ophelja
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Inserito - 10/12/2002 : 13:37:28
Dieci chili fa’ avevo un problema: ero anemica. Nulla di veramente catastrofico , ma abbastanza serio da farmi consultare un dietologo per una dieta ricca del prezioso elemento che ero costretta ad ingurgitare, in pillole e fialette, in dosi industriali. Fu così che incontrai Artaban C. Chi era costui? Il nome potrebbe indurre in errore… ma non era un mago, no! Era un dietologo. Lo scoprii per la sua efficace azione di marketing, avendo disseminato tutte le farmacie, le pasticcerie, le palestre, i centri estetici , dei suoi biglietti da visita. “Proviamo” mi sono detta e , dopo una richiesta telefonica di appuntamento, avvenne l’incontro. Era seduto dietro una grandissima scrivania e certo non per mania di grandezza ma solo per ridimensionare visivamente la sua mole…. Una montagna. Vederlo mi fece subito capire che le sue diete erano testate e certificate da lui stesso e, quindi, con spirito ben disposto, mi accomodai sul seggiolino che era davanti alla pista di atterraggio già nominata. Se lo scopo era quello di instaurare un disagio psicologico, posso sottoscrivere che l’intento riuscì alla grande. “Desidera un regime alimentare ricco di ferro?” mi interrogo’ con il piu’ sprezzante degli sguardi. “Si”, risposi mentre gli mostravo una serie di esami che attestavano la mia stupida e incredibile richiesta. Con una specie di forchettone da barbecue mi misurò le pliche del braccio e della schiena traendone informazioni di evidente indignazione “Lei è in sovrappeso….deve dimagrire di almeno 7 chilogrammi” A mio avviso ero un giunco, e scoprire che un dietologo mi trovava, dati alla mano e con tabelle inconfutabili, un soggetto su cui intervenire con una dieta da 1600 calorie, mi turbo’ incredibilmente. E il turbamento divenne panico quando il dr. Artaban C. fisso’ la data della visita seguente per il “controllo” dei risultati. Addio bignè alla crema, timballi con melanzane, fritture di calamaretti e carciofi ripieni….mi attendeva un ben triste futuro: fegato e carne di cavallo innaffiati da un’acqua che dovevo farmi venire da una località della Toscana e che, oltre ad essere naturalmente salata, lo era anche – e di molto - in termini di prezzo. Ci pensai e ci ripensai. Oggi sono un fachiro felice . Ho risolto, in un sol colpo, tutti i miei problemi. La linea è perfetta e i chiodi, conditi dalla limatura di ferro degli scarti di una vicina officina, sono sempre di giornata. Che sogno strano, ragazzi, forse non digerisco piu’ bene come una volta….. eppure non c'erano cipolle ieri sera….
ophelja
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