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Elena Fiorentini
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Inserito - 10/02/2007 : 23:33:57
Gli amici dei bambini °v*v*v°
Cari bambini, le storie possono incominciare in tanti modi: C'era una volta... è quella più comune, è quella che ci fa scivolare nel sonno, mentre una voce amica ci racconta di fate, di streghe, di draghi e di eroici bambini.... Ebbene, ci sono delle storielline piccole - piccole, in versi. Sì, proprio così, "in versi ", cioè una serie di frasi di uguale lunghezza, con il finale identico per almeno due versi in modo da creare una dolce e monotona cantilena: è la RIMA . Queste strofette servivano ad illustrare le vignette dei giornalini per bambini. Molti anni fa non c'erano ancora i giornalini illustrati a fumetti...Gulp...Super gulp...i cartoons in televisione e in alternativa al teatro e alla voce della mamma, del babbo o della nonna, c'erano i libri e, meno impegnative, le vignette illustrate. Tra le più antiche e famose si ricordano le avventure di "Bibi e Bibò, con tutta la serie dei comprimari: Capitan Cocoricò ( Capitan pien di furore dà del baro all'Ispettore..., con la Tordella, grassa, con il grembiule e la padella in mano,poi c'era c'era un omettino lungo lungo, secco secco, con un paio di pantaloni bianchi, una giacchettina rossa con un ampio colletto, sempre accompagnato dal fedele cane bassotto. Le avventure di Bonaventura cominciano sempre così: Qui comincia la sventura del signor Bonaventura.. Si chiamava Bonaventura. I vostri genitori e i vostri nonni lo conobbero, perchè nacque nel lontano anno 1917, dalla penna e dalla matita di STO, ovvero Sergio Tofano, poeta, scrittore, artista, appunto... Il signor Bonaventura lo si vide a teatro, anche recentemente, e le sue avventure o sventure, che finiscono sempre con un premio in denaro, un disegno su un fogliacco bianco, che forse non vale molto perchè la settimana dopo Bonaventura è ancora un povero fattorino, uomo tuttofare, avrà ancora la sfacciata fortuna di avere un altro premio. Le vignette con le sue sventure o avventure comparvero sul Corriere dei piccoli, il giornaletto allegato al giornale dei genitori, il Corriere della sera, una volta alla settimana. Quando meno ve l'aspettate, potreste incontrarlo ancora, vivo e pimpante in una nuova strabiliante avventura a teatro, magari con qualche lieve modifica sul suo abbiglamento, moa nemmeno troppo vistosa. Potrebbe indossare dei jeans Prendo a prestito le parole di Sergio Tofano e vi racconto una di queste storie, con tanto di illustrazioni , che ho prelevato dal sito di Sergio Tofano. *** Qui comincia la sciagura Del signor Bonaventura Che, cogliendo un gelsomino Dalla loggia del vicino Troppo sportosi di fuore Per raggiungere quel fiore Capitombola di sotto Lui, col fido suo bassotto In quel mentre un malandrino svaligiato ha il magazzino di Pandolfo e della Biagia negozianti di bambagia Con guardinga aria furtiva Porta via la refurtiva Quando un uomo ed un bassotto Piombar sente sul fagotto Or la guardia fuori scappa Che pel collo il ladro acchiappa Festa all’altro vene fatta Dai padroni dell’ovatta E un bel dì per fare onore All’aereo suo intervento Lo decorano al valore Tra l’unanime contento
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Elena Fiorentini
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Inserito - 11/02/2007 : 00:04:26
Avete letto la storia del re dell'ovatta che non fu derubato per merito del nostro omino? Eccone subito prona un' altra Bonaventura è stato morso da una tarantola, un ragno che fa impazziere la gente. Il Re crede che stia facendo una nuova danza, impara i suoi movimenti e , tutto felice, gli dà un premio. ecco una lezioncina: come trasformare i guai in fortune! Elena |
Elena Fiorentini
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Inserito - 12/02/2007 : 10:31:16
Bibi e Bibò
Erano nati negli States molto tempo prima di Bonaventura, sul finire del XIX secolo. Dalla loro bocca usciva una nuvoletta, con dentro le scritte, la famosa nuvoletta. Nascevano i fumetti. Ecco un bel modo di parlare, direte voi! Gli editori italiani non credevano molto in questo sistema, lo ritenevano non educativo, perchè una volta tutto doveva educare, ridere e giocare...mah...!
Nel 1908 il Corriere della sera pubblicò il Corriere di Piccoli, di cui vi ho già parlato. Acquistò dall'America i fumetti, ma sostiutì le nuvolette con le poesie. In barba ai pedagoghi, gli autori dei versi erano molto spiritosi e i "comic" non persero il loro buon umore e fecero divertire generazioni di ragazzini.
Alcune curiosità e notizie che ho trovato nei siti in rete:da: www.martello.it/fumetto/fumetto.htm - 13k vedi anche : www.museonazionaledelfumetto.it Bibi e Bibò: chi erano. Il loro nome era Hans & Fritz sono due irriducibili monelli figli di un certo signor Katzenjammer. Disegnate dall'americano Rudolph Dirks ed ispirati ai celebri monelli Max e Morite di Wilhelm Busch, le prime storie apparvero sull'American Humorist, supplemento a colori del newyorkese Morning Journal dell'editore William Randolph Hearst, nel dicembre del 1897 e videro subito i due monelli in azione in una indefinita colonia tedesca d’Africa. Hearst nel 1913 affidò alla matita di Harold H. Knerr la prosecuzione della serie “Katzenjammer Kids”. Parallelamente Rudolph Dirks continuò la sua opera con il titolo “The Captain and the Kids di Dirks”.
Videro quindi la luce due versioni parallele caratterizzate dalle birichinate degli identici personaggi dal medesimo linguaggio, un cacofonico misto tra tedesco e inglese e sempre ambientate nell’indefinita colonia tedesca d’Africa.
La versione ereditata da Harold H. Knerr si distinse per una maggiore attenzione nel tratto, quella proseguita da Rudolph Dirks per una maggiore inventiva nel linguaggio e nelle storie. Fu però la versione di Knerr ad essere importata in Italia nel 1912. Sulle pagine del Corriere dei Piccoli Bibì e Bibò, alias "Katzenjammer Kids" o "The Captain and the Kids di Dirks", combinarono i loro crudeli scherzi alle spalle delle loro vittime preferite: The Captain - Capitan Cocoricò, Marna - la Tordella e The Inspector - l’ Ispettore . Dal 1949 la serie europea fu portata avanti da Doc Winner e successivamente da Joe Musial. Nel secondo Novecento fu il figlio John Dirks a proseguire dal 1968, data della morte del padre Rudolph, la serie The Captain and the Kids di Dirks. Nota sul Corriere dei Piccoli
A mia memoria non furono mai accettate le nuvolette: il Corriere dei Piccoli continuò impavido con le strofette finchè chiuse bottega. Restò attiva solo una versione online che non mi sembra particolarmente entusiasmante, sicuramente non all'altezza delle altre pagine on line dello storico giornalino.
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