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marcello ravasio
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Inserito - 28/07/2006 :  16:37:37  Mostra Profilo  Visita la Homepage di marcello ravasio  Replica con Citazione Invia un Messaggio Privato a marcello ravasio
La tesi
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Alessandro 22 anni a novembre,a causa delle decisioni della passata ministra della d istruzione, si e’ laureato dottore in scienze statistiche il 21.7.06.
Che emozione, con i figli e’ sempre cosi’, sembra ieri che li tenevi per la mano per attraversare la strada, ed oggi te li ritrovi davanti, uomini o donne, decisi, con le idee chiare per il loro futuro e, tu, pieno di paure e paranoie a dar loro consigli uno + stupido dell’altro, giustificati solo dell’immenso amore che sentiamo verso di loro.
Ai nostri tempi preistorici era ben diverso, tipi di scuole ben distinte, professionali, scientifiche od umanistiche.
Per il DNA economico della mia famiglia, venni iscritto ad un istituto tecnico commerciale, ma nello stesso tempo, con aggiunta di altri sacrifici di Mamma e Papa’, eravamo anche iscritti alla Civica Scuola di Musica, e per questo fatto, psicologicamente riuscivo a lenire la sofferenza di non capire un tubo a scuola, con l’arte musicale, che mi si spalancava davanti con il suo universo di sensazioni ed emozioni infinito.
Cosi’ quando andavo male a scuola, pensavo tanto faro’ il violinista, e quando facevo schifo alla lezione di violino ed il povero Prof.Leone mi rimproverava, pensavo tanto faro’ il ragioniere, ed in questa ambivalenza psicologica sono arrivato alla maturita’ contemporaneamente all’esame del quinto anno di violino, oltre il quale, tecnicamente e psicologicamente, francamente non avrei potuto oltre andare.
Premessa: venni bocciato in 4° ed il professore di Informatica
Alessandro (coincidenza??) Moro, mi iscrisse di iniziativa, mentre stavo ripetendo la 4°, al bienno e quindi come privatista mi iscrissi agli esami.
La nonna materna Francesca, che mi aveva voluto tanto bene e coccolato da piccolino, mi diede una mano da lassu’ per passare sia l’esame di stato che l’esame di violino , per i seguenti motivi:
- materia dell’esame ragioneria, e la mamma della mia fidanzatina , una stimata professoressa di quella materia , prese la cosa come “mission impossibole” e riusci a fare il miracolo, percio’ con il tema e lo scritto di ragioneria sufficenti, agli orali venni scalciato fuori con un sorriso;
- esame di violino, estrazione dello studio da eseguire, usci’ il numero 1 il + facile; una fortuna indaudita.
In aggiunta in quegli anni tutte le banche di Milano, stavano rinnovando gli organici con gente fresca e presero tutti, sottolineo “tutti” compreso me, per far fronte alle nuove tecnologie che si spalancavano nel mondo del lavoro di allora.
Di colpo a 20anni mi trovai sbalzato dal mio mondo anarco-catto-socio-hippy-musicista, all’interno del monolito di una grande banca di Milano, con invevitabili traumi, oltre che per il sottoscritto, anche per i miei colleghi e direttori, costretti a fare i conti con un ragioniere “alieno”; ma torniamo ad Alessandro.
Da piccolino era molto introverso e sensibile, attaccatissimo ai nonni, in quanto i genitori , lavorando entrambi sino a tardi durante la settimana , potevano vederlo solo alla sera.
Il papa’ poi (cioe’ io), preso in un meccanismo perverso di protezione, gli impediva di fatto, di avere tutte quelle esperienze normali che un bambino deve avere per crescere, con il risultato che Alessandro era diventato anche un bambino schivo e pauroso, ed era sufficiente che qualche cosa non andasse per il solito verso, per gettarlo nel panico per ore.
I responsabili dell’asilo, giustamente, segnalarono la cosa all’Asl di allora, per verificare, insieme con i genitori, cosa stesse succedendo al bambino.
Andammo pertanto al colloquio , e qui successe che i dottori si resero conto immediatamente che il bambino era normalissimo, ed il padre completamente pazzo; lo immobilizzarono e con una cura rapida di valium-coca-cannabis + 1 flacone di ormoni femminili, neutralizzarono la sua schizofrenia, e da quel giorno, liberato dall’incubo, seppur amorevole, del padre, Alessandro torno’ ad essere un bambino normale, ma con l’esperienza acquisita, con una sensibilita’ fuori dal comune, ed un’intelligenza, lo scopriremo piu’ avanti, al contrario del padre, attenta, elastica, progressiva.
Alle medie, comincio’ ad emergere quello che sarebbe stato la sua caretterisca negli studi, sintesi,acquisizione dei concetti, memorizzazione, questo tutto da solo, grazie anche alla severita’ della professoressa di italiano, che pur facendo agitare tute le mamme per la sua severita’, in realta’ insegno ai ragazzo come bisognava studiare e perche’.
Poi il liceo, dove a parte 1 anno con 1 debito in inglese, perche’ pensava di doverlo studiare come alle medie, si e’ sempre arrangiato da solo, ha voluto avere solo ripetizioni di matematica, che sono state fondamentali per il suo futuro, perche’ ha cominciatoad amare quella materia.
Lo vedevo fare e disfare equazioni, come un compositore scrive sullo spartito e, alla fine, soddisfatto, ammirare l’opera compiuta, uno spettacolo.
Ed infine l’universita’ alla Bicocca, una universita’ giovane di giovani professori e + giovani studenti, io l’ho accompagnato solo per l’iscrizione e, poi basta, con internet ed accessori, si e’ occupato lui di tutto a parte la retta: ma e’ normale no???
Oggi siamo qua’, io e la mamma, emozionatissimi e, perche’ no orgogliosi, del risultato di tanti sforzi, suoi per lo studio e, nostri per non intrometterci.
Lo guardavo mentre discuteva la tesi davanti alla commissione, sicuro di se’, una parlantina sciolta , con il computer visualizzava il documento che aveva preparato, un sacco di formule, citazioni etc.., a bocca aperta ed alla fine, tutti fuori, suono del campanello per la consegna della laurea:
votazione 100, bravo Alessandro, + che lusinghiero.
Dopo qualche secondo, il vecchio astio delle mamme per i voti ed i professori, e’ riapparso sul sorriso della mamma che dicendo “pero’ tu hai scritto di + di quell’altro, dovevano darti 110 e lode, adesso vado a dirlo alla commissione!”
Alessandro con dolcezza, l’ha fermato con un bacio spiegando che quel voto e’ il suo voto, ottenuto con tutti gli esami sostenuti + lo stage presso un’assicurazione, con solo le sue forze, e quelle stesse forze gli daranno la spinta per affrontare il “malo” mondo che c’e’ di fuori.
In questo caso nessuna Nonna e’ dovuta intervenire, come nel caso invece della rapina subita con la fidanzata Alessandra, dove se non interveniva la Nonna Mimma, finiva mooooooolto male!
Teatrino finale;
era presente un fotografo, pareva autorizzato con tanto di tesserino, che ha fatto delle foto veramente belle di tutta la sequenza, tesi e foto con parenti.
Mi chiama da parte e comincia a spiegarmi che il servizio completo costa 100E e comprende tutte le foto + cd, 80 E solo 17 foto senza cd, 50E solo 10 foto.
Io, conoscendo bene Giusy, che al momento non dice nulla e poi quando giriamo l’angolo, mi salta addosso, perche’ di solito non sono molto bravo nelle trattazioni.
La chiamo immediatamente, ed il povero fotografo ripete tutta la tiritera, e gia’ al primo passaggio, quello dei 100E, il viso di Giusy si fa’ sospettoso, ed alla fine dice:
mah, non so, decidi tu, ed io :
nooooooo, decidi tu, perche’ dopo senz’altro avrai qualcosa da ridire;
aggiunge rivolgendosi ad Alessandro:
decidi tu!
Il povero fotografo ripete per la 3° volta tutta la solfa, ed Alessandro con la testa occupata dall’euforia della tesi, mi dice:
e’ lo stesso fate voi, al che’ Giusy mi riguarda e mi dice:
fai tu! pero’ non so’, chi e’ questo signore, e se scappa con i 100E?????
Ok, ho capito, mi tocchera’ fare la solita figura, mi giro verso il fotografo, che intanto si era seduto affranto dal peso delle apparecchiature e da quella contrattazione, e chiedo conferma per l’ultima volta del “contratto”, dopodiche’ mi giro verso il pubblico e lo spiego per l’ultima volta, e loro capiscono che per 100E, il fotografo dopo il pagamento anticipato, fornira’ solo 1CD, per di piu’ spedito per posta dopo una settimana!
Subbuglio nella sala, tutti che gridano, sbraitano, escono fuori anche i professori della commissione, sino a che, Alessandro si impone su tutti e, facendo notare che dopotutto e’ la sua festa, propone per calmare le acque, di sostituire il regalo da farsi per la tesi, con quelle maledette foto.
Io mi trovo d’accordo, Giusy lo e’ quasi, ed usciamo sul marciapiede, dove la discussione prosegue, come era proseguito l’equivoco sul CD da ricevere in spedizione, infatti, in mezzo alla confusione, nessuno, nonostante il fotografo stremato continuasse a ripeterlo, aveva capito che l’offerta comprendeva tutte le foto del servizio + il CD per solo 100
E.
Io di solito cerco di rimanere calmo, ma giunto in strada mi sono messo a ringhiare, perche’ proprio per evitare tutto quel baccano, avevo chiamato subito Giusy, perche’ decidesse Lei.
Salutiamo Alessandro ed Alessandra, che scappano via per preparare la festa di quella sera, e ci incamminiamo verso la macchina discutendo animatamente.
Mentre sto per salire, pesto un ricordino pesante di qualche cagnolone della Bicocca,e la pressione mi sale a 190, barcollo, mi accascio sul cofano della macchina e tutti i peli mi si cicatrizzano immediatamente, mentre sento da lontano Giusy che borbotta:
e va beh, quante storie, cosa sara’ mai successo di cosi’ grave?? Pero’ chi mi dice che quello era veramente un fotografo?????????
Ecco sono partito per un altra dimensione, non sento + niente e nessuno, non ho caldo, non ho fame, non sento la puzza del cagnolone, sto cominciando a rilassarmi quando comincio a sentitre voci concitate:
forza con il fibrillatore, stappa la flebo e passami il bisturi, mentre dalla sala vicina, giunge ancora la voce di Giusy, che borbotta:
scusate conoscete quel ragazzo che si spaccia per fotografo alla Bicocca?
Mi arrendo, scivolo felice verso le gioie dell’anestesia,rimandando le spiegazioni a dopo, forse........


   
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