Inserito - 10/04/2003 : 14:22:56
Il sogno di GiulianaLa televisione in questo preciso istante sta paragonando il 25 aprile a quello che sta succedendo in queste ore in Irak. Mamma spesso mi raccontava il suo sogno della notte dal 24 al 25 luglio del 1943 quando crollò il regime fascista in Italia. La definitiva liberazione dalla dittatura avvenne però il 25 aprile 1945,dopo due anni di vuoto di potere.Due anni difficili in cui i capi erano fuggiti,l'esercito allo sbando. Erano momenti in cui alcune zone venivano anche liberate dall'occupazione tedesca da organizzazioni paramilitari di partigiani. L'unico neo al 25 aprile era stato il cambio delle camicie nere con i fazzoletti rossi indossati dagli stessi identici personaggi. Anche qui, anche in queste ore in Irak qualcuno cambierà pelle, spesso succede: ci saranno giorni duri, vendette e rendimento di conti. Mamma era molto giovane allora,poco più che una ragazzina, non si interessava di politica, tuttavia la notte dal 24 al 25 luglio aveva sognato Mussolini, pallidissimo in mezzo a delle donne urlanti che chiedevano la sua caduta e alzavano le braccia verso di lui in modo minaccioso. Ad un tratto vedeva arrivare Giuseppe Garibaldi in un tripudio di folla festante, in mezzo a donne esultanti. Mentre raccontava questo strano sogno a mia nonna, arrivavano le notizie della caduta del regime. Mia nonna a momenti sveniva dall'emozione e da allora non volle mai più sentire sogni raccontati da mia mamma. La mamma, con mia nonna e il minore dei suoi tre figli, era sfollata, lontano dai bombardamenti di Milano, in un paesino sul lago Maggiore, ai confini con la Valle dell’Ossola. La Valle dell'Ossola era uno dei pochissimi paesi liberati dall'occupazione tedesca,dopo l'otto settembre del 43 con capoluogo Domodossola, in mezzo alle alte montagne ai confini con la Svizzera e aveva a capo del governo provvisorio il capo della guerriglia di montagna Cino Moscatelli, noto personaggio esiliato durante il Ventennio. °°°°°°°°°°°°° ...anch'io sto facendo sogni inquietanti da un po' di tempo, anche se non sono così sensitiva come lo era mia mamma..... ... rientro ora da una passeggiata sul tetto del Duomo di Milano, dove ho accompagnato una cuginetta e sua figlia in visita a Milano, provenienti da Berna. Il Duomo è blindato, non si riesce nemmeno a visitare tutte le vetrate, ti perquisiscono sia all'ingresso della cattedrale che all'ingresso della salita sui tetti! In Italia c'è un'emergenza terrorismo che non è terminata. Terrorismo è una parola a cui ci stiamo abituando. Dobbiamo invece ricordarci che è una brutta parola, che abbiamo già vissuto negli anni settanta e ottanta e che non vorremmo più rivivere. . E. F.
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