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Inserito - 07/10/2008 : 16:29:39
Sarebbe bello intervistare per concerto un economista famoso, per porgli le seguenti riflessioni :Ma se il piano Paulson non potrà iniziare che tra tre mesi, chi finanzia il sistema nel frattempo? E se la Germania garantisce i depositi al cento percento e altri paesi europei no, come si evita che il denaro corra verso la Germania e in tal caso, visto che l'Europa nei fatti non esiste, come si evita la caduta dell'euro e anzi addirittura azioni speculative volte ad affondare la moneta unica fino che potrebbero portare alla sua abolizione? Le soluzioni sono solo due, la prima è un abbassamento generalizzato e concordato dei tassi e la seconda è una conferenza tra i leader delle nazioni industrializzate per comporre alcune regole, che non potranno però modificare il sistema pena la fine stessa del sistema, di modo da finanziare l'economia reale direttamente e per ridare fiducia ai mercati consolidando Main Street più che Wall Street, perchè è vero che la voragine c'è e nessuno sa dove sia con esattezza, ma è anche vero che i soldi ci sono anche se si trovano dove non dovrebbero trovarsi, come si vede dall'errare dei capitali tra oro, valute, petrolio, titoli di stato, da un giorno all'altro. Nouriel Roubini dice che si deve ripristinare subito la liquidità delle banche, a questo dovrebbe servire il piano Paulson, ma sarebbe il caso di ripristinare tale liquidità in modo inversamente proporzionale alle esposizioni trash, di modo che siano premiati i meritevoli e che i meno meritevoli possano essere assorbiti dai meritevoli. Secondo me è il punto che non ho visto nel piano Paulson, che per questo non è stato bene accolto dalla maggioranza degli americani. Se rivoluzione del sistema ci deve essere, tanto vale che sia una rivoluzione che serva a lanciare i meritevoli, di modo che sia un esempio, il capitalismo cura sè stesso, è vero, ma solo se elimina chi lo sfrutta e che distrugge il suo fine ultimo di liberalismo, che è la maggior ricchezza al maggior numero di persone possibile, esattamente il contrario dell'inumano socialismo.
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