Ha i capelli ondulati e biondi, gli occhi azzurri e la boccuccia a forma di cuore. E’ esattamente come la mamma desiderava che fosse ancora prima che nascesse. Ora ha cinque anni. E’ grazioso come tanti altri bambini e lo si può paragonare a un cucciolino ancora bisognoso di tanto affetto. Sta trascorrendo le vacanze a Verona, in un campeggio super attrezzato nella piana fuori città. Qui non manca nulla: ci sono tanti alberi, c’è una piscina con docce con l'acqua calda, si può scorrazzare con la biciclettina nei vialetti senza che nessuno abbia nulla a ridire. Tutti i campeggiatori conoscono Alex e gli fanno un cenno di saluto quando passa pedalando svelto svelto.

I frequentatori del campeggio sono persone tranquille. Molti, negli anni, sono diventati amici tra loro. Condividono la stessa passione per l’Arena, per la musica e il canto. Trascorrono perciò le loro vacanze estive qui, dove fare una vita tranquilla e disimpegnata per mettersi in ghingheri alla sera e andare agli spettacoli dell'Arena. Il giorno dopo acquistano i giornali, leggono le critiche e commentano ciò che hanno visto.
La famiglia di Alex è di Milano. Da alcuni anni mamma ha accettato di essere scritturata come corista per la stagione estiva. La famigliola può quindi conciliare le ferie del padre con il lavoro della mamma. Ora Alex ha cinque anni. In campeggio è conosciuto e benvoluto da tutti. Un brutto giorno il papà di Alex ha un malore. Che sia stata la grossa fetta di anguria che ha mangiato di gusto? Viene l’ambulanza che lo porta via, con la mamma accanto a lui, al Pronto Soccorso prima, forse poi verrà ricoverato.
Passano le ore, Alex ha ripreso la bici e continua pedalare. Viene il buio , non torna nessuno, nessuno sa nulla. Alex è solo nella roulotte aperta, non vuole mangiare, non piange, non parla altro che per dire NO a tutto oppure dice che aspetta che mamma ritorni. Passa la notte. Il giorno dopo la mamma fa una rapida apparizione, prepara un piatto di maccheroni, lo mette sul tavolino da campeggio e raccomanda ad Alex di non disturbare nessuno, di fare il bravo, il papà sta molto male e lei, dopo lo spettacolo deve andare in ospedale e restare vicino a lui tutta la notte. I campeggiatori non sono contenti, chiedono al gestore del campeggio di avvisare altri familiari, perchè il bimbo è abbandonato anche se lo spazio è relativamente sicuro. Dopo una settimana di questa vita Alex comincia ad urlare. “ Aiuto, ho male alla pancia, ahi!”
Corsa in ospedale, Pronto Soccorso. I medici del Pronto Soccorso pensano che sia meglio interpellare il chirurgo. Intanto si cerca la mamma che è in ospedale ad accudire il marito. Non c’è nessuna certezza. Intanto arriva il chirurgo che visita Alex. Il dolore sembra aumentare, ora Alex non appoggia più il piede a terra. Sembra un vero attacco di appendicite acuta. Il chirurgo afferma che, anche senza permesso dei genitori dovrà provvedere ad asportare l’appendice. La situazione precipita. Viene portata una barella per ricoverare Alex mentre arriva la mamma, di corsa, piangente. Il papà è fuori pericolo. Alex le corre incontro,le si butta tra le braccia, ogni dolore è scomparso.
Elena Fiorentini