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 La porta delle emozioni
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nicky
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Inserito - mag 17 2002 :  09:18:02  Mostra Profilo  Replica con Citazione Invia un Messaggio Privato a nicky
Vi è mai capitato di sentire una strana sensazione in corrispondenza dello stomaco, come se ci fosse un masso sopra che vi blocca? Sì?! Allora dedico a voi questo mio messaggio.
Stavo attraversando un periodo particolare, una di quelle fasi della vita in cui gli stimoli che vengono dall’esterno lasciano un segno sulla persona, un periodo di quelli in cui ti sembra che niente vada come dovrebbe andare: chi non ha mai avuto problemi sentimentali, chi non ha mai litigato con un amico, chi è SEMPRE stato soddisfatto dello studio o del lavoro?!? Magari le cose non sono poi così “nere” come sembrano, magari c’è un raggio di sole che non vogliamo vedere, un sistema per risolvere i problemi… però in quei casi ci sentiamo male, e sentiamo una “morsa” che ci stringe lo stomaco e ci fa stare male, anche se forse non sempre ne capiamo il motivo.
Sono fortunata, e una carissima persona mi ha spiegato alcune cose e mi ha insegnato degli esercizi da fare, che vorrei condividere con voi. Cercherò di essere il più chiara possibile, e di riassumere quelle lunghe spiegazioni al meglio.
Secondo la tradizione orientale, nel corpo umano ci sono dei “chakra”, zone del corpo dove si concentra l’energia; uno di questi centri energetici si trova –guarda caso!- proprio in corrispondenza del plesso solare, la “bocca” dello stomaco. Per capire di cosa si tratta, provate a pensare al plesso solare come ad una via d’ingresso per le emozioni, una via di comunicazione tra la parte più profonda della vostra personalità e tutto ciò che vi circonda e vi condiziona; metaforicamente potete pensare al plesso come ad una “porta delle emozioni”. Essendo una zona energetica, può subire delle alterazioni provocate dagli stimoli che provengono dall’esterno e che vi influenzano. Un capo che vi schiavizza senza darvi la benchè minima gratificazione, o un amico che tradisce la vostra fiducia potrebbero essere degli esempi di situazioni che “passano” attraverso il plesso solare e che lo alterano, ma ce ne potrebbero essere centinaia. In quei momenti, il vostro corpo vi lancia un segnale: la sensazione di chiusura ed oppressione che si viene a creare nella zona poco al di sotto del seno è una specie di “comunicazione di servizio”: è come se il vostro corpo cercasse di parlarvi, e vi dicesse “stai soffrendo, c’è qualcosa che non va, e lo sappiamo tutti e due. Ti stai lacerando da solo, non va bene. Dovresti prestare un po’ di attenzione a questa tua parte del corpo, ha bisogno di essere calmata e coccolata…”. Più o meno funziona così.
Ma cosa si può fare, in questi casi? Io vi consiglio un esercizio, che ho provato più volte, e che mi rende più serena e rilassata. È più complicato da spiegare che da fare.
Mettetevi in piedi, gambe leggermente divaricate, piedi (io mi metto sempre a piedi nudi, lo preferisco) ben appoggiati al pavimento. Fate dei bei respiri profondi e cercate di rilassarvi, almeno un po’. Portate la vostra attenzione sulla zona del plesso solare, poco al di sotto del seno; cercate di focalizzarla, di immaginarla (non serve una visione tipo raggi-x, è sufficiente che pensiate intensamente alla zona!); fate questo per uno o due minuti. Mettete una vostra mano in corrispondenza della zona del plesso, con il palmo parallelo all’addome e distanziato da esso di qualche centimetro (più o meno una decina, giusto per darvi un’idea). Ora iniziate a fare dei movimenti circolari, lentamente, tenendo sempre la mano parallela all’addome. Il movimento circolare riprende quello naturale dell’energia (in moltissime tradizioni la spirale è simbolo di energia). All’inizio, fatelo sia in senso orario che anti-orario e prestate molta attenzione alle differenti sensazioni che avrete; sentirete che in una direzione il movimento è più fluido, mentre nell’altro è come se ci fosse qualcosa che oppone resistenza. Procedete quindi nella direzione in cui in quel movimento vi sembra più fluido. Ci sarà un momento in cui vi sembrerà che ci sia dell’attrito; la spiegazione a questo fatto è semplice: l’energia, che ha una sorta di “movimento” circolare, si “carica”, poi si “scarica” e si “ri-carica”. Quindi per un po’ (qualche “rotazione”) si muoverà in un senso, poi dovrà ricaricarsi, e quindi lo farà nel senso opposto. Voi dovrete “solo” assecondare questo flusso di energia. Detto così sembra difficile, ma vi assicuro che con un po’ di impegno e di pratica, vi sembrerà estremamente semplice e rilassante.
Mi farebbe enormemente piacere se mi diceste che sensazioni avete provato, e soprattutto se è servito a farvi stare un po’ meglio; potete farlo anche in via privata, se preferite. E se avete problemi o dubbi, potete scrivermi: se ne sarò all’altezza, sarò ben felice di darvi qualche consiglio in più!
Buon rilassamento a tutti. Vi auguro di stare meglio.
Un bacio.


nicky

consuelo
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Inserito - mag 17 2002 :  15:14:32  Mostra Profilo  Replica con Citazione Invia un Messaggio Privato a consuelo
Non ho mai provato a far nulla del genere, ci proverò appena mi sentirò dello spirito giusto per farlo e ti saprò dire!

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saphir
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Inserito - mag 19 2002 :  12:29:07  Mostra Profilo  Visita la Homepage di saphir  Replica con Citazione Invia un Messaggio Privato a saphir
Quello che ci hai racontato assomiglia molto a uno dei tanti esercizi che si possono fare col training autogeno, una tecnica di rilassamento che si usa in psicologia. Comprende varie fasi, iniziando da esercizi molto semplici che si ripetono innumerevoli volte, finchè il soggetto non è in grado di eseguirli anche senza bisogno del cosiddetto "contorno". E' una tecnica di rilassamento che si esegue da soli, almeno negli esercizi della prima fase. All'inizio bisogna essere in un ambiente silenzioso, possibilmente seduti in una posizione comoda o sdraiati, senza stimoli esterni, quindi in penombra, si cerca di evocare un'immagine piacevole, qualcosa che per noi è simbolo di serenità e di gioia e si pensa intensamente solo a quell'immagine finchè non si riesce a vederla. Le prime volte non riesce sempre perchè è la nostra mente piena di pensieri che può impedircelo, ma si continua giorno dopo giorno o nei momenti liberi di una stessa giornata. Una volta che abbiamo davanti agli occhi quell'immagine, la "catturiamo"..ovvero ci immergiamo in quella con tutti i nostri sensi, gli occhi che la guardano, la mente che si immerge in lei..e tutto intorno a noi sparisce. Dobbiamo tenerla con noi il più a lungo possibile e nel frattempo è come se fossimo dentro a quell'immagine, un corpo senza peso. Quando si è diventati pratici questo esercizio, come tutti gli altri, si può fare anche senza bisogno di essere al buio, seduti, o in silenzio. Si può fare in ambiante di lavoro, dopo aver ricevuto una "lavata di capo" dal superiore, ad esempio. Agli altri che ci osservano sembriamo solo assorti per pochi minuti, ne bastano anche 1 o 2 per sentirci meglio. E si può ripetere infinite volte, ad occhi aperti ed anche mentre svolgiamo mansioni di tutti i giorni. Ce ne sono tanti di esercizi simili, ma questo è il primo e bisogna progredire per gradi. All'inizio non è semplice e non sempre riesce le prime volte, ecco perchè quando riesce si deve cercare di restare nell'immagine il più a lungo possibile, il che significa comunque 5 0 10 minuti. Se capita che la persona si addormenti niente di male, anzi, vuol solo dire che la sua mente e il suo corpo avevano bisogno di una pausa. La possibilità di addormentarsi capita solo quando non si è ancora abbastanza bravi da poter eseguire l'esercizio dovunque. In ogni caso si ottiene uno stato di calma interiore...come essere scesi nella profondità del nostro io, della nostra mente e come se l'avessimo "ripulita" da ogni cosa ingrombante. Il vantaggio del training autogeno è che quando si è diventati esperti, si può fare in ogni occasione che ci crea uno stato di stress e di tensione, e si può tamponare la situazione immediatamente e ovunque siamo.Vai a Inizio Pagina
angel79
Esploratore


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Inserito - set 12 2002 :  19:43:42  Mostra Profilo  Replica con Citazione Invia un Messaggio Privato a angel79
accipicchia quanto scrivete!!!
a me non riuscirebbe...
sigh!
però condivido queste emozioni....
a me succede....
però quando vedo un albero, quando vedo il sole... sento che tutto non è poi così male!

Alex '79Vai a Inizio Pagina

   
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