Elena Fiorentini
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Inserito - 08/03/2004 : 18:45:12
Raccontino dedicato a tutte le donne: La scuola in cittàVVV^^^VVV^^^VVV^^^VVV^^^VVV^^^
La maestra aveva solamente 18 anni quando incominciò ad insegnare. Aveva ottenuto ottimi voti a scuola, perciò alla prima domanda per un posto di lavoro l’aveva ottenuto. Doveva però alzarsi alle cinque del mattino, prepararsi un po’ di cibo da mettere nella “schiscetta” ,che avrebbe messo a intiepidire sul termosifone, recarsi fino ad Abbiategrasso,la piccola cittadina rurale, attualmente città. Doveva raggiungere Porta Ticinese, dove c’erano le stazioni dei pulman che facevano servizio in tutti i paesi a sud di Milano, fino a Pavia. Finché si hanno diciotto anni , tutto fila liscio. C’è l’entusiasmo, c'era il grande rispetto delle famiglie degli alunni che mostrarono in più occasioni di apprezzare la fermezza e il buon senso di Esterina, che impartiva anche tutta una serie di insegnamenti che facilitavano ai genitori molte cose pratiche.I bambini imparavano a compilare un bollettino per un vaglia o un conto corrente da pagare all’Ufficio postale o comporre un telegramma ed erano un grande aiuto in epoca di diffuso analfabetismo. A casa Esterina preparava anche il materiale didattico.Con matite e forbici faceva delle schede per memorizzare alla perfezione. le tabelline. Passarono gli anni, si sposò, nacque un bimbo. Si accumulavano le faccende domestiche. Aveva poi una particolare propensione a correre in aiuto di chiunque avesse necessità di assistenza. Seguirono la persecuzione del fascismo con l’emanazione delle famigerate leggi razziali con conseguente perdita del lavoro suo e del marito. Ebbe anni di vita difficile, ebbe salva la vita aiutata in alcuni da casi da genitori di alcuni suoi ex alunni. Dopo la guerra ci fu il ripristino del lavoro e dei diritti civili , ma visse ancora nell’abbaino di pochi metri quadri, senza riscaldamento fino al 1950.I bombardamenti avevano distrutto buona parte della nostra città, la ricostruzione stava iniziando, ma i senza tetto erano ancora molto numerosi. Ottenne finalmente un avvicinamento a casa. Cambiò tipo di ambiente, si viveva anche in un'altra atmosfera. La guerra aveva lasciato segni a tutti. Le vennero affidate le prime classi elementari, come già prima della guerra. Era l’epoca dei grembiulini neri, che avevano il pregio di abbattere le differenze tra ricchi e poveri, oltre a quello di proteggere i vestiti, di cui non c’era abbondanza. Un curioso episodio le capitò poco dopo la ripresa dell’insegnamento. Allora i voti si davano con un Bene, benino, suff. Insuff. Che non servivano per la valutazione ,poi c’erano i voti per la pagella che consistevano in una serie di numeri accompagnati dai “più” e dai i “meno”. Poteva esserci una differenza tra un “Sei meno” e un “Sei menomeno”. Accadde di dare ad un bimbo un “sei meno” e al suo compagno di classe un “sei meno meno”. Le due mamme confrontarono i compiti. Gli errori sembravano di uguale portata. Si consultarono e si rivolsero ai padri. Il marito della nostra maestra ricevette a casa la visita dell’accigliato genitore del "sei meno meno" e sfidò a duello l’ignaro marito, lasciandogli la scelta della armi. Il marito sbuffò e gli disse di non farlo ridere, riuscendo a chiudere senza danni la spinosa questione. Questo accadeva intorno agli anni cinquanta a Milano. VVV^^^VVV^^^VVV^^^VVV^^^VVV^^^Elena Fiorentini Edited by - Elena Fiorentini on 09/03/2004 08:56:18
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Inserito - 08/03/2005 : 10:30:58
Festa della donna 2005
Cari amici e amiche di concerto di sogni, non ho scritto nulla di nuovo per la festa della donna, tranne un breve cenno riferito ad una mamma stanca nel racconto in concerto bimbi,"Tonino e la neve". Vi ripropongo perciò il mio ricordo di una maestra,scritto lo scorso anno. *** Ritengo ancora sempre valida questa ricorrenza anche alla luce di quello che mi è capitato ieri. Ho passato gli ultimi quindici giorni a consolare e a cercare di aiutare mio fratello che aveva un forte dolore alla spalla,a consolare la mia amica, per altri guai. Io ho avuto la spalla e il braccio sinistro completamente bloccati tanto da dovere essere aiutata vestirmi. Però ho sempre dovuo occuparmi degli altri. Ieri mattina ho controllato la data del piccolo intervento che dovevo fare all'Istituto dei tumori il 2 marzo. Pensavo che fosse il 10 marzo, data invece di una visita medica prenotata dalla mia amica .....bestia...bestia che sono... Sono corsa in ospedale, non mi hanno rimproverato ma mi hanno spostato la data tra un mese.... L'arrabbiatura mi è passata, ma devo ritornare all'Istituto a dare un contributo per una associazione che mi ha anticipato due calendari progettati e stampati da Nonno Angelo, alias Focabarbisa in Concerto di sogni, che mi mandava notizie storiche di Milano e morto in agosto giusto a tempo per terminare i calendari. Ma questa è un'altra storia che scriverò come ricordo di Nonno Angelo. Elena Fiorentini Care amiche auguro a tutte noi di avere validi motivi per sorridere e donare gioia e consolazione a chi ci sta vicino. Elena Edited by - Elena Fiorentini on 08/03/2005 13:26:16
Edited by - Elena Fiorentini on 08/03/2005 13:49:11 |