Tutte le arti femminili per sedurre il genitore furono messe in atto ben determinata a portare a termine la sua impresa.
Avete mai conosciuto Pippi Calzelunghe? Le assomigliava un pochino.

Rinna ha i genitori, ma si comporta esattamente come se non ci fossero, è perfettamente indipendente.

Mi si accapponò la pelle, d’accordo, il lago di Monate è piccolino, non ci sono imbarcazioni a motore, ma Rinna è ancora una bimba, ha solo dodici anni!

“David rema,” continuò imperterrita. Rinuccia è in barca , tranquilla e serena " Vedrai che bello...la Zenda , il Nano e la Camilla vengono con me sulla tavola da surf e io nuoto e spingo la tavola. Dall'altra parte del lago, dove il bosco scende fino a riva, è bellissimo fare il bagno.”
Non ebbi tempo di respingere tale proposta, perché mi era mancato il fiato per la sorpresa e l’incredibile arca di Noé fu subito preparata.

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La traversata

Dopo avere preso posto sulla barchetta vennero chiamati gli animaletti, fedeli amici di Rinna per occupare il loro posto sulla tavola.
C'era la Zenda, la bella cagnetta pastora, Nano, un piccolo cane, che aveva in precedenza subito maltrattamenti, malato alla vescica, che si spaventava per un nonnulla e che venne amorevolmente accolto dalla famiglia di Rinna, Camilla, una splendida gatta dal pelo lungo color miele e dolcissimi occhi colore del cielo.

“Davide, inizia a remare, io vengo a nuoto “
Sperai che la mamma di Rinna arrivasse al più presto, la partenza non sarebbe avvenuta se non fossimo stati assicurati in tal senso.

Dal lago si gode uno splendido panorama delle Alpi. I boschi ricoprono buona parte delle sponde del lago.
I grandi pioppi a volta crollano in acqua per la gioia dei pescatori che li usano come pontili di fortuna.
Il lago è vivo, è abitato, pare quasi incredibile, da gallinelle d’acqua, con i loro pulcini che nuotano baldanzosi, bellissimi da vedere, gli svassi, i germani e i cigni .

il cagnolino che risponde al nome
di
Nano

La bellezza del lago mi aveva fatto dimenticare che una bimbetta spingeva la tavola da surf a nuoto.
Ne ebbe abbastanza la Zenda che ad un certo punto si gettò in acqua e cercò rifugio sulla nostra barchetta. Prima di accomodarsi si scrollò l’acqua facendo strillare la non intrepida Rinuccia.
Il Nano pensò di seguire il suo esempio, ma gli sembrarono alte le sponde del nostro guscio di noce e ritornò sulla quasi sicura, anche se un po’ scivolosa, tavola da surf.
La Camilla, da brava gatta, si lasciava scivolare dolcemente in acqua e si faceva una nuotatina.
Non capivo se era indecisa su quali scomodità scegliere: il lago e l’acqua o la scivolosa tavola da surf?
Fatto sta che di nuotatine ne fece molte prima di arrivare dall’altra parte del lago.

la gatta
Camilla


Poco prima di metà percorso la mamma di Rinna ci raggiunse con vigorose bracciate. Ahhh finalmente ho capito da chi ha preso tutta questa energia la mia piccola amica.
Diede un’occhiata rapida a tutta l’organizzazione.
“Tutto bene? “, disse con aria placida e con un sopracciglio leggermente rialzato, segnale di una cert preoccupazione.
Obbligò a salire a bordo della piccola barca ina riottosa Rinna, perché potesse riposare.
La Zenda si rituffò in acqua e cercò protezione anche lei nel piccolo natante.
Il Nano e la Camilla ci guardarono con aria di rassegnata sopportazione.
La giornata era ancora lunga. Valeva la pena raggiungere la piccola insenatura che avevamo visto come un miraggio irraggiungibile.
Il fondo era ghiaioso e il boschetto che scendeva fino alla riva era formato da alti alberi radi. Tra gli alberi si intravedevano alcune famigliole con bambini che passavano tranquillamente la giornata festiva.

Rinna si ributtò in acqua trascinando l’amichetta e strillando di felicità ...saliva sui sassi e si tuffava e rituffava , superava la barca da sott’acqua. Normali giochi per bambini spensierati.
Mi resterà impressa a lungo l’immagine delle tre bestioline sulla tavola in mezzo al lago, la felicità di Rinna, la piccola Rinuccia , e i genitori, attenti e vigili, che tenevano d'occhio l'allegra brigata, pronti ad intervenire.

Rinna ama la musica, tutta la musica.
Ha organizzato uno spettacolo per gli anziani ospiti di una casa di ricovero. Vi racconterò tutto nella prossima puntata.
Al pianoforte ama eseguire le variazioni di Beethoven sull'arietta :
"Nel cor più non mi sento" con lo stesso slancio e lo stesso entusiasmo di quando scende con una carrucola messa tra due alberi o quando organizza la traversata di un laghetto .
E. F.
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Due volte alla settimana strappa il tempo allo studio per recarsi alle scuderie ad accudire tre cavalli, tra cui un puledro.
I racconti di Rinna perciò non sono terminati, anzi si apre un nuovo capitolo.
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