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 LE STAGIONI: il regno dell'autunno
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leda cossu
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REGNO D'AUTUNNO


LE STAGIONI

Chiudo la porta, è freddo, scende presto la sera. E’ autunno avanzato.

Per i cinesi le stagioni sono 5 e loro le colorano così:
di verde la Primavera,
di rosso l’Estate,
di giallo il Fine Estate,
di bianco l’Autunno
e di blu scuro e nero l’Inverno.

Ed infatti sembrano essere due gli Autunni a suddividersi questa lunga stagione.
La Fine Estate che a volte si spinge fino a novembre con i gialli e rossi delle foglie.
E l’Autunno avanzato, a novembre, con i suoi cieli chiari, spesso bianchi, fino a metà dicembre.

Poi, se guardo il cielo, verso fine dicembre si fa blu scuro. Le tende di nebbie e nuvole spesso si ritirano e le stelle spiccano sulla volta scura.


L’ORTO D’AUTUNNO

E’ venuto a trovarmi un amico.
Non è molto vecchio e ha una bella barba bianca.
Lavorava in una grossa industria chimica a Marghera e da quando è in pensione ha comprato un pezzo di terra in campagna, a qualche chilometro da Mestre, c’è vicino una canaletta per irrigare la terra. E’ stato molto malato. La sua cura e quello che ama di più è il lavoro nell’orto. Si sposta sempre in bicicletta.

Coltiva ortaggi, ha alcuni alberi da frutto, molti arbusti e quest’estate ha costruito una grande tenda per ospitare gli amici. Per festeggiare le feste d’autunno e d’inverno, fino alla primavera, quando la tenda non servirà più. Nella tenda c’è un piccolo atrio, poi un grande spazio dove ci si può mangiare oltre 50 persone, frutta e verdura di stagione, castagne, vin brulè ed anche ballare volendo.

Vuole far respirare agli amici lo spirito dell’orto anche in autunno e d’inverno.
Dice che ogni angolo di verde è diverso dall’altro ed un orto non è come un giardino.
Dice che il giardino è come un salotto ed invece l’orto è un luogo dove si lavora, come una cucina di casa, dove si producono cose buone.


ANDIAMO PER SIEPI?

Fuori c’è il sole. E’ una bella mattina d’autunno e il mio amico ha voglia di parlare, di raccontarmi un sacco di cose. Stella la mia cagnona mi guarda con occhi mogi e sembra chiedermi: cosa facciamo stamane? Passiamo le ore in una stanza? Fuori c’è il sole, usciamo? Si, usciamo.

Il mio regno in questa stagione sono le siepi di città, gli argini dei fiumi e gli orti degli amici, o degli anziani attorno ai forti militari. Questi anziani curano i forti come se fossero le loro abitazioni, ospitano i bimbi delle scuole per le feste di stagione.
I forti sono circondati da canali e rami di fiume e ospitano uccelli, anitre, oche.
In questo regno mi piace passeggiare. Chiacchierare finché si cammina è più bello, fa bene alla salute. Le parole sembrano colorarsi di giallo, di rosso, di nero come le bacche d’autunno.

Dalle nostre parti, per proteggere gli orti e le colture una volta si usava piantare le siepi. Delle siepi alte, fitte, per separare i confini fra un terreno e l’altro, quando ancora non si usavano le reti di recinzione. Siepi ed alte mura di mattoni per le ville importanti. Il ferro battuto si usava solo per i cancelli.

Nelle siepi c’è un mondo speciale. D’estate in campagna ci giocano i bambini, a cercare nascondigli e un po’ di fresco. Per leggere in pace. Possono infatti raggiungere anche grandi volumi ed altezze oltre i tre metri. Ed è anche il mondo degli uccellini, dove fanno i nidi e di molti animaletti, compreso le gustose chioccioline che nelle primavere della mia infanzia raccoglievamo… per mangiarle con l’insalata. Le siepi nelle città occupano molto spazio, ma creano utili barriere per le polveri da traffico. Ce ne sono di sempreverdi, che cambiano il colore delle foglie ad ogni stagione. E la gran quantità di foglie ossigena l’aria come un prato verde, come un grandissimo albero.

Il fine estate quest’anno è durato molto, gli alberi sono rimasti verdi a lungo. Col freddo si sono vestiti tutti subito di giallo. Prima di fare a tempo a vestirsi di rosso è arrivato il vento e attorno ad ogni albero c’è un vestito giallo di foglie, lasciato cadere per terra, come il vestito di un bambino quando ha troppa fretta di andare a dormire, o come lo scialle di una nonna quando si copre i piedi per non prendere freddo fra le lenzuola fredde del letto.
Le foglie servono anche a questo, a tener calde le radici dell’albero.

E le siepi come si vestono in questa stagione? Molte di loro hanno trasformato i rami fioriti in bellissime bacche: gialle, nere e soprattutto rosse.



UN REGNO D’AUTUNNO… IN CASA

Quando mio figlio era piccolo, qualche pomeriggio lo passavamo incollando con un stik di colla le foglie colorate su un foglio bianco o su un pezzo di tessuto, formando rami o fronde. O fissandole con gli spilli.
Ogni pianta ha un nome come le persone. E a fine passeggiata, vivaisti e fioristi possono dare una mano a ricordarli. Così per le bacche delle siepi.
Le bacche nere piccolissime e numerose dei rami del Ligustro Ovalifolium.
Le bacche rosse un po’ più grandi e numerose del Cotone Aster, dai rami dritti e senza spine, le belle foglie ovali, d’un elegante verde scuro.
A queste assomigliano le Pyracantha. I rami sono invece spinosi, hanno un portamento eretto o arrotondato, numerose e piccole bacche rosse, le foglie piccole, verde lucido.
Le bacche delle rose selvatiche e delle canine sono invece più grandi e più rade, come piccoli palloncini, arancione e rosse.

Il Regno vegetale offre un tesoro per ogni stagione.
Le siepi oggi mi hanno regalato un bellissimo vaso da fiori pieno di bacche colorate. Non sono ancora i palloncini natalizi, ma sembrano annunciarli.

Ai piedi del vaso qualche pietra, di fiume o fossile. Per farci sognare e ricordare che mentre la natura sembra prepararsi al lungo sonno invernale, in realtà, dentro alla terra un altro grande regno sta lavorando per nutrirla: il Regno Minerale.

Leda

Edited by - Leda Cossu on Nov 17 2003 21:19:09

Elena Fiorentini
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Inserito - 20/11/2003 :  00:09:28  Mostra Profilo  Visita la Homepage di Elena Fiorentini  Replica con Citazione Invia un Messaggio Privato a Elena Fiorentini
E' bello andare in giro a scoprire il fascino dell'autunno con i suoi colori caldi.
Si possono cercare le bacche colorate, le foglie con tutte le gradazione di colori dal giallino, al giallo oro, al rosso.
A Nord di Milano c'è il Parco Nord che ospita le attività delle scuole.
Le maestre hanno una capacità incredibile di utilizzare ogni cosa a loro venga proposta...immaginatevi in un bosco:capire una mappa con i sentieri, cercare funghi e bacche, giocare....

Vi rimando all'indirizzo qui sotto e nel contempo vi do qualche foto dei bambini della scuola elementare pubblica di via Bologna a Bresso, una cittadina vicino a Milano.
E. F.


http://www.teleparconord.it/sito2003/scuole/bresso/bologna4b.htm

le scuole del Comune di Bresso
4b - elementare via Bologna - 7 novembre 2003

Ci incontriamo e non avete bisogno che mi presenti perché vi ricordate benissimo di me, sono io a dover ripassare i vostri nomi.
Prima di entrare nel bosco parliamo di come vi siete preparati.
In classe vi siete fatti tre domande:
· cosa si può fare al Parco Nord?
· cosa vorrei trovare o fare nel Parco Nord del Futuro?
· cosa farò da grande?
Avete deciso oggi di compiere due azioni: mangiare e costruire-disegnare.
E nel Futuro qui al Parco vorreste trovare strumenti e luoghi adatti proprio per questo, come si vede dai vostri disegni:
· funghi
· bacche di biancospino
· bacche i fitolacca
· pigne

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Elena Fiorentini
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Inserito - 20/11/2003 :  00:14:10  Mostra Profilo  Visita la Homepage di Elena Fiorentini  Replica con Citazione Invia un Messaggio Privato a Elena Fiorentini






I bambini della scuola elementare di via Bologna a Bresso, nel bosco del Parco Nord del 7 /09/03 mostrano le foglie multicolori che hanno raccolto.

Edited by - elenafior on Nov 20 2003 00:26:40Vai a Inizio Pagina

   
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