Elena Fiorentini
Curatore
Italy
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Inserito - 22/02/2005 : 00:45:37
Il berretto a sonagli di Luigi Pirandello
A Milano sono numersi i teatri parocchiali che presentano regolari stagioni teatrali. La stagione del teatro Silvestrianum predilige i testi comici, da Feydeau a Eduardo De Filippo, presente quest'anno con "Non ti pago", o la commedia dialettale lombarda, presente con alcuni testi dialettali. La sala, valida alternativa ai tristi programmi TV del sabato sera, si riempie facilmente e alla fine il pubblico esce contento e rilassato. Il berretto a sonagli, il celebre testo di Luigi Pirandello si può considerare una rara mosca bianca nel cartellone del Silvestrianum di via Maffei a Milano. Io l'ho visto con immenso piacere. Lo spettacolo è stato realizzato dalla "Compagnia dei Guasconi" di Mazzo di Rho. I personaggi pirandelliani sono stati egregiamente interpretati da tutti gli attori che comprendevano l'intervento di due mimi, le cui ombre comparivano dietro un velario nella semi oscurità, come in un gioco di ombre cinesi.
Ciampa,il protagonista, interpretato da Antonio Grazioli, che ha curato anche la regia Beatrice Fiorica , interpetata da Barbara Zappa Fifì La Bella Walter Zaninelli Il delegato Spanò Pierluigi Durin Fana Alessia Tommasiello La Saracena con la collaborazione dei mimi Alessia Tommasiello e Omar Mohamed luci di Ruggero Gadda regia di Antonio Grazioli --- La condizione femminile, i compromessi, le apparenze da salvare stanno stretti a Beatrice , che vuole vendicarsi del marito che la tradisce con la moglie di Ciampa, a costo di rimetterci in prima persona. Avrebbe dovuto rifletterci, parlare: con suo fratello, con sua madre, sfogarsi con gli amici fidati...infatti i rusultati sono diversi dalle aspettative. Lo scandalo non sarà solo affar suo, ma trascinerà con sè degli innocenti... Le apparenze devono essere ad ogni costo salvate: non ci sono altre alternative, ma come rimediare? Ecco allora che nello svolgersi del dramma compaiono i temi della poetica pirandelliana. Nessuno appare com'è veramente, ma il pupo, la maschera che rappresenta ognuno di noi deve avere la sua dignità, e noi siamo rappresentati dal pupo: è il pupo che non deve essere calpestato, e questa sarà la vera fine della povera Beatrice. dalle note di regia "L'uomo, a dispetto dei suoi sforzi, non riesce a penetrare fino in fondo nel labirinto delle apparenze....per questo si dibatte , impotente, nella loro trappola, ed è costretto a subire quelle leggi che sente false , ma che rappresentano la sua unica possibile identità" Lo spettacolo coinvolgente - interpeti, luci, costumi e regia - ha pienamente meritato gli applausi tributati con grande calore dal pubblico presente. Caro teatro Silvestrianum , sento la necessità di vedere altri spettacoli di questo livello... ci possiamo contare? Elena Fiorentini
Edited by - Elena Fiorentini on 22/02/2005 13:47:45
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