Il cinema e la letteratura piacciono a tutti, anche a me, anche quando vado di nascosto da me stesso, per non avere paura, a vedere i film dell'orrore. Specialmente quelli in cui combattono i licapntropi e i vampiri. Mi identifico nei licantropi, sempre, sono felice quando i vampiri vengono sconfitti. E' una sensazione di trionfo, come quando gli altri spettatori si sentono sollevati perché i cattivi delle scenografie vengono sconfitti, ma i vampiri non sono peggio dei licantropi, eppure io esulto quando i lupi li azzannano.

Non mi sono perso la serie dei film Twilight, tratta dai libri di Stephanie Meyer, ho seguito ogni palpito del cuore di Bella per il vampiro Edward e il licantropo Jacob. Tenevo per Jacob, non sono stato contento che Bella abbia scelto Edward, nel terzo episodio, "eclipse".

Da molti mesi di sera mi sono accorto che quando osservo il cielo e vedo la luna scomparire dietro una nuvola e poi riapparire, provo una sensazione di estasi, come i licantropi, quando con la luna piena si ricoprono di peluria e si mettono a correre nella notta ad ululare ai terrorizzati abitanti del villaggio. Eppure non mi cresce la peluria e non mi metto a correre. Ma è un dettaglio, io sono un licantropo, l'ho sempre sospettato, non l'ho mai detto a nessuno, ma ne ho la convinzione assoluta, ecco perché gioisco alle disgrazie dei vampiri.

Un giorno su una rivista scientifica ho letto della psicologia dello specchio, quel voler essere quello che non si è, per cancellare la consapevolezza che si è quello che non si vuole essere, magari per uno schock subito in tempi che la mente non è in grado di rammentare, magari da generazioni passate.

Vengo pervaso da un dubbio : i vampiri non soppportano l'aglio. I vampiri non sopportano la luce del sole. E anche i vampiri vanno in estasi alla luce della luna. Ma i vampiri succhiano il sangue, si nutrono del sangue delle loro vittime, come potrei essere allora un vampiro?

Eppure le cipolle sono chiaramente un succedaneo moderno dell'aglio e non è in dubbio l'effetto di starnuto incessante che il sole ha per le mie narici. E la luna mi attira. Sono confuso. Ma non è possibile, io non mi nutro del sangue degli esseri umani, come potrei essere un vampiro anziché un licantropo?

E se mi nutrissi di un succedaneo moderno del sangue?

Ricapitoliamo : la luna mi esalta anziché intristirmi, la sua parte nascosta mi fa paura ma continuo a cercarla. E chiunque voglia colpirmi non ha altro da fare che agitare di fronte a me un mazzetto di cipolle e poi la luce del giorno mi fa starnutire, effetto che la luna lenisce.
Ma allora sono un vampiro. Ma di che cosa mi nutro anziché del sangue?

Lo so, lo so! Più le persone si chiudono, più mi sorprendo a volerle inseguire per fare aprire il loro animo. Più sono tristi, più vorrei indicare loro la via della gioia. Più si volgono e mi colpiscono perché perturbo il loro mondo, più mi esalto nel cercare sempre altri modi per convincerle a non allontanarmi. Più scatenano una negatività che non lascia scampo a chiunque altro, magari per una azione inconscia, più io ne rimango immune e continuo a costruire.

Non mi nutro del sangue, ma della negativià  degli esseri umani.

Allora sono un vampiro, ero convinto di essere un licantropo perché la mia psiche voleva allontanare l'orrida realtà  di un passato che neppure posso ricordare nei secoli dei secoli, forse i miei avi appartenevano ad una delle prime tribù dei vampiri che poi con il passare del tempo si sono mutate geneticamente per nascondersi dalla caccia spietata delle orde dei licantropi. Fino ad arrivare a me, le cipolle al posto dell'aglio, il sole che mi dà insofferenza al naso, l'altra faccia della luna che mi non mi dà pace e infine succhio la negatività  al posto del sangue.

E' per questo che non esiste forza al mondo che mi impedirà  di trovare il modo di raccontare come un giorno una donna sconosciuta mi pose delle domande e di come io risposi, non solo superando la sua negatività , ma nutrendomene, come ogni buon vampiro.

E stanotte c'è la luna piena, quando l'astro comparirà  da dietro una nube, non proverò più ad ululare, ma calmerò la fame dei miei due denti aguzzi con una barretta di cioccolato Mars mentre al cinema guardo un altro film dell'orrore. Adesso so perché quando compare la luna piena devo mordere almeno un Mars.

Queste convinzioni sono durate fino a poco fa. Poco fa io ho accolto la voce della donna che si è fatta positiva e non l'ho compresa, ho commesso l'errore di considerarla negativa, io, un vampiro che si nutre della negatività degli altri, ho scambiato una positività per una negatività, sono stato negativo.

E mi tocco la mano, mi sta crescendo una peluria, come quella dei licantropi.

Non comprendo più. Che cosa sono io?

Roberto Mahlab