poeta.
Magnifico nel destreggiarsi con le parole e disarmante con la sua satira sempre pronta ad ascoltare rimanendo viva.
Non vorrei cadere nella retorica, non vorrei dire idiozie.
Porgo solo un grosso ed estremo saluto al grande, grandissimo Giorgio Gaber.

So che si può vivere
non esistendo,
emersi da una quinta,
da un fondale,
da un fuori che non c'è se mai nessuno
l'ha veduto.Vai a Inizio Pagina

fiordiligi
Cittadino



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Inserito - 03/01/2003 :  09:00:03  Mostra Profilo  Replica con Citazione Invia un Messaggio Privato a fiordiligi
Vorrei segnalare agli amici concertisti il sito www.giorgiogaber.org, un sito amatoriale in cui si possono trovare foto, testi e altre curiosità sul signor G, e -sul sito di Repubblica- l'acuto articolo di Michele Serra.

Per ricordare un grande

Fiordiligi

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Pierluigi Fiorentini
Emerito



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Inserito - 03/01/2003 :  18:42:34  Mostra Profilo  Visita la Homepage di Pierluigi Fiorentini  Replica con Citazione Invia un Messaggio Privato a Pierluigi Fiorentini
Si Fiordiligi, io mi sono iscritto da molti mesi a questa news group, ma che alla fine non è altro che una specie di fans-club di Giorgio Gaber.

Ecco il link completo, così come lo leggi qui sotto, basta clikkarci sopra:

http://www.giorgiogaber.org/

Ed è proprio da qui che ho avuto la triste notizia della sua morte, e dopo appena pochissimi minuti, e prima ancora che i giornalisti ne fossero al corrente. In quel momento io ero collegato in una rete dove comunicavo in tempo reale con tutto il mondo, e ho dato subito la notizia. Mi hanno detto che, non appena ho dato l'annuncio, ha pianto molta gente anche da New York.
Ora torno dal suo funerale. Per raggiungere il luogo della funzione funebre ho dovuto percorrere ben quattro chilometri a piedi ed altrettanti per tornare. Ma altre migliaia di persone hanno fatto la stessa cosa. Ragazzi e ragazze, ma sorpattutto persone di mezza età che sono sopraggiunti da Roma, da Brescia e da Firenze. E tutti quanti a percorrere a piedi questi quattro lunghissimi chilometri. Ma tutti noi l'abbiamo considerato un atto dovuto. La folla era enorme anche in via Rovello, e fuori da ogni aspettativa. Per tutta la via si sentiva nell'aria un dolce suono di una sua canzone:

Non arrossire
quando ti guardo,
ma ferma il tuo cuore
che trema per me.
Non aver paura
di darmi un bacio
ma stammi vicino
e scaccia i timor.
Il nostro amore
non potrà mai finire
stringiti a me
e poi lasciati andar.
No non temere
non indugiare
non si fa del male
se puro è l'amor.
Non arrossire
quando ti guardo
ma ferma il tuo cuore
che trema d'amor.

e mi sono commoso.
Addio Giorgio Gaber. Ma tu sarai sempre presente nella nostra memoria.

pier_1


Edited by - pier_1 on Jan 03 2003 19:33:04Vai a Inizio Pagina

Simo
Curatore



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Inserito - 03/01/2003 :  19:49:14  Mostra Profilo  Visita la Homepage di Simo  Replica con Citazione Invia un Messaggio Privato a Simo
C'ero anch'io oggi a Chiaravalle. L'ho sentito come un gesto doveroso per quello che mi ha saputo dare e dimostrare. La commozione era nell'aria e sui volti dei più. E' stato importante e significativo assistere a code di folla a piedi, in macchina, bicicletta, scooter giunta fin lì apposta per porgere l'estremo saluto a colui che, nella semplicità del proprio mestiere, ha saputo lasciare un segno. Credo che ne sia rimasto contento. Ciao Signor G.

SimoVai a Inizio Pagina

   
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