Concerto di Sogni
Main sponsor: Ideal Gomma Sport Sas
Think and Make It!

Remember Nassiriya : Appendete una bandiera ai vostri monitor Concert of the World: English Version



 Home   Elenco Autori   Forum:Elenco Argomenti   Eventi attuali e storici    Le prime pagine   Link  
Utente:
 
Password:
 
Salva password Dimenticata la password?
 
 tutti i Forum
 4 Favole e Racconti / Tales - Galleria artistica
 L'alambicco dell'alchimista
 Versione per la stampa  
Autore Tema Precedente Tema Tema Successivo  
Roberto Mahlab
Amministratore



2852 Inseriti
296 Gold
2457 Punti Rep.
Inserito - 02/04/2004 :  14:15:56  Mostra Profilo  Visita la Homepage di Roberto Mahlab Invia un Messaggio Privato a Roberto Mahlab
I

Forse era perche' la primavera non voleva arrivare, in quei giorni di marzo il laghetto era ancora ghiacciato, eppure le foglie non erano cadute l'autunno precedente e rimanevano aggrappate cosi', secche, agli scheletrici rami degli alberi.

"Qualcuno dovrebbe toglierle per far andare via l'inverno", sussurrava pensoso un essere misterioso affacciato ad una grande finestra del castello circondanto da un lago, montagne cariche di neve e tenebrose foreste.

Forse era nell'aria che qualcosa sarebbe accaduto e non c'era abitante dell'isola che non avvertisse un oscuro presagio in un angolo del cuore, inspiegabile, un timore che veniva messo a tacere con un brivido e un sospiro.

"Ti voglio bene", la donna dai lunghi capelli neri e il volto di ambra abbracciava una bimba imbacuccata in pesanti abiti da neve, i grandi occhi verdi e le ciocche bionde :"Dalinda, sai che e' da un po' di tempo che continui a farmi coccole? da quando l'essere del castello ti ha messo una rosa nei capelli!... mmfff.... voi grandi!". "Ma che dici birichina?", la donna sbianco' presa di sorpresa e poi arrossi' e si schermi' con un sorriso, era affascinata da come il suo cuore non avesse segreti per quella dolcissima bambina, una delle sue allieve piu' amate alla scuola costruita in legno di pino al limitare del bosco.
"Che buffo", riprese la bambina, "la tua pelle scura e' impallidita e poi le tue guance sono diventate tutte rosse! tre colori, sei di tre colori!" e rise.
Dalinda divenne seria, ammirava lo spirito di osservazione di Starlina, "tre colori eh? vieni, ti racconto di un mistero" e la guido' verso uno scaffale da cui trasse un volume che appariva antico, le grandi pagine di preziosa pergamena di color giallo chiaro, disegni colorati e grossi caratteri neri, "il nero, il bianco, il rosso, il colore piu' scuro era il mio animo, alle tue parole la mia pelle e' divenuta bianca perche' si infiammava e poi il mio viso e' divenuto rosso perche' ha compreso che tu mi hai letto dentro, questi tre colori", e indico' con le dita una figura,"rappresentano il percorso nell'alchimia, il passaggio dell'animo dal sentimento interiore alla rappresentazione esteriore e osserva queste lettere, e' l'antica lingua ebraica, c'e' scritto 'cham', significa 'caldo', la radice di alchimia, riscalda e fa fiorire".
Starlina accarezzo' le gote della sua adorata maestra e le disse :"eppure non ne parli mai, ma quando te ne parlo io passi dal silenzio allo sguardo sognante che dice tutto".
"Si chiama coscienza nascosta dell'inconscio, e' come il sole", "come il giorno e la notte? e quando il sole tramonta, si spegne perche' si nasconde?" "no, ricompare al mattino, vedi tesoro, la notte e il giorno sono vita, cosi' come il silenzio e la parola, ma quando e' notte o quando si tace, non significa che scompare la vita, la parola segue il silenzio, come il giorno la notte, come l'alba il tramonto, il cuore non si spegne".
"Ma chi trasforma il buio in luce?", "il mago, ti ricordi quanti racconti ti ho narrato con il mago che trasforma la pietra in oro?" "il mago! quello del drago e dei cavalieri, domani a scuola ci racconti altre fiabe?", si entusiasmo' Starlina con gli occhi che le luccicavano.
"D'accordo, ma ora finisci di raccogliere i tuoi quaderni e le matite, riempiamo il tuo zainetto e poi corri a casa, tra poco scendera' la sera".

Roberto Mahlab
Amministratore



2852 Inseriti
296 Gold
2457 Punti Rep.
Inserito - 02/04/2004 :  14:19:07  Mostra Profilo  Visita la Homepage di Roberto Mahlab Invia un Messaggio Privato a Roberto Mahlab
II

Quando successe fu un sollievo, un botto sordo proveniente dalle caverne ai piedi della catena dei monti, l'attesa era terminata e gli sguardi degli abitanti del villaggio si levarono con curiosita' al guizzare improvviso di una fiammella lontana, duro' un secondo e poi fu di nuovo silenzio.

In quelle caverne sorgeva il laboratorio del piu' promettente scienziato dell'isola di concerto di sogni, era noto come un po' fissato nei propri progetti, ma era dalla sua fantasia che uscivano molte delle attrazioni che richiamavano i turisti dalle terre al di la' del mare come l'autostrada dalle corsie multidirezionali che univa la parte tecnologica dell'oriente di quella terra a forma di farfalla alla parte occidentale misteriosa e selvaggia e inesplorata, le scogliere nel gelido nord, le giungle nella parte centrale e i deserti nel sud.
Quando si recava a pranzare nelle locande del villaggio vicino o nei lussuosi ristoranti di concerto city il suo pensiero era sempre perduto dove nessuno poteva raggiungerlo, a inventare formule che potessero tramutare le cipolle in fragole, l'obiettivo ultimo della sua carriera di scienziato. Non per nulla Strawberry era il suo nome, del tutto appropriato vista la forma delle sue guance e la tenerezza che faceva sognare le ragazze dell'isola, che altro non potevano fare che alzare le spalle rassegnate quando si accorgevano che lui non sapeva parlar d'altro che dei suoi esperimenti alchemici. Non e' che non avesse delle attivita' nel poco tempo libero che si concedeva, aveva il pallino della ginnastica e ogni ora per dieci minuti si sdraiava per terra e faceva decine e decine di addominali, aveva letto su un'antico testo che un corpo sano si accompagnava ad una mente sana e lui sapeva di aver bisogno di spremere al massimo i suoi neuroni per incamminarsi sulla via della magia che avrebbe trasformato la verdura che piu' avversava nella frutta che piu' amava.

Finche' giunse quella sera di tardo inverno in cui perse i sensi, si stava sollevando nel corso di un faticosissimo esercizio che lo faceva sudare quando la sua mente fu illuminata da un'idea, si alzo' cosi' di colpo che la sua testa colpi' lo spigolo del bancone su cui si trovavano gli alambicchi pieni di liquidi neri, bianchi e rossi che teneva accuratamente separati.
Le provette si rovesciarono e il loro contenuto si sparse sul terreno della grotta, tre rivoli seguirono l'inclinazione della superficie e si avvicinarono a due gocce di sudore dello scienziato. Il liquido nero si scaldo' a contatto del liquido bianco e una fiammata si levo' all'unione con il liquido rosso e le gocce di sudore ne furono avvolte per un istante.
L'inconscio di Strawberry era uscito dal suo corpo per coronare la sua ricerca e il risultato fu quanto di piu' vicino alla pietra filosofale potesse augurarsi di scoprire, ovvero, quanto meno, una parte del risultato fu duro come pietra.

Lo trovarono svenuto, con un bernoccolo che cresceva, le guardie oscure del castello lo sollevarono con delicatezza, invisibili, come su un cuscinetto di leggero vento, Cocco & Drilly gli leccarono la ferita con le enormi lingue delle loro fauci e Strawberry si risveglio' incontrando l'ombra di un volto avvolto da un mantello nero e una muta curiosita' che galleggiava nell'aria. Si gratto' la testa e giro' lo sguardo sul laboratorio, pezzi di vetro degli alambicchi in frantumi, disordine dovunque e una scia di impronte che si allontanava. Comprese, esulto', poi si rese conto e con orrore si accorse di non riuscire neppure a gridare e bisbiglio', :"la... reazione.... i liquidi a contatto con le gocce di sudore dai miei addominali.... cosa ho creato...?"

Starlina camminava sul sentiero ghiacciato e si proteggeva il viso dal gelido vento con le mani e fu per questo che non si avvide del lungo ramo nero in tensione che le si abbatte' contro facendole perdere l'equilibrio e poi fu l'oscurita'. Fu appena cosciente di due paia di braccia sottili che la sollevavano, si lascio' cullare dal freddo e dallo spavento e il sonno l'avvolse.

Fu in quello stesso istante che Dalinda provo' una sensazione di paura improvvisa, non ne comprendeva l'origine, ma avvertiva un'irrequietezza nel petto, chiuse l'antico testo che stava studiando alla fioca luce di una lampada, apri' la porta e levo' gli occhi alle stelle del cielo per chiedere la ragione, "Starlina...", il gelo di quel pensiero la fece rabbrividire violentemente.
Cosi' com'era vestita comincio' a camminare sul sentiero che la bambina percorreva usualmente per tornare a casa, mai nulla era accaduto di drammatico sull'isola e a nessuno mai era venuto in mente che potessero esistere pericoli. Si mise a correre verso il villaggio scivolando piu' volte sulle pietre umide e sbucciandosi un gomito. Appena giunse di fronte alla casetta dei genitori di Starlina il suo timore divenne orrore, la madre e il padre a loro volta stavano uscendo per verificare come mai la figlia non fosse ancora rientrata. Le luci delle case si accesero una dopo l'altra, una scia che si estese rapidamente fino ai grattacieli di concerto city. La notte si illumino' di fiaccole, sibili di vento indicavano il procedere delle invisibili guardie oscure della municipalita' che si infilavano in ogni antro, tra ogni albero di ogni bosco dell'intera isola, Cocco & Drilly perlustrarono i deserti e gli specchi d'acqua, fu alle prime avvisaglie della nuova alba che lo sconforto appesanti' spalle e sguardi. Fu allora che alcuni si accorsero che il tiranno del castello non si era fatto vedere e che si ricordarono della misteriosa esplosione proveniente dalla direzione della grotta dello scienziato Strawberry.

Vai a Inizio Pagina

Roberto Mahlab
Amministratore



2852 Inseriti
296 Gold
2457 Punti Rep.
Inserito - 02/04/2004 :  14:21:51  Mostra Profilo  Visita la Homepage di Roberto Mahlab Invia un Messaggio Privato a Roberto Mahlab
III

Si sentiva al caldo, era avvolta da una coperta pesante, la caverna era illuminata da un fuoco di legna che ardeva, la sua vista si abituo' poco a poco e un'esclamazione di sorpresa non riusci' ad uscire dalla bocca di Starlina. Appoggiati alle pareti della caverna c'erano due esseri dall'aspetto straordinario, la osservavano con occhietti minuscoli in mezzo a visi dall'aspetto e dal colore delle fragole, gli sguardi erano colmi di dolcezza, uno dei due era basso, l'altro alto, avevano entrambi braccia e gambe sottilissime e indossavano pantaloni e gilet aperti sull'addome, la bambina non credeva a quanto stava vedendo, gli addomi dei due misteriosi personaggi erano rigonfi come gusci di tartaruga, fasciati da una muscolatura talmente enorme da rappresentare la maggior parte della massa del loro corpo. Starlina si levo' a sedere e si rivolse a loro con la meraviglia dei bambini di fronte ad una scoperta avvincente :"nessuno dei miei pupazzi di stoffa vi assomiglia neppure un po', chi siete?, mi fate ridere!" E non riusci' a trattenersi al punto che ben presto si dovette tenere la pancia e irrefrenabili lacrime di divertimento le scesero sulle gote.

Dalinda fu la prima a riaversi alla constatazione del legame tra il botto e la scomparsa della bambina e abbandono' il suo corpo all'indietro fino a che non si senti' adagiare su un soffio d'aria, le guardie oscure la sollevarono leggermente e la trasportarono verso la grotta dello scienziato, ai piedi delle montagne del nord.

"Non sappiamo chi siamo", diceva l'essere piu' alto a Starlina, "abbiamo sentito un botto e poi ci siamo svegliati in una grotta, siamo stati attratti dalla luce esterna e abbiamo camminato per ore, credi, non e' facile con una muscolatura del genere sull'addome, gli occhi fanno fatica a scorgere il sentiero", "abbiamo inciampato in te", aggiunse l'essere piu' basso, eri addormentata credo, ti abbiamo sollevata e portata qui, lontano, ma in un luogo riparato, ti abbiamo scaldata e rifocillata, non ti sei accorta, eri dolorante per la caduta ed esausta".
"Se volete posso darvi io un nome, vi chiamero' Abdo e Minal, sarete gli Abdominals!" e scocco' loro un tocco di mano sugli addominali che risuonarono come pietra.

"Le orme sono confuse, parevano prima dirette verso il villaggio e poi chiunque siano quegli esseri si sono diretti verso il nord, le scogliere", la voce roca e bassa del tiranno di concerto city avvolto dal mantello nero dava i brividi. Dalinda lo aveva raggiunto alla grotta di Strawberry e osservava incredula le impronte di piccoli piedi, eppure profonde, come se fossero caricate da un forte peso centrale. Mentre era china avverti' un tocco sulle spalle, il tiranno l'aveva ricoperta con la sua giacca scura, lei sollevo' gli occhi, ma non riusci' ad incontrare quelli dell'essere, il volto di lato e nascosto dal mantello. Lei gli si avvicino' e gli affianco' il passo, si sentiva turbata e confusa, la sofferenza per la bambina perduta e un accelerare del battito del suo cuore.

"Ma perche' siamo nascosti qui? mi staranno cercando, andiamo in citta'? vi presentero' a tutti...", Abdo e Minal si ritrassero a quelle parole di Starlina, il loro volto assunse l'apparenza disperata di creature braccate, :"ci cercano con il fuoco in mano, credono che ti abbiamo rapita, se ci facciamo vedere ci faranno del male!", risposero con voce spezzata e impaurita.
"Siete miei amici e mi avete salvata", rispose testarda Starlina, "nessuno vi tocchera', datemi la mano tutti e due, venite, venite....". Le due creature obbedirono con rassegnazione e il sorprendente trio si avvio' all'uscita della caverna, in direzione della scogliera.

Vai a Inizio Pagina

Roberto Mahlab
Amministratore



2852 Inseriti
296 Gold
2457 Punti Rep.
Inserito - 02/04/2004 :  14:24:08  Mostra Profilo  Visita la Homepage di Roberto Mahlab Invia un Messaggio Privato a Roberto Mahlab
IV

L'alba era gelida, umida, le onde si frangevano sulle rocce spezzandosi in fiotti di schiuma bianca, il colore del cielo era indistinguibile da quello del mare, grigi entrambi, una coltre di nebbia ricopriva la radura, a stento si vedevano i radi cespugli di ramoscelli secchi, il sentiero era un rivolo e attorno poca erba bagnata e scivolosa. Il tiranno, Dalinda e Strawberry, Cocco & Drilly e le guardie oscure si arrestarono sull'orlo del precipizio, la voglia in ciascuno di gridare, il nulla che avevano di fronte adombrava il loro animo della sensazione che mai piu' nulla avrebbero ritrovato della bambina scomparsa, se era precipitata tra quelle onde sugli scogli. Furono Cocco & Drilly ad annusare qualche cosa e indirizzare le loro fauci verso il limitare del bosco i cui alberi apparivano sfocati tra un banco di nebbia e l'altro. "C'e' qualcosa, la'!", indico' Strawberry, un tono tra l'angoscia e la speranza, Dalinda urlo' quando dall'oscurita' iniziarono a delinearsi tre figure, una alta e una bassa ma dagli addominali immensi e in mezzo a loro, mani nelle mani, la piccola Starlina, pallida.

Si disse che nessuno mai avesse udito fino ad allora la voce del tiranno in preda alla commozione, alta, decisa :"chiunque siate, ora ve la vedrete con me" e si scaglio' verso coloro che pensava tenessero in ostaggio Starlina. Dalinda lo segui' e corse piu' veloce di lui, quando all'improvviso si senti' avvolgere dal mantello nero e dalle parole :"Dalinda, proteggero' te e Starlina, non voglio che vi accada alcun male, se mi accadesse qualcosa, prendi la bambina e fuggite appoggiate sul vento delle guardie oscure, Cocco, Drilly, a me, attacchiamo!".

"No!, fermi, vi prego!, sono miei amici, mi hanno salvata", Starlina era terrorizzata dall'avanzare furioso del tiranno e dei coccodrilli, il suo appello li gelo' a mezz'aria, "tuoi.. amici?, ma chi sono? ma....no, non e' possibile!" e il tiranno si volse verso Strawberry, la comprensione prese il posto dell'incredulita'. Lo scienziato passo' dall'orrore all'esultanza :"ce l'ho fatta! la pietra filosofale! le mie gocce di sudore e il liquidi negli alambicchi, ho trasformato la materia, sono un mago!".
Le braccia dell'essere dal mantello nero cinsero la vita di Dalinda, per un attimo, una presa di incoraggiamento :"non c'e' da temere". La donna si sciolse dall'abbraccio e corse verso la bambina, la strappo' dalle mani degli imbarazzati Abdominals.

I giorni passarono in quel freddo marzo, Starlina si era ripresa dalla brutta avventura e passava sempre i pomeriggi con l'adorata sua maestra Dalinda che prese a viziarla ancora di piu' con dolci preparati apposta :"assaggia questo, l'ho appena fatto, crostata di frutta, ti piace?" "moltissimo", Starlina si leccava le dita e si avvento' su una seconda fetta :"e quell'altra torta? anche quella per me?". Dalinda si appoggio' al muro di legno e chiuse gli occhi sospirando, :"aaah, ho capito!", rise divertita la bambina, :"di nuovo con la notte e il giorno e il silenzio e la parola e il buio e la luce!... oh no, ti prego, non abbracciarmi ancora!".
Ma era tropo tardi, la ragazza aveva sollevato la bambina e la stringeva appoggiandole il viso sul piccolo petto. Starlina le prese il viso tra le manine e la fisso' occhi negli occhi, la profonda e pulita saggezza dei bambini parlo' :"Strawberry ha detto che la trasformazione gli era riuscita, che e' un mago, anche tu ti trasformi, e' l'amore il tuo mago?".

Gli alberi, gli Abdominals li scuotevano uno ad uno, fino a che tutte le foglie secche cadevano dai rami, quella notte soffio' il vento e il mattino dopo le foglie erano raccolte in alti cumuli all'angolo delle strade e i rami erano tutti liberi e spogli. Quando il pallido sole comparve, spuntarono i primi germogli.
"Ecco, forse la natura attendeva qualcuno che le togliesse per far andar via l'inverno", una voce roca e bassa bisbiglio', dal castello della municipalita' di Concerto City un paio d'occhi di un inquietante colore misto giallo rubino avevano osservato tutta la scena ed erano poi spariti dietro le tende di una finestra illuminata dai raggi del sole. Una profonda cicatrice sul volto dell'essere, sotto la bocca, pareva un ghigno, e infatti rideva.

Concerto... the musical


Vai a Inizio Pagina

Roberto Mahlab
Amministratore



2852 Inseriti
296 Gold
2457 Punti Rep.
Inserito - 02/04/2004 :  14:30:58  Mostra Profilo  Visita la Homepage di Roberto Mahlab Invia un Messaggio Privato a Roberto Mahlab
La serie dei racconti del musical di concerto (in ordine cronologico):

Il tiranno di neve (5 giugno 2003)
http://www.concertodisogni.com/mp/link.asp?TOPIC_ID=4335

Buone vacanze con e-ditto (19 luglio 2003)
http://www.concertodisogni.com/mp/link.asp?TOPIC_ID=4880

Una rosa d'inverno (24 dicembre 2003)
http://www.concertodisogni.com/mp/link.asp?TOPIC_ID=6487

Vai a Inizio Pagina

   
Clicca qui per la scheda generale dell'autore
Altri testi dello stesso autore
Tema Incorniciato Il sentiero delle stagioni
Tema Scripta manent
Tema Personal velocity
Tema Il cielo in un pallone
Tema "Il riscatto della vita" 
Tema Help on line/29 - La tutela del consumatore
Tema Help on line/28 - La frutta fa male?
Tema Brucia...l'albero brucia...
Tema Il tiranno di neve
Tema Se scompare Galileo
Tema Un'artista tra due sponde del Mediterraneo
Tema A RETI UNIFICATE/Cocco&Drilly Rock
Tema A RETI UNIFICATE/Cocco&Drilly Rock
Tema 28 giorni dopo
Tema Ibn Gabirol
Tema Nei piaceri si cerca invano la felicità
Tema Help on line/30 - La cavalleria e' estinta?
Tema Domande sparse
Tema Incorniciato I brividi di concerto/"Il fitness del mondo" 
Tema Incorniciato Il mercante di Concerto 
-----------------------------------------
Vai a:

Pagina Caricata in :2,43
Imposta come tua pagina di avvio aggiungi ai favoriti Privacy Segnala Errori © 2001-2021 Concerto di Sogni - B.A. & R.M MaxWebPortal Snitz Forums Go To Top Of Page