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 Una classe islamica all'Agnesi di Milano
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Elena Fiorentini
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Inserito - 12/07/2004 :  11:29:40  Mostra Profilo  Visita la Homepage di Elena Fiorentini  Replica con Citazione Invia un Messaggio Privato a Elena Fiorentini
Sta succedendo un putiferio per la scelta di un liceo milanese
di formare una classe islamica presso il liceo di scienze sociali G.
Agnesi.L'articolo è stato pubblicato sul Corriere della sera di sabato 10 luglio c.m. Maria Gaetana Agnesi, matematica milanese, nacque a Milano nel 1718 e ivi morì nel 1799.
La Agnesi all'età di nove anni scriveva in latino, conosceva a fondo il greco, l'ebraico, il francese,lo spagnolo,il tedesco.
Una cubica razionale è conosciuta come versiera di Agnesi anche se era già nota da G. Grandi nel 1703.
Pubblicò:
Istituzioni analitiche ad uso della gioventù italiana
Commentario al trattato delle sezioni coniche dei L'Hopital ecc.
Dopo la morte del padre abbandonò ogni attività scientifica e si diede tutta la vita ad opere di religione e di sassistenza ai malati, avendo trasformato la propria casa in ospedale.
da L. Anzoletti - G.Agnesi 1900

Aveva una sorella che si dedicò allo studio della musica diventando clavicemabalista e compositrice di valore, le sue musiche vengono ancora eseguite.
Indubbiamente un padre illuminato non si preoccupava se i figli erano maschi o femmine,perciò si occupò che fossero colte, ottenendo risultati strepitosi.
Quando ci capita di fare una rapida visita a Montevecchia,nel parco del Monte Curone, prima di arrivare a Lecco, ricodiamoci di leggere la targa dedicata a Gaetana Agnesi nella piazzetta antica del paese dove ebbe origine la sua famiglia.

A questa grande scienziata è stato dedicato l'istituto, nato nel 1800 come Istituto magistrale femminile.Era in zona Gentilino, di fianco al cimitero dei poveri, in mezzo alla campagna e alla nebbia. Negli anni in cui insegnavo in via Tabacchi le studentesse dei primi anni erano convinte che il nome della loro scuola fosse SANT'AGNESE !!!!
Leggo nell'articolo di sabato del Corriere della Sera che il preside e il consiglio scolastico hanno accettato questi studenti dopo attente e, probabilmente sofferte, valutazioni.
Questi studenti egiziani provengono dalla scuola islamica di via Quaranta, nella stessa zona dell'Istituto Agnesi e non hanno possibilità di continuare gli studi, non ho capito bene il motivo.
Mi domando che cosa avrebbe pensato la grande studiosa dell'attuale liceo. Io, modestamente, ribadisco un secco "NO" all' isolamento.
Gli idraulici da cui ci serviamo per la loro capacità e serietà sono islamici e osservanti.
L'isolamento può fare solo del male, a loro per primi.
Se quella dell'Agnesi è una emergenza, è comunque pericolosa, non dovrebbe durare più di uno o due anni, il tempo necessario a inserire gli studenti in classi con altri compagni , convincendo al contempo gli intransigenti religiosi genitori che l'Agnesi è una seria istituzione.
Chiedo fiducia e fermezza da parte delle nostre istituzioni.

Voglio fare alcune altre considerazioni

1)Le mamme velate che portano i bambini ai giardinetti qui a Milano hanno il divieto dei loro mariti di accettare la compagnia e la converasazione con le altre mamme.
2)Le assegnazioni di case di edilizia popolare vengono fatte in mdo che da una parte ci sono tutti gli Islamici, per lo più egiziani.
L'ultima asseganzione di ben quaranta appartamenti sono stati dati tutti ad egiziani, tutti nello stesso palazzo.
Sarebbe meglio, a mio avviso, unire e integrare queste persone alla cittadinanza.
3) Un bimbo che abita in questa zona mi ha raccontato:
"La mia classe è così: ci sono cinesi, marocchini, senegalesi,poi ci sono io, di mamma e cittadinanza italiana e un bambino napoletano"
Elena Fiorentini


Edited by - Elena Fiorentini on 12/07/2004 11:30:32

Sarah
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Inserito - 12/07/2004 :  12:27:44  Mostra Profilo  Visita la Homepage di Sarah  Replica con Citazione Invia un Messaggio Privato a Sarah
Carissima Elena, poni davvero, specie di questi tempi di violenza e veleni, una questione difficile.
Come tu ben dici, la volontà di distinzione, per non dire di divisione, non porta molto lontano. Però,e questo lo dico per esperienza, l'integrazione, o qualsiasi sia il nome per una convivenza tra diverse culture e valori, deve avvenire da entrambe le parti, e non solo a compartimenti stagni.
Anche il velo,e so davvero che l'argomento è più che abusato, crea una divisione. Tra un sistema di pensiero e di vita femminile fermo al 600dc, ed un altro, quello "occidentale" che mi sembrano difficili da conciliare.
Chiedo scusa, forse non sto rispettando lo spirito di concerto,nè quello della illuminata Agnesi, ma nutro più di qualche dubbio e assai poca speranza.Forse non ho più tanto coraggio.

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Elena Fiorentini
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Inserito - 12/07/2004 :  13:36:38  Mostra Profilo  Visita la Homepage di Elena Fiorentini  Replica con Citazione Invia un Messaggio Privato a Elena Fiorentini
Cara Francesca,
questi quesiti oramai sono pane quotidiano ed è bene parlarne come è bene parlare del violento antisemitismo che sta purtroppo avanzando.
Antisemitismo e razzismo sono mostri pericolosi e crudeli, so di dirti nulla di nuovo, cusotoditi negli animi degli stupidi e dei frustrati, di persone prive di intelligenza e di cuore.
In questo momento ho sentito la notizia dei sei marocchini che in una vettura del metro a Parigi hanno aggredito una donna "sospetta" di essere ebrea. In perfetto stile nazista le hanno tagliato ciocche di capelli,l'hanno riempita di svastiche con pennarelli e hanno rovesciato la carrozzina facendo cadere il suo bambino di tredici mesi.Voglio ricordare i lavoratori delle linee urbane di Parigi, che si organizzarono e in molti morirono per la Resistenza contro il nazismo e l'occupazione nazista.Vengono ricordati con una lapide all'interno del metro.
***
Ieri mio fratello, di ritorno dall'ufficio postale, all'ingresso del sottopasso della ferrovia, da dove parte la stradina degli orti concessi dalle Ferrovie ai pensionati, ha incontrato un operaio, pensionato, che era appena stato aggredito a male parole e a cui era stato impedito all'accesso del suo orto. Gli aggressori erano marocchini. L'hanno minacciato dichiarando, in stile mafioso, che d'ora in poi manterranno il controllo della zona, avendo vinto la coalizione di sinistra al ballottaggio della Provincia. Sono convinti di sentirsi padroni e impuniti.Mi spiace, perchè ho avuto modo di conoscere dei ragazzi marocchini che hanno trovato il lavoro regolare.
Naturalmente verranno fatte tutte le denunce del caso,prima di tutto al consiglio provinciale appena eletto...
***
Penso di non avere dubbi su ciò che avrebbe detto l'illuminista Gaetana Agnesi, divenuta poi religiosa.
Io, da parte mia, ribadisco un secco NO all'isolamento e alla diversità.
Secondo me questi ragazzi dovrebbero essere inseriti un po'in tutte le classi.
***
Non ho capito perchè questi ragazzi della scuola islamica di via Quaranta non possono andare avanti a studiare in Italia.
Se hanno acquisito un titolo di studio riconosciuto devono avere possiblità di accesso, altrimenti a quale titolo questi ragazzi possono accedere ad una istituzione pagata dallo Stato? è certo che c'è la volontà di tenere le donne islamiche in isolamento.
Su questi fatti la nostra Luisa ci ha datto importanti testimonianze.
...
Elena

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Sarah
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Inserito - 12/07/2004 :  14:43:42  Mostra Profilo  Visita la Homepage di Sarah  Replica con Citazione Invia un Messaggio Privato a Sarah
Cara Elena,
sono pienamente d'accordo sul fatto che tutti, indistintamente, abbiano diritto a studiare. Anzi, chissà che lo studio, come diceva sempre il mio bisnonno, geometra per l'impero austroungarico, non apra il cervello!
Lui nutriva i figli a pane e libri, ognuno era nato in un posto diverso;i più piccoli, Bruno e Riccardo, furono iscritti dalla nascita al Touring Club. Ho abitato, all'università, con ragazzi di tanti colori, ho imparato piatti spagnoli e arabi.Ho lavorato con turchi, curdi e serbi.
Quello che mi fa paura, è l'intolleranza e il fanatismo. L'ho sperimentato, e mi sembra orribile.Spero che lo studio porti conoscenza,apetura, coesione, non feroci ideologie.


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Elena Fiorentini
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Inserito - 13/07/2004 :  11:17:35  Mostra Profilo  Visita la Homepage di Elena Fiorentini  Replica con Citazione Invia un Messaggio Privato a Elena Fiorentini
Ecco ancora un tassello mancante alla vicenda dell'Agnesi.
La scuola di via Quaranta, che conta 400 allievi NON è riconosciuta dallo Stato. In genere le scuole private mandano i loro alunni a fare gli esami da privatisti presso le scuole statali,per potere avere i diritti al riconoscimento del titlo di studio.Pare che questo non sia avvenuto, non sono riuscita a verificarlo, non ci sarebbe stato tutto il putiferio, perchè non si trattava solo del fatto di fare una "classe differenziata", ma del fatto che questi ragazzi non avevano titolo a proseguire gli studi in Italia.
I dirigenti della scuola di via Quaranta presero contatti con il preside perchè fosse aperta questa sezione.

Leggo su un giornale cittadino,razzista e antisemita, che viene distribuito gratuitamente in metropolitana e che ha un numero astronomico di lettori, che in Francia, la patria dei diritti civili,della Rivoluzione Francese, centocinquantamila ebrei si stanno preparando ad emigrare in Israele.
Metto insieme le due notizie , che fanno parte del mondo in cui stiamo vivendo.
Ciao
Elena

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Elena Fiorentini
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Inserito - 14/07/2004 :  09:04:09  Mostra Profilo  Visita la Homepage di Elena Fiorentini  Replica con Citazione Invia un Messaggio Privato a Elena Fiorentini
Aggiornamenti:
1)Il Provveditore agli studi di Milano considera la classe islamica dell'Agnesi incostituzionale e non si può fare.

2) Il "GiornaleRadioRai1" delle ore 8.00 comuncia che la ragazza francese malmenta avrebbe raccontatoun mucchio di bugie. Capitò un avvenimento simile anche in Italia!!!!
Elena

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