Il Natale è passato e l’albero, il pino addobbato come ogni anno ha le luci spente. Per qualche giorno, e poi di nuovo si illuminerà. Il Bimbo è nato e riposa tra le braccia della Mamma. In lontananza s’ode il suono delle zampogne che s’allontanano. Ecco, come tutti gli anni la dolcezza della nascita di Gesù fa sentire più uniti e più buoni………forse, e dico forse perché per me così non è stato. Ho sentito l’eco maligno dell’invidia e della cattiveria alitare su di me. Non so come si possa essere felici a far del male al prossimo in un giorno come questo. Una cosa è certa, che io preferisco riceverlo che farlo……. E l’ho ricevuto! Ma mi sento serena benché il mio Natale non sia stato felice. Serena e piena di speranza perché l’anno che tra qualche ora finirà sia migliore di quello che ci lascia. Ma non noto allegria, non c’è l’effervescente atmosfera che accompagna questo evento. Suvvia, bisogna scuotersi e reagire…..e allora accendiamo le luci, mettiamo le musiche trionfali e allegre…..e tiriamo fuori dall’armadio quel vestito pieno di pietre scintillanti……
Trucco, si il trucco, ecco i capelli acconciati per benino, il belletto sulle guance. Il rosso sulle labbra……
“Oh! Cielo, Mydie le mie calze! Si cara, mi prenda quelle nere velate….quelle con la baguette in strass!!!! Mamma mia sono ingrassata. Che orrore! Ahahahahaha…..ma no, è solo la fretta che mi impedisce di calzare bene questo vestito”
Però, è ancora molto bello, e quando l’avrò indossato sarà perfetto con tutti gli accessori adatti. Ma a che serve? La luce viene da dentro, dal profondo del cuore, dall’animo. Ecco si, dall’animo, eccitato ed effervescente. E mentalmente faccio un anno di bilanci. Un rendiconto che alla fine mi dirà se positivi o negativi sono stati questi trecentosessantacinque giorni. Simpatie, antipatie, gioie, dolori, delusioni, amori…..Un corredo che finirà nella valigia dei ricordi. Un bagaglio che si unirà ad altri…..tanti altri. Tra poco l’anno se ne andrà e come sempre porterà con se un poco della mia vita, il cielo sarà illuminato dai fuochi d’artificio, e mentre le stelle esploderanno in cascate colorate, formulerò i pensieri che accompagnano questo passaggio di consegne:
Signore, fa che il mondo esploda di gioia per la pace ritrovata, fa che ogni giorno che sorge sia fonte di speranza per il lavoro per i giovani, per le scoperte della scienza, per la medicina che curi tutti i mali, per il sorriso che accompagna un atto gentile, per l’aiuto alle persone anziane deboli e sole, per chi non ha nessuno al mondo, per chi non sa essere buono verso il prossimo. Per chi non ha amore ma solo aridità nel cuore. Perché una mano stringa la mia mano, perché l’amore che ho nel cuore venga capito…..perchè la vita venga apprezzata ogni giorno e ogni ora come dono prezioso, perché Tu ci hai insegnato che dare qualcosa di se stessi è dare luce, che tendere la mano vuol dire aiutare un nostro simile a percorrere i sentieri della vita, fin la, dove il nostro cammino ha termine. Con serenità e fiducia, con rispetto e amore.
Sollevo il capo, sono serena e sono pronta a mescolarmi alla folla dei giovani che ballano ridenti e spensierati. Per una notte tutte le donne sono principesse, e tutti gli uomini principi azzurri!!!!!!! Tutte le donne sono belle e attraenti e tutti gli uomini sono baldi e aitanti.
“Mydie è arrivata la macchina? Allora siamo pronte, andiamo….”
Il tragitto è breve. Scendo dall’auto ed entro nell’Hotel, addobbato con luci e palloncini colorati. Cerco tra i volti che mi vengono incontro. Ci sarà? Sarà venuto? Ma non lo vedo, finchè giunta nella grande sala odo una musica….e una voce che canta….E’ lui, è li, mi accoglie con un sorriso, il suo splendido sorriso che gli illumina gli occhi in cui si riflette amore, e con le note della nostra canzone….E’ qui, niente altro conta, le nubi nere non ci sono più, la mia vita è solo un trionfo di luce. Il mio amore è vicino a me e lo sarà sempre.