Ascoltare
da una stanza lontana
la tua musica
perché sembri
un eco
di nostalgia
Ancora di più
un grido
di festa
triste e felice insieme
che mi riempia e mi sommerga
Allora mi avvicino
a quella tua canzone
Il volume è alto
dev’esserlo
per impedire ad un solo pensiero di formarsi
Le immagini si perdono
cambiano forma così velocemente
Aspettare
che una dopo l’altra
le sensazioni si leghino
senza un ordine
o un senso…
La festa grande
che tu per primo
hai sentito dentro
La malinconia
che vedo in una luce di assoluto
La fragilità
La pazzia e la vita
Un incontro qual’è il nostro.

Francesca Giraudi