Elena Fiorentini
Curatore
Italy
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Inserito - 31/12/2007 : 12:13:39
Il paciarino della Marianna
Libera interpretazione di una canzone popolare milanese di autore ignotoLa Marianna alla mattina entra in trattoria e chiama il cameriere. - Cameriere - Eccolo quà - Vorrei fare un paciarino in sul fresco del mattino, e, cucina milanesa, guardo mica nella spesa. Non parla un buon italiano, la nostra Marianna, ma riesce a fare capire al cameriere filippino che il "paciarino", è un "mangiarino", una cosuccia deliziosa da gustare con piacere, deve essere proprio una bontà. Il "paciarino", deve essere anche sostanzioso, perché la Marianna deve lavorare in campagna e avrà solamente il tempo di "spizzegare e raccagnare", cioé di spilluzzicare qualche cosa e bere, magari un bicchiere di vino o una gazzosa. Il cameriere si impegna: - Il risotto, il minestrone, la busecca col formaggio, l' insalata con il tonno, due scigolle e il peperone. Ad ogni proposta, Marianna scuote la testa e si arrabbia: Fa non el mincion, oh grass de rost. Il cameriere capisce, perché anche lui usa parole dialettali , infatti dice "scigolle" per "cipolle". Ha fatto in fretta ad imparare a mescolare lo spagnolo, con il milanese che contiene parole latine, spagnole, tedesche, francesi... Marianna non è ancora convinta, lei vuole la cosa più buona. Il cameriere prosegue: - La luganega, l'aglioe?...oh che lista abbiamo oggi... osso buco col risotto? e va descrivendo le delizie del menu del giorno - C'è la cotoletta alla milanese, lo stracchino, il gorgonzola, la crescenza. Marianna non è ancora soddisfatta, perde la pazienza e gli dice : O minciun, o grass di rost ( non ho capito perché i Milanesi dicono "fa non el grass de rost", non fare il grasso dell'arrosto... qualcuno me lo spieghi, quanto al minchione, è un termine usato in molte regioni)che cosa finchè arriva la parola magica: - Massì...che cosa c'è di più buono? si capisce, è il panettone. Il panettone con le uvette e coi canditi colorati, profumato di uova e burro, soffice e leggero
- Minga mal, mica male... e finalmente la Marianna fu accontentata.
I due zampognari - 2 -
I due zampognari che arrivano in città ai primi di dicembre, e facevano alquestua per le vie di Milano , quest'anno sono andati direttamente alla fiera degli "oh bej, oh bej", invitati in modo ufficilae dal Comune. I due strumentisti suonano melodie semplici, che continuamente ripetono. Una nota lunga viene tenuta a sostegno della melodia I due strumenti sono una piccola cornamusa e la piva, uno strumento ad ancia senza la sacca dell'aria. Le melodie si assomigliano tutte, ma le parole sono diverse da paese e regione. La Piva è anche il titolo di una canzone da zampogna, che si sentiva riecheggiare e ancora vine suonata nelle Chese , soprattutto durante la messa di mezzanotte, durante il giorno di Natale. Piva, Piva/ l'oli d'oliva/ Piva, piva,l'oli d'olà.// Piva, Piva l'oli d'oliva/ Piva , piva, l'oli fresch de vong el gozz. // L'è el Bambin che porta i belé/ l'è la mama che spenda i dane//. la prima strofa è un nonsense, la seconda parte dice: E' il Bambino che porta i giocattoli: i belé, è la mamma che spende i dané, i soldi. Il tema musicale di questa piva è inserito in una danza del terzo atto delle "Nozze di figaro" di W. A. Mozart. Se gli zampognari abbiano copiato Mozart o viceversa, non è dato sapere.
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