DENUNCIAMO UN GRAVE FATTO ALL'UNIVERSITA' DI BOLOGNA dopo Pisa e Firenze, questo, a nostro avviso ci sembra il più grave perché testimonia il clima di paura e di "terrorismo psicologico” che si alimenta dentro gli Atenei italiani, dove "poche decine di persone" possono modificare la libertà di parola.
Ma andiamo ai fatti.
Questa è la corrispondenza tra Angelica Calò, del Kibbutz Sasa, israeliana attiva nel dialogo e Samar Palestinese, amica di Angelica, con la quale condivide progetti in Israele e nei Territori dell’ANP, con gli organizzatori di una conferenza all’Università di Bologna, proprio sulla possibilità di convivenza fra i due Popoli.
Questo era l'invito:
Confermo per l'incontro di mercoledì 9 marzo.
L'incontro dovrebbe iniziare alle 17 nella facoltà di lettere a Bologna o, se non riusciamo ad avere l'aula per quell'ora, alle 15. Il titolo dell'incontro è "Sotto lo stesso cielo, l'impossibile convivenza?". Il tema dell'incontro è incentrato sul tema della convivenza di arabi ed ebrei in israele, non tanto da un punto di vista politico. Quello che più ci interessa sono gli aspetti quotidiani ti questa convivenza. Vorremmo che tu parlassi molto semplicemente di come tu vivi in Israele e in particolare della tua esperienza col teatro, che mi sembra pertinente al tema.
omissis
Due giorni fa Angelica ha ricevuto questo messaggio:
Purtroppo ti devo dire che abbiamo dovuto annullare l'incontro a Bologna perché, dopo la forte contestazione avuta dall'ambasciatore israeliano all'università di Firenze, ci è stato consigliato di annullare l'incontro visto anche la situazione nella nostra facoltà.
Anche se il nostro non voleva essere un incontro politico c'era il forte rischio che potesse essere visto in questo modo.
Ho aspettato a darti questa notizia perché fino all'ultimo ho sperato di poter fare l'incontro.
Spero se ne possa riparlare in un altro momento, magari in una situazione più favorevole.
Scusa per il disturbo.
omissis
Il commento di Angelica e Samar fortunatamente è questo:
Bene, come vedete chi vuole la pace infonde paura, cosi viene usato un altro tipo di violenza: si tappano le bocche.
Per me e per Samar non cambia nulla: noi parleremo a Fidenza, a Piacenza, a Reggio e al Pitigliani....e' un peccato per gli studenti di Bologna che imparano a tacere davanti ai prepotenti.
allora,
spero di vedervi a Roma
con affetto
Angelica e Samar
A questo punto facciamo appello alle autorità cittadine di Bologna e di ogni schieramento politico, a cominciare dal Sindaco di Bologna, di dare delle risposte forti e decise ai violenti, invitando Angelica e Samar a parlare nell’aula del Consiglio Comunale.
Siamo certi e fiduciosi che nessuno rimarrà sordo a questo appello.
Riccardo Pacifici
Per esprimere solidarietà ad Angelica e Samar l’indirizzo email è questo: edna@sasa.org.il