La scorsa settimana ho partecipato con la mia azienda al Macef, una delle più importanti fiere europee e ho potuto rispondere con fierezza all'organizzatrice del salone che mi ha chiesto come stava andando, :"senza dubbio meglio dell'anno scorso".

Lei non si ricordava che l'anno scorso non avevo esposto ed è stata molto contenta. Mi veniva in mente, se per caso mi avesse preso come esempio e si fosse sparsa la voce che c'erano stati espositori che avevano lavorato meglio dell'anno scorso, che forse l'ottimismo si sarebbe riaffacciato e l'economia si sarebbe risollevata con forza e velocità, l'industria e il commercio italiani si sarebbero messi a bisbigliare :"a quell'azienda è andata meglio dell'anno scorso!".

Dopo una decina di passaggi, di bocca in bocca, l'informazione si sarebbe modificata per eccesso e la frase sarebbe diventata :"si dice che l'economia sia ripartita alla grande, le ditte che esponevano al Macef hanno moltiplicato le vendite rispetto all'edizione scorsa!".
E infine sarebbe avvenuto che tutte le imprese si sarebbero ottimisticamente rimboccate le maniche, trascinate dall'euforia e la gente si sarebbe gettata ad affollare i negozi e a comprare e a spendere.

Da non credersi, ma al termine dell'esposizione, il direttore dell'Ente Fiera Milano International ha dichiarato alle agenzie di stampa : "Nonostante la crisi... parecchi espositori hanno ricevuto un monte ordini superiore a quello dell'anno scorso..."

E fu così che per un equivoco, la più severa recessione dai tempi della crisi del 1929, ebbe termine.

Roberto Mahlab