Capiterà forse un giorno in cui Benedetto XVI si sentirà depresso per essere stato zittito da studenti che hanno letto al massimo una rivista di fumetti con la bandiera rossa in copertina e che hanno impedito ad uno studioso che ha letto e scritto migliaia di volumi di parlare.

Quel giorno, magari distrattamente, navigherà in internet e capiterà su Concerto di Sogni e comincerà a leggere i nostri racconti e a sorridere e poi ci inviterà tutti quanti a fare due chiacchiere nel suo studio e ci concederà una intervista esclusiva per la Concerto News System, immagino la faccia del nostro concorrente diretto Arthur Sulzberger, direttore del New York Times, la moquette del suo ufficio nel grattacielo più alto della metropoli bruciacchiata dai sigari da cento dollari l'uno che avrà gettato rabbiosamente per terra, lanciandoci fulmini e saette per avergli soffiato l'esclusiva.

Le guardie svizzere ci osserveranno stupefatte mentre entriamo nell'ufficio del Papa tra due ali di guardie oscure della municipalità di Concerto City e io chiederò se sono veri i miti sui favolosi tesori artistici custoditi nel Vaticano e Benedetto XVI mi confermerà che nei sotterranei si trova la confezione del primo Mars al caramello mai prodotto.
Dovrete trattenermi per impedire che la mia fame di studioso di antichità prenda il sopravvento e che io mi sbafi i reperti di così tanto valore.

Poi, come nei film di avventure alla Indiana Jones che piacciono a me, il Papa ci consegnerà una pergamena segreta di cui mai nessuno ha sentito parlare e che mai nessuno ha potuto decifrare e ci darà il compito di scoprirne il segreto, :"solo voi siete in grado di farlo", ci dirà e io gli chiederò :"ma perchè proprio noi?". "No", risponderà il Papa, "non dicevo a te, con i tuoi due soli neuroni di cui spesso scrivi nei tuoi racconti, dicevo ai tuoi amici di Concerto, questo intendevo per 'solo voi', non sei compreso in quel 'voi'". Anche la mia segretaria e braccio destro e sinistro e mente pensante mi esclude da ogni compito che richiede responsabilità a causa dei miei soli due neuroni, di cui uno è caduto e si è rotto e l'altro è difettoso di fabbricazione.

Ieri ho firmato l'appello di Magdi Allam di solidarietà con il Papa, temo di essermi giocato anche io la possibilità di essere invitato a parlare alla "Sapienza" di Roma, mi consolerò con lo sci e la cioccolata.

Però, quando ho ascoltato le interviste con gli studenti del collettivo dell'università che hanno deriso il Papa, mi venuta alla mente l'inquietante considerazione che abbiano ancora meno neuroni di me. Mi sento defraudato di un record che ritenevo acquisito.

E, infine seriamente, ça va sans dire, il Papa è invitato a scrivere sul nostro piccolo sito, sarà un onore per noi. E' un invito ufficiale, alla maniera di Concerto di Sogni.

Roberto Mahlab