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 La storia di tre rose
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Roberto Mahlab
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Inserito - 28/01/2002 :  14:24:13  Mostra Profilo  Visita la Homepage di Roberto Mahlab  Replica con Citazione Invia un Messaggio Privato a Roberto Mahlab
Questa e' la storia di tre rose, appoggiate sul sedile dell'auto, che io guardavo spaventato mentre guidavo, in quella tarda sera.......

"Una scatola di cioccolatini e' ovviamente la migliore soluzione" dicevo a me stesso nel pomeriggio con placida sicurezza al supermercato "cosi' li mangio tutti meno uno che tengo nella scatola per avere la coscienza a posto e per fare bella figura con la festeggiata".
Non c'erano i cioccolatini. Avevo buttato all'aria tutti i banconi e, preso dal panico, anche le conserve di cipolle. Ma nulla nemmeno li' sotto. Il proprietario del supermercato, con aria ovvia mi consiglia dei fiori. C'e' una bancarella appena fuori dal negozio e mi prendo subito un'occhiataccia dal fioraio perche' chiedo due rose. Non si puo', vengo gelidamente informato, devono essere dispari. Spero che valga per tutto e me ne ricordero' la prossima volta che un cliente chiedera' a me solo un paio di prodotti. Di quelli cari.
Tre rose allora.
Chiedo se resisteranno fino a notte. "Certo che no, devi tenerne i gambi in acqua". Buffo, mentre un uragano di pioggia seppellisce lui, me e i fiori. Se rimango li' fino all'ora di andare alla festa, i gambi rimarrano senz'altro in acqua, ma poi le rose dovranno andare alla festa da sole perche' io mi prendero' una bronchite. Cosi' le tre rose ed io entriamo in casa. Cerco di convincere il portinaio ad osservare il soffitto, mentre lui invece osserva sogghignando i fiori :"Ma guarda un po'....di solito hai sottobraccio un giornale...".
Per tenere i gambi in acqua ci vuole un vaso. Non lo trovo neppure sotto le scatole di disgustose verdure. Provo con un bicchiere. Quaranta centimetri di gambi di rose in un bicchierino: dopo mezz'ora di tentativi capisco che non e' possibile e che i produttori di bicchieri non sono per nulla previdenti. Idea: spezzo la parte alta di una bottiglia di acqua minerale e trasformo il resto in vaso. Tre rose con i gambi nell'acqua minerale. Molto chic. Poi chiudo la mente. Ondate di panico la invadono mentre si fa strada la consapevolezza di cio' che sto per fare. Portare un mazzo di fiori ad una festa. Io. Rimango in stato di trance per ore.
Cominciano a venirmi in mente gli scenari piu' terrificanti: in mezzo ad un locale di persone festanti mi dovro' mettere alla ricerca della festeggiata e le porgero' un mazzo di rose e brrr....speriamo che faccia buio e che non veda che saro' piu' rosso io dei fiori... ma forse crollera' il mondo prima. Guardo il telegiornale con speranza, ma nulla e' previsto che io possa usare come scusa. Proprio stasera il pianeta e' in pace. Poi in macchina, con quel gentile mazzo di fiori che sembra osservare la mia mancanza di coraggio con incredulo rimprovero. Sbaglio strada tre volte.
Bene, cosi' arrivero' in ritardo, a festa finita. Ma a furia di sbagliare mi trovo di fronte al locale.
Non c'e' un parcheggio. Bene. Domani posso dire di aver girato per ore e che, per cause di forza maggiore, non ho potuto raggiungere il locale.....un'auto lascia libero un posto. Scendo e non prendo il mazzo di rose. Cosi' "me stesso" impara a mettermi in imbarazzo. Mi avvicino al locale vergognandomi e pensando come giustificazione che dopotutto non saro' l'unico a non aver portato nulla....poi mi viene da sorridere e torno a riprendere le rose......entro, trovo vicino all'ingresso la festeggiata: "Auguri!" e, con il coraggio dell'incoscienza, le metto di fronte le tre lunghe rose che avevo con maestria mimetizzato tra le dita. "Grazie! Le metto subito in acqua!" risponde con naturalezza!
Non faccio in tempo ad avvisarla della mia cattiva esperienza con i bicchieri. Ma forse lei sa cose che io non so.
Hai visto caro "me stesso"? E' stato facile, dopo tutto! Morale: d'ora in poi portero' fiori e i cioccolatini li mangero' io, anche l'ultimo.

;-)
Roberto



   
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