Milano, 22 dicembre 2006Ma che storia è mai ....vi dò il testo della celeberrima aria poi commentiamo insieme.
Se quel guerriero io fossi
Se il mio sogno si avverasse!...
Un esercito di prodi da me guidato...
e la vittoria
e il plauso di Menfi tutta!
E a te, mia dolce Aida,
tornar di lauri cinto...
Dirti, per te ho pugnato,
e per te ho vinto!
Celeste Aida, forma divina,
mistico serto di luce fior,
del mio pensiero tu sei regina,
tu di mia vita sei lo splendor.
Il tuo bel cielo vorrei ridarti,
le dolci brezze del patrio suol,
un regal serto sul crin posarti,
ergerti un trono vicino al sol.
Celeste Aida, forma divina,
mistico raggio di luce fior,
del mio pensiero tu sei regina,
tu di mia vita sei lo splendor.
Il tuo bel cielo vorrei ridarti,
le dolci brezze del patrio suol,
un regal serto sul crin posarti,
ergerti un trono vicino al sol.
Leggiamo la terza riga
E' in questo punto che sono partiti i fischi. Fischi politici? Un esercito di Prodi...I Milanese gridavano Viva V.E.R.D.I il grande compositore assunto a simbolo dell'Italia, non solo come espressione geografica, bensì politica. Ma nel caso di Alagna sembra che si tratti di pure e semplici questioni di mercato discografico.
L'agente dscografico di Alagna era francese, perciò non gradito al Teatro, era invece molto gradito il discografico del cantente in jeans. Il loggione ben bene imbeccato, con la scusa politica e della notina d'appoggio in più, pertanto intonata, viene fischiato con perfetto tempismo.
Il sostituto piombato in palcoscenico in jeans e camicia scura aveva la voce ben riscaldata. Che dire, coincidenza?
Celeste Aida
forma divinaaaa....