PARTE QUINTA

.................................................Il Giovane Rospo non aveva udito il grido della sua Amica, ma non appena l'aveva vista sparire nell'Acqua aveva saltato ugualmente e, afferrando nella sua grande bocca dalla lunga lingua appiccicosa l'esile fusto del Fiore, l'aveva tratta in salvo sull'altra riva del Ruscello.
Da allora vivono felici nel Prato vicino al Querceto.
Il Ruscello che in Autunno diventò Fiume è soltanto un ricordo e hanno, per la loro gioia, tanti Piccoli Bocci a cui raccontare tante Storie Belle di Realtà Impossibili e di Possibili Fantasie.

MORALE DELLA FAVOLA....

"...IN TAVOLA! " direte voi.
"EH NO! " dico io.
La Morale di questa fiaba è una Morale Molto Semplice:
"E' INUTILE VOLER CAMBIARE LE COSE CHE PER NATURA HANNO INIZIATO AD ANDAR STORTE; E' TEMPO E FIATO PERSO, MA E' ANCHE GIUSTO PROVARCI PERCHE':...NON SI SA MAI!"

... e come diceva sempre il mio nonno raccontafiabe:

" Stretta la foglia, larga la via,
dite la vostra che ho detto la mia!"